British Airways, una hostess offriva prestazioni sessuali (anche in volo)
Una hostess di British Airways offriva prestazioni sessuali tra un volo e l’altro e prometteva ai suoi clienti l’accesso al […]
Una hostess di British Airways offriva prestazioni sessuali tra un volo e l’altro e prometteva ai suoi clienti l’accesso al Mile High Club (espressione glamour che indica il sesso ad alta quota). Un comportamento quantomeno singolare, che ha costretto la compagnia aerea a prendere provvedimenti.
Gli incontri in volo e in hotel
In questo articolo:
La hostess, di cui ha parlato per la prima volta il The Sun, postava sul suo profilo Facebook immagini sexy mentre era in servizio. Foto che la ritraeggono in uniforme nella cucina della cambusa mentre si solleva la gonna.
Oppure in uno dei bagni riservati all’equipaggio, mentre mostra i collant e scrive: “Niente pantaloni la domenica”.
Sui suoi profili social, vendeva per 25 sterline al paio la sua biancheria intima. E offriva prestazioni sessuali: “Dovrai pagare una tassa di sicurezza di 50 sterline per incontrarmi. I prezzi dipendono dalla richiesta e non accetto negoziazioni. Se ho prenotato un hotel a Londra, l’incontro avverrà lì. Se ci troviamo oltreoceano, ti chiedo di prenotare un altro hotel per questioni di privacy e di sicurezza“. Ma neppure sull’aereo si risparmiava: “Se vuoi un intrattenimento per adulti a bordo, tutto ciò che devi fare è darmi una somma di denaro: ti permetterò di vivere un’esperienza completamente diversa”.
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La decisione della compagnia aerea
Nelle foto la ragazza indossa l’uniforme della British Airways, ed è ritratta a bordo degli aerei della compagnia: non si tratta quindi di una donna qualunque che gioca a vestirsi da hostess.
Fatto che ha creato non pochi problemi alla compagnia, dal momento che la ragazza ha utilizzato proprio l’abbigliamento aziendale per “promuoversi”.
Alcuni colleghi, interpellati dalla rivista, hanno provato a difenderla: “la pandemia ha causato nell’aviazione una crisi senza precedenti e le hostess non sono state risparmiate”.
Tuttavia, per British Airways il danno d’immagine è grande (soprattutto se si pensa che la donna offriva i suoi servizi anche in volo). Così, la compagnia inglese ha deciso di aprire un’indagine per individuare la dipendente “colpevole” di quel discutibile comportamento. “Ci aspettiamo sempre il più alto standard di comportamento da tutti i nostri colleghi e stiamo esaminando i fatti” ha fatto sapere un portavoce della BA.