Addio A380: Air France pensiona il super jumbo, mentre Qantas li parcheggia fino al 2022
addio a 380 Adieu A380. AirFrance pensiona la sua flotta di super jumbo la notizia era nell’aria da anni il […]
addio a 380
Adieu A380. AirFrance pensiona la sua flotta di super jumbo la notizia era nell’aria da anni il coronavirus ha però accelerato la decisione e oggi, 26 giugno 2020, tutta la flotta della compagnia transalpina è ufficialmente ritirata per sempre.
In questo articolo:
Con un video, AirFrance ha celebrato le date cardine dell’unico aereo a due piani mai prodotto, perché bisogna ricordarlo il 747 ha sempre avuto un salottino al piano superiore, che nelle varie versioni dal 1970 al 2010 si è allungato, ma non è mai stato paragonabile al “piano superiore” del gigante dei cieli.
Ideato alla fine dello scorso millennio, doveva diventare il cuore pulsante di tutte le compagnie aeree che puntavano alla strategia di HUB aeroportuali in grado di convogliare passeggeri diretti in ogni parte del mondo.
Progettato per portare fino a 800 passeggeri, ma nessuna compagnia ha osato tanto, fu presentato al mondo nel 2005, mentre il primo aereo di linea fu consegnato a Singapore Airlines due anni dopo, e oggi quel primo aereo è già stato “smembrato”.
Il SuperJumbo è arrivato sul mercato con 10 anni di ritardo, troppo caro, troppo poco “parco nei consumi”, troppo grande per molti aeroporti che infatti si sono dovuti adeguare per poterlo accogliere.
Pensato per risponde alle esigenze di quegli aeroporti superaffollati come Londra Heathrow, dove è impossibile aumentare gli slot per atterrare e decollare, è stato colpito dalla crisi del 2009 e definitivamente abbattuto dalla pandemia del Covid-19.
Moltissime compagnie aeree, come spesso accade, dimostrarono interesse nell’iconica soluzione progettata da Airbus. Grazie ad una superficie mai vista a 10mila piedi di altezza che permetteva di avere veri e propri appartamenti privati, come il residence di Ethiad, o docce per i clienti di prima classe dei voli di Emirates.
Impossibile dimenticare come il magnante Richard Branson, CEO della Virgin, ordinando 6 A380 presentò un concept che prevedeva persino un casinò con tanto di roulette, tavoli di blackjack e mini discoteca.
Nella realtà dei fatti, a decretare la fine dell’A380, furono gli enormi costi di produzione e il fatto che nessuna delle 3 grandi compagnie americane decise di confermare le lettere di intenti per acquistare il velivolo.
In questi giorni di pandemia moltissime compagnie stanno mettendo in letargo gli A380, soprattutto quelle che hanno esemplari “giovani”, che se fossero smantellati dopo pochi anni rappresenterebbero una perdita di bilancio troppo grande.
Ad esempio la Australiana Quantas ha annunciato di aver disarmato la sua flotta di 747 e di aver preparato al letargo quella degli A380, appena rinnovata negli interni con un investimento di decine di milioni di dollari, in attesa che i livelli dei traffici tornino a crescere come prima della crisi.
Per quanto riguarda, invece, la flotta di AirFrance era di soli 4 esemplari, che venivano utilizzati per le rotte più popolari come Parigi-New York. La decisione era già stata presa, troppo caro rifare gli interni ai 4 aerei, meglio mandarli nel deserto per essere “smantellati” pezzo dopo pezzo.
Al momento gli unici A380 nei cieli sono quelli di China Eastern (2 esemplari), usati per voli interni in Cina. Ferme a terra, invece, le flotte di Emirates (oltre 100 giganti) e delle altre compagnie come Singapore, Lufthansa, Ethiad, Malaysian e appunto Qantas.
Hai mai volato su un A380? Che ricordo hai di questo gigante dei cieli? Lascia un commento.