Dove possono viaggiare gli italiani: regole d’ingresso in Europa e non solo
Conviviamo circa da un anno con il Covid-19 eppure continuiamo a porci sempre la stessa domanda: dove possiamo andare? Cosa possiamo […]
Conviviamo circa da un anno con il Covid-19 eppure continuiamo a porci sempre la stessa domanda: dove possiamo andare? Cosa possiamo fare? Le regole sono mutate numerose volte nel corso dei mesi, seguendo il tasso del contagio. Febbraio è il mese di San Valentino e porta con sé la voglia di concedersi una pausa. Ecco quindi cosa possono e non possono fare gli italiani in questa fase del 2021.
In questo articolo:
Spostamenti in Italia
Svariate le limitazioni a livello nazionale cui dover far fronte, almeno fino al 15 febbraio. A prescindere dal colore indicato dal Governo, sono vietati gli spostamenti tra regioni, se non per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Il colore non influisce neanche sul divieto di circolare dalle ore 22.00 alle 5.00 del mattino, salvo i motivi già elencati.
I colori delle regioni
Nelle aree gialle è consentito effettuare spostamenti in tutto il territorio regionale. Nelle aree arancioni è invece vietato lasciare il proprio comune di residenza. Sono però consentiti gli spostamenti dai comuni con meno di 5mila abitanti, in un raggio di 30 km.
In entrambi i casi è consentito ricevere un massimo di due ospiti adulti appartenenti ad altro nucleo. Tutto ciò una volta al giorno. Nessun limite per minori di 14 anni. Divieto assoluto di spostamento, invece, all’interno delle aree rosse (valgono le solite eccezioni). Dal 1 febbraio, però, nessuna regione italiana rientra in tale colorazione.
È sempre garantito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione (per abitazione si intende il posto in cui si vive con una certa continuità). È inoltre consentito recarsi presso la seconda casa, a patto di avere con sé soltanto membri del proprio nucleo famigliare.
Viaggi in Europa
Per quanto sconsigliato, al fine di tutelare il più possibile la propria salute, i viaggi per turismo al di fuori dell’Italia non sono vietati. Ecco gli Stati d’Europa (lista C) verso i quali è possibile spostarsi:
- Austria
- Belgio
- Bulgaria
- Cipro
- Croazia
- Danimarca (isole Far Oer, Groenlandia comprese)
- Estonia
- Finlandia
- Francia (Guadalupa, Martinica, Guyana francese, Riunione, Mayotte comprese. Altri territori esclusi)
- Germania
- Grecia
- Irlanda
- Lettonia
- Lituania
- Lussemburgo
- Malta
- Paesi Bassi (territori al di fuori dell’Europa esclusi)
- Polonia
- Portogallo (Azzorre e Madeira comprese)
- Repubblica Ceca
- Romania
- Slovacchia
- Slovenia
- Spagna (Canarie e altri territori in Africa compresi)
- Svezia
- Ungheria
A questi si aggiungono gli Stati dell’accordo Schengen:
- Islanda
- Liechtenstein
- Norvegia (isole Svalbard e Jan Mayen compresi)
- Svizzera
Altri territori:
- Andorra
- Principato di Monaco
- San Marino
- Città del Vaticano
Ecco le regole d’ingresso, attualmente in vigore, per i principali paesi elencati:
- In Austria, Germania, Lettonia, Paesi Bassi, Polonia, Slovenia è previsto l’isolamento fiduciario per un totale di dieci giorni
- In Grecia, dove vige un lockdown nazionale, sono previsti sette giorni di isolamento
- In Irlanda e Slovacchia sono previsti quattordici giorni di isolamento, riducibili unicamente dopo test negativo al termine del quinto giorno di permanenza
- In Lituania sono previsti quattordici giorni di isolamento, riducibili soltanto dopo test negativo successivo al decimo di permanenza
- In Islanda sono previsti quattordici giorni di isolamento, evitabile in caso di procedura di doppio screening
- In Romania sono quattordici i giorni di isolamento, riducibili dopo un test negativo successivo all’ottavo giorno
- Dieci i giorni di quarantena previsti per l’ingresso in Svizzera da aeree considerate “zona rossa”. In relazione all’Italia, fanno parte di questo elenco, ad oggi, soltanto Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna
- Divieto valido fino al 1 marzo per i viaggi “non essenziali” verso Belgio, Danimarca, Finlