Se a Natale vuoi scappare questo viaggio on the road in Portogallo è perfetto per dimenticare il lockdown
Portogallo on the road, alla scoperta di un Paese autentico e generoso
Se viene considerato l’on the road più bello d’Europa, un motivo c’è: guidare in Portogallo è un turbinio di emozioni. Le sue città d’arte sono un saliscendi di tortuosi vicoli, i villaggi un retaggio del passato. I vigneti disegnano il Douro, le spiagge fanno da sfondo alle corse libere dei bambini. Mentre da ogni angolo del mondo arrivano surfisti per sfidare le onde d’un oceano impetuoso.
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Le notizie sembrano lasciar presagire un parziale allentamento delle restrizioni ecco che potrebbe essere il momento di “scappare” anche se non troppo lontano.
Se si considera anche che, in epoca di Covid-19 spostarsi fuori dall’Europa non è semplice, ecco che diventa una scelta quasi obbligata.
Posso viaggiare in Portogallo? Quali sono le restrizioni per chi proviene dall’Italia?
Al momento i viaggi verso il Portogallo non hanno limitazioni da parte del Governo italiano, alla luce dell’ultimo DPCM sono consentiti tutti gli spostamenti, anche quelli non essenziali come il turismo. Per entrare in Portogallo non sono richieste precauzioni particolari, se invece ci si dirige verso Madeira o le Azzorre sarà necessario presentare un referto negativo al Covid-19 non più vecchio di 72 ore.
Ma come si organizza un on the road in Portogallo? Quali sono le tappe da considerare? Scopriamolo insieme.
Da Porto a Coimbra
Provenendo dall’Italia, si vola fino a Porto o Lisbona e si noleggia l’auto. Poi ci sono due possibilità: compiere un percorso ad anello oppure volare su Lisbona e poi ripartire da Porto. I collegamenti dall’Italia verso le due città sono garantiti da numerosi vettori: TAP offre soluzioni interessanti che permettono di fare anche un “salto” alle Azzorre senza costi aggiuntivi, altrimenti si può volare sempre senza scali sia con Ryanair che EasyJet.
Uno dei balzelli più antipatici quando si noleggia una vettura è l’assicurazione, quella base è compresa nel canone ma quelle extra che eliminano le franchigie e ci fanno dormire sonni tranquilli sono spesso molto più care del costo del noleggio, il modo di evitare di pagarle c’è e si chiama American Express Platino, con questa carta di credito potrai evitare di sottoscrivere ogni tipo di assicurazione extra, non solo per la vettura ma anche per tutta la tua vacanza. Dal volo in ritardo al bagaglio smarrito sarai ripagato di ogni possibile disagio.
Al momento in Portogallo vigono delle restrizioni paragonabili ad un lockdown leggero, tutte le attività sono aperte, ma con orari ridotti: i ristoranti devono chiudere entro le 22.30 e i negozi entro le 22. Tutti i dettagli sono presenti sul sito ufficiale del ministero del turismo.
Considerando il periodo, vi consigliamo di partire dal nord del paese e spostarvi verso il sud. Il nostro viaggio quindi inizia a Porto.
L’importante è che questa città, che alcuni chiamano Oporto, venga inclusa nel proprio viaggio. I suoi edifici neoclassici e barocchi riempiono gli occhi, ogni angolo è una meraviglia: il Douro col Ponte Dom Luis I (progettato da Gustave Eiffel), la cattedrale con le azulejos bianche e azzurre, l’antichissima Livraria Lello e Irmão con quel suo arredo un po’ Liberty e un po’ Neogotico. Programmare un giorno in più, per una minicrociera enogastronomica lungo il Douro, è d’obbligo.
Lasciata Porto si guida in direzione Braga, tra le più vecchie città del Paese che – per via del suo significato religioso – viene chiamata “la Roma portoghese”. Piccola tappa di passaggio, si lascia l’auto vicino a Praça da República e da qui ci si incammina verso la Cattedrale di Santa Maria di Braga (che i fedeli conoscono come Sé), lungo Rua do Souto. La foto più bella si scatta da sotto la scalinata che conduce a Bom Jesus do Monte.
Di un on the road in Portogallo, del resto, è bello persino il viaggio. Quando da Braga ci si sposta verso l’entroterra, sullo sfondo si possono ammirare fiumi e montagne. Un consiglio? Impostare il navigatore su Coimbra e godersi la strada, fermandosi laddove il cuore lo richiede. Tutti i villaggi delle Beiras sono meravigliosi, consigliarne uno piuttosto che un altro sarebbe un peccato.
