Coronavirus, l’Italia riapre agli spostamenti essenziali verso Brasile, Perù, Oman e altri 13 paesi
Spostamenti verso l’estero ecco tutte le novità del DPCM di Natale
Niente spostamenti nei giorni delle feste, fermate le crociere e niente cenoni nemmeno negli hotel che possono tenere aperti. Abbiamo preparato un articolo per spiegare tutte le regole e i divieti introdotti dal DPCM del 3 dicembre.
In questo articolo:
In questo articolo invece ci vogliamo focalizzare sui cambiamenti apportati ai viaggi verso l’estero da parte dei cittadini italiani e degli stranieri residenti in Italia.
Spostamenti in Europa dei cittadini o dei residenti in Italia
I DPCM della presidenza del consiglio ha semplificato la divisione delle destinazioni per zone, a partire dal 10 dicembre sono raggruppate tutte le nazioni che aderiscono a Schengen.
Il principale cambiamento è che per chi tornerà in Italia nel periodo compreso tra il 10 e il 20 dicembre dovrà presentarsi con un tampone negativo fatto nelle 48 ore precedenti il volo. Mentre a partire dal 21 dicembre fino al 6 gennaio chiunque rientrerà da una nazione europea dovrà sottoporsi a quarantena fiduciaria per 14 giorni.
Ecco il dettaglio:
San Marino e Città del Vaticano: nessuna limitazione.
Fino al 9 dicembre: Paesi UE, Schengen e associati (tranne quelli in Elenco C), Andorra e Principato di Monaco. Non sono previste restrizioni. Dal 10 dicembre, i Paesi predetti passano in Elenco C e rimangono in elenco B solo gli Stati e territori a basso rischio epidemiologico, individuati, tra quelli di cui all’elenco C, individuati con apposita ordinanza.
C – Fino al 9 dicembre: Belgio, Francia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Regno Unito, Romania, Spagna. Dal 10 dicembre: tutti i PAESI UE, Schengen e associati, Andorra e Principato di Monaco: obbligo di test molecolare o antigenico effettuato a mezzo di tampone nelle 48 ore precedenti l’imbarco, con risultato negativo. Dal 21 dicembre al 6 gennaio, è previsto l’obbligo di isolamento fiduciario.
Spostamenti fuori dall’Europa dei cittadini o dei residenti in Italia
Qui anche c’è una importante novità dato che “il resto del mondo” adesso è diviso in due zone:
Australia, Canada, Georgia, Giappone, Nuova Zelanda, Ruanda, Repubblica di Corea, Tailandia, Tunisia, Uruguay: per la normativa italiana, sono consentiti gli spostamenti da/per questi Paesi senza necessità di motivazione, quindi anche per turismo. Al rientro in Italia, è necessario sottoporsi ad isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria per 14 giorni, si dovrà compilare un’autodichiarazione e si potrà raggiungere la propria destinazione finale in Italia solo con mezzo privato (è consentito il transito aeroportuale, senza uscire dalle zone dedicate dell’aerostazione).
Resto del mondo: gli spostamenti da/per il resto del mondo (vale a dire tutti gli Stati e Territori non espressamente menzionati in altri elenchi) sono consentiti solo in presenza di precise motivazioni, quali: lavoro, motivi di salute o di studio, assoluta urgenza, rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Non sono quindi consentiti spostamenti per turismo.
Il cambiamento in questo caso è che non è più previsto l’elenco F. I Paesi precedentemente inclusi in tale elenco (Armenia, Bahrein, Bangladesh, Bosnia Erzegovina, Brasile, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana, Kosovo, Montenegro, Colombia) sono ora ricompresi nell’elenco E.
Questo vuol dire che per gli spostamenti brevi (meno di 120 ore) per motivi essenziali verso paesi come il Brasile o il Cile non si sarà sottoposti a quarantena al rientro in Italia, come accadeva precedentemente.
In ogni caso il mio consiglio è di visitare l’apposita sezione del sito Viaggiare Sicuri e cercare la nazione interessata per conoscere le eventuali restrizioni.