Gli irresponsabili al tempo del Covid: test negativi falsi per viaggiare
In questa pandemia abbiamo visto il meglio di noi, persone che si aiutava a vicenda, raccolte fondi, raccolte di cibo […]
In questa pandemia abbiamo visto il meglio di noi, persone che si aiutava a vicenda, raccolte fondi, raccolte di cibo per i bisognosi, lavoro instancabile di medici e operatori sanitari ai quali va il nostro plauso.
In questo articolo:
Purtroppo, però, la medaglia ha sempre due facce, abbiamo infatti avuto modo di vedere anche il peggio di noi, il lato egoista e irresponsabile di molte persone che hanno fatto in modo che i numeri del contagio non diminuissero, vanificando gli sforzi di chi ha seguito tutte le regole.
Nel calderone degli irresponsabili si piazza anche una serie di persone che, tramite degli escamotage, è riuscita a produrre e fornire certificati di negatività ai tamponi opportunamente falsificati.
Tamponi negativi falsi per andare in vacanza
In una recente inchiesta giornalistica effettuata dal programma televisivo Le Iene, è stato scoperto un sistema che rilasciava certificati falsi per poter viaggiare all’estero.
Tutto è partito da un’agenzia di viaggi italiana che è riuscita a falsificare ben 500 certificati, associati ad altrettanti biglietti di vario genere. L’agenzia offriva il servizio ad un costo di 75€.
7 arresti a Parigi, vendevano certificati falsi in aeroporto
Operavano all’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi e vendevano sottobanco certificati di negatività al test molecolare per Covid-19.
I costi si aggiravano tra i 150 e i 300€. Nei cellulari dei malviventi sono stati ritrovati più di 200 certificati falsi, adesso rischiano 5 anni di reclusione e quasi 400.000€ di multa per falso e complicità in frode.
Più di 45.000 certificati falsi sequestrati a Bangkok
Chen Lei e Wein Pinpin sono i nomi delle due persone di nazionalità cinese arrestate a Bangkok. Stavano per introdurre nel paese 45.000 test per il Covid che restituivano sempre un risultato negativo, oltre a 1.200 termometri scanner e 350.000 mascherine.
Non è ben chiaro se la coppia fosse a conoscenza che i test restituivano sempre risultati negativi o se fossero tamponi fasulli oppure semplicemente si trattasse di test non adatti al Covid-19. Ciò che è chiaro è che l’arresto gli costerà molto caro.
In Spagna i certificati falsi si vendevano via internet
Bastavano 40 € per procurarsi un certificato di negatività falso in Spagna, spedizione entro le 24h. La polizia di Madrid ha arrestato una donna di 26 anni dell’Honduras senza precedenti penali, adesso l’accusa è di attentato alla salute pubblica e falsificazione di documenti.
Ad allertare le forze dell’ordine un laboratorio della capitale spagnola, la donna infatti utilizzava il nome e il logo del laboratorio per distribuire illegalmente i certificati falsi.
L’avvertimento dell’Europol
In un comunicato ufficiale l’Europol mette in guardia riguardo a queste pratiche illegali che si stanno sempre più diffondendo anche nei paesi dell’Unione Europea.
Sappiamo tutti che è un momento difficile e non vediamo l’ora di tornare a sederci in un ristorante la sera con un gruppo numeroso di amici o viaggiare con la giusta serenità come ai tempi prima del Coronavirus. Ma questi non sono i mezzi giusti per “fregare il sistema” perché quella che rimane fregata più di tutti in questo caso è la comunità intera.
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