Paura di volare? Ecco i corsi e i voli per superare la tensione
Se il solo pensiero di salire su un aereo ti terrorizza, sappi che sei in buona compagnia: l’aerofobia (così si […]
Se il solo pensiero di salire su un aereo ti terrorizza, sappi che sei in buona compagnia: l’aerofobia (così si chiama la paura dell’aereo) riguarda 6 italiani su 10. A dirlo è EuroDap, l’associazione europea per il disturbo da attacchi di panico.
In questo articolo:
Ovviamente, c’è paura e paura: un conto è chiudere gli occhi durante le turbolenze, stringendo la mano di chi ti sta vicino. Un altro è preferire viaggiare in auto per tremila chilometri, piuttosto che salire su un aeroplano. Perché l’aerofobia è terrore puro ed è molto più del il timore inconscio di perdere il controllo.
Secondo lo studio “Fear of Flying: Impact on the U.S. Air Travel Industry” è dettata dal terrore di problemi meccanici durante il volo (73%), dalla paura delle turbolenze (62%) e dal timore di problemi meccanici sul suolo (36%). Eppure, basterebbe vedere i numeri per rendersi conto di quanto questi timori siano infondati: la probabilità di subire un incidente in volo è inferiore a 1 su 45 milioni. Più raro che morire per l’attacco di uno squalo e molto molto più raro che perdere la vita in un incidente d’auto.
E le turbolenze? Non giustificano la paura: avvertirle è normale e i velivoli sono progettati ad hoc per affrontarle (nella storia dell’aviazione moderna nessun aereo è mai precipitato a causa di una turbolenza). Se poi volessi assicurarti di sentirle meno, sappi che sedendoti nei pressi delle ali la percezione è minore.
Paura di volare: le iniziative delle compagnie aeree
Per vincere la paura di volare, le più grandi compagnie aeree organizzano corsi e iniziative. Alitalia, ad esempio, ha ideato il programma “Voglia di Volare”: il seminario si rivolge a chi non ha mai volato, ma anche ai viaggiatori per il quale il volo è fonte di stress fisico e psicologico, di disagio e di vera e propria ansia. Un mix di lezioni teoriche e di sperimentazioni pratiche ha permesso al 90% dei partecipanti di volare con serenità.
Il corso di EasyJet, “Fearless Flyer”, è interamente online: creato da Lawrence Leyton, famoso esperto di paure e di fobie, è tratto dal programma inglese “Fear of Flying” (“Paura di volare”). I punti che affronta? Tecniche già sperimentate per imparare a cancellare i modelli di pensiero negativi, metodi per fermare la paura e bloccare un attacco di panico, strategie per combattere la claustrofobia, la paura dell’altezza e di perdere il controllo, tecniche di respirazione e la tecnica del “Tapping” o “Thought Field Therapy” (Terapia del campo del pensiero).
Lufthansa e Air Dolomiti supportano l’agenzia Texter-Millot di Monaco di Baviera nell’organizzazione di seminari di gruppo e individuali. Il primo, della durata di un fine settimana, affronta l’aspetto psicologico della paura e permette di conoscere attraverso le parole dei piloti le leggi dell’aerodinamica, il motivo dei vari rumori, il processo della partenza e le fasi del volo dal decollo all’atterraggio. Il secondo mette a disposizione della persona un team di psicologi e di piloti per un giorno intero, così da dire definitivamente addio a paure e timori.
Chi vive in Svizzera, o vicino al suo confine, può partecipare al seminario “Fit-to-Fly” di Zurigo, per capire cosa succede all’aereo in ogni fase del volo, come le turbolenze non siano un problema e cosa si “nasconde” dietro i rumori del velivolo. Ad organizzarlo sono SWISS, Edelweiss e Lufthansa. A Ginevra, il seminario “Voler Sans Peur” ideato da SWISS, Aeroporto di Ginevra e Skyguide offre contenuti simili.
Paura di volare, le soluzioni innovative
Ma non ci sono solo i seminari, per superare la paura di volare, JetBlue Airways in collaborazione con l’app Inscape propone per chi è già in volo sedute di meditazione in una full immersion sonora e visiva.
Altre compagnie aeree offrono addirittura esperienze di volo… senza il volo! Una soluzione, questa, che le ha aiutate a “sopravvivere” durante il lockdown. China Airlines dava la possibilità di prenotare un posto a bordo del suo Airbus A330: si passava dai controlli di sicurezza e da tutte le procedure di identificazione e si saliva a bordo. Per restare poi fermi nel parcheggio.
Eva Air, invece, consente di salire a bordo di un aereo… senza destinazione! Un circumnavigazione delle isole giapponesi di Ryukyu, partendo da Taiwan e senza mai scendere a terra. Una sorta di crociera dei cieli, per volare anche in tempi di lockdown e per superare la paura grazie alla vista su panorami da sogno.
Senza ricorrere all’(estrema) originalità, per superare la paura è possibile far ricorso a qualche semplice trucco:
# non aver paura di fare domande al personale di volo
# non scegliere le ultime file dell’aereo, dove le turbolenze si sentono di più
# evitare bevande eccitanti come il caffè
#portare a bordo qualcosa che possa aiutare a superare la paura, come un libro o un lettore mp3 (ma anche scegliere un bel film)
# imparare le tecniche di rilassamento e di respirazione
# concentrarsi sul volto di un’assistente di volo che ispiri fiducia
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