Dopo 7 mesi sono arrivati in Thaliandia i primi turisti
E’ il primo segnale da una nazione dell’area del far east di riapertura al turismo.
Sono arrivati nella tarda serata di martedì, nell’aeroporto internazionale di Bangkok, i primi 39 turisti a mettere piede in Thailandia dopo oltre 7 mesi di lockdown totale.
In questo articolo:
Il progetto di ripartenza è stato voluto dal ministero del turismo per rilanciare l’economia del paese colpita pesantemente da inizio anno dallo scoppio della pandemia.
Le frontiere della nazione si erano riaperte parzialmente ad inizio estate, proprio nel tentativo di ridare fiato ad una nazione che da un lato ha saputo egregiamente difendersi dal coronavirus, registrando meno di 4.000 casi e un totale di 59 decessi, ma dall’altro ha sofferto pesantemente la mancanza dei turisti, una delle voci principali del PIL nazionale.
Le frontiere sono aperte anche per studenti e soprattutto per il turismo a scopo sanitario, cioè di persone intenzionate ad andare a Bangokok e nelle altre città per essere sottoposte a interventi chirurgici e visite specifiche in genere.
Come riporta il Bangkok post, i 39 turisti in arrivo da Shanghai saranno sottoposti a quarantena per un periodo di 14 giorni e poi saranno liberi di muoversi nella nazione. Seguiranno a breve altri arrivi, sempre dalla Cina e poi inizieranno ad atterrare anche i primi turisti europei.
La decisione del governo prevede l’isolamento di tutti i turisti in hotel e strutture ricettive ad hoc, dove potranno godersi la prima parte della vacanza senza però poter uscire dai resort. Una volta completato il periodo di 14 giorni potranno decidere di lasciare la struttura e girare per la nazione. In ogni caso i turisti saranno sottoposti a 2 tamponi, dovranno utilizzare l’app per comunicare ogni giorno lo stato di salute e il soggiorno non potrà superare i 30 giorni previsti dal nuovo visto turistico.
Al momento non è chiaro come si svilupperà la riapertura per gli europei e quali nazioni saranno autorizzate ad attivare il corridoio turistico.
Ricordiamo che la Tailandia è una delle 15 nazioni nella lista verde dell’UE, quindi aperta anche per motivi non essenziali ad italiani ed europei, ma fino ad oggi purtroppo rimane ancora chiusa ai passeggeri del vecchio continente.