Ecco il CDA della nuova Alitalia, adesso i 3mld di euro per tentare l’impresa
Ci sono voluti tanti mesi, forse troppi, ma finalmente il governo si è deciso a nominare la squadra destinata a […]
Ci sono voluti tanti mesi, forse troppi, ma finalmente il governo si è deciso a nominare la squadra destinata a compiere l’impresa, a trionfare dove prima hanno fallito i capitani coraggiosi e i petrodollari di Etihad, ovvero rilanciare e rendere profittevole Alitalia.
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Due nomi erano già noti: quello di Fabio Lazzerini, che sarà l’amministratore delegato, e del nuovo presidente Francesco Caio, che oggi presiede il cda di Saipem.
Tra le novità, invece, la dirigente di ASPI Simonetta Giordani e Silvio Martuccelli, professore di diritto civile alla Luiss di Roma.
Ci sono due tecnici: Frances Ouseley, in passato direttore per l’Italia di Easy Jet e eLelio Fornabaio, commercialista. Fanno parte dell’equipaggio anche l’ex ministro Angelo Piazza, la dirigente Cristina Girelli e l’avvocato di diritto europeo Alessandra Fratini.
Ora che è stato nominato il consiglio di amministrazione, si aspetta il decreto che battezzerà la newco e inietterà 3mld di euro che saranno utilizzati per il rilancio, l’ennesimo, della compagnia.
Dunque, non resta che attendere e scoprire se le promesse diventeranno realtà. Il neo AD ha rivelato che la nuova Alitalia punterà su una flotta moderna e green e che sfrutterà la crisi del covid-19 per ripartire alla pari delle altre compagnie.
Secondo le prime indiscrezioni la flotta sul lungo raggio sarà targata Boeing, mentre il corto/medio raggio sarà Airbus. Secondo quanto dichiarato, i nuovi aerei decolleranno già nei primi mesi del 2021.
“Sfrutteremo la congiuntura per strappare prezzi da saldo per la nuova flotta” ha spiegato Lazzerini e potrebbe non avere torto dato che in questi mesi sono fallite molte compagnie, altre hanno cancellato ordini o riprogrammato le consegne e questo potrebbe avvantaggiare AZ anche se gli Airbus 220/300 e i Boeing 787 restano i più richiesti sul mercato per la loro efficienza in termini di consumi e costi di gestione.
Il fatto che poi in squadra ci sarà l’ex AD di EasyJet Italia lascia ben sperare che non si tenterà inutilmente di combattere le low cost, o almeno si saprà quali errori non dovranno essere commessi.