Al termine della giornata, Coimbra (importante città universitaria, tra le capitali storiche del Portogallo) accoglie i turisti col suo dedalo di viuzze e la posizione panoramica. Per pochi euro, è possibile visitare autentici capolavori: l’Università di Coimbra, datata 1290 e Patrimonio dell’Unesco; la Cattedrale Vecchia di Coimbra (Sé Velha), coi suoi interni intimi e l’elegante chiostro. E poi il Monastero di Santa Cruz con le spoglie dei primi due re del Portogallo, il Monastero di Santa Clara-a-Velha con la memoria di Isabella d’Aragona, il parco della Sierra Grande con le orchidee e le piante carnivore. O, se si viaggia coi bambini, il primo parco a tema del Paese: Portugal dos Pequenitos (5,95 € il biglietto da 3 a 13 anni, 9,95 € per gli adulti).
Da Obidos a Lisbona
L’on the road prosegue verso sud, regalando al viaggiatore imperdibili tappe. La prima che si incontra è Obidos, cittadina medievale racchiusa da mura merlate. Camminando su quelle mura, il colpo d’occhio è straordinario!
Risaliti in auto si guida in direzione Nazaré, cittadina dell’Estremadura, celebre per le sue onde: ancora oggi, sulla spiaggia, si vedono le pescivendole coi loro abiti colorati e le sette gonne della tradizione. E’ possibile assistere al rito dell’Arte Xávega, la pesca con la sciabica, e godere della vista dal promontorio O Sitio, uno sperone di roccia che – secondo l’ufficio turistico locale – è alto 318 metri. Se poi si ha la fortuna di arrivare quando l’oceano è “arrabbiato”, giungendo a Praia do Norte, si possono vedere surfisti impegnati a cavalcar onde alte quanto palazzi. Il record? Trenta metri.
Sul finir della giornata, si fa tappa a Fatima per visitare il santuario e la Cappella delle Apparizioni.
Il giorno successivo andrebbe dedicato a Sintra. Nascosta tra le colline della Serra de Sintra, classificata Patrimonio dell’Unesco, è una tavolozza colorata incredibilmente bella. Il Pàlacio Nacional de Pena è annoverato tra i più significativi d’Europa e una giornata in questa città è tra le attività imperdibili di un the road in Portogallo. Tuttavia, arrivarci d’estate può essere complicato, soprattutto per i pochi parcheggi a disposizione. La soluzione? Arrivare fino a Lisbona e da qui prendere il treno (dalla stazione di Rossio o di Estacao do Oriente).
Dalla capitale portoghese, Sintra dista una quarantina di minuti. E al ritorno ci si può dedicare all’esplorazione dei quartieri di Lisbona. Il modo migliore, per visitare la città, è lasciarsi guidare dalla curiosità: passeggiare per il quartiere della Baixa e per il Barrio Alto, per il Chiado, per l’Alfama e per Belem, è uno dei momenti più belli di un on the road in Portogallo. Così come salire a bordo di un tram: la linea turistica 28, al costo di 3 €, regala un viaggio tra i quartieri storici della città. Mentre l’Elevador de Santa Justa è una funicolare neo-gotica che sale per 32 metri sino alla Chiesa del Carmo.
L’Alentejo e l’Algarve
Dopo Lisbona tutti a casa? Sarebbe un errore e pure imperdonabile. È proprio da Lisbona che l’on the road in Portogallo si fa ancora più sincero. Guidando verso sud si attraversa l’Alentejo, la regione storica del Paese. Una tappa ad Evora, patrimonio dell’Unesco col suo Tempio di Diana e le case gialle, la Chiesa di Sao Francisco con la Capela dos Ossos e Praça do Giraldo, è l’ideale conclusione di una full immersion storica.
La tappa successiva è dedicata al mare, alla sabbia, alla bellezza delle acque che si fondono col cielo: Algarve è la conclusione perfetta in chiave relax di un on the road in Portogallo. Qui si nuota, si fa sport nautico, si pranza in spiaggia, stesi su materassi che somigliano a immensi letti, si cena a base di pesce, illuminati dalla luna. E si ripensa al proprio viaggio, con nel cuore la meraviglia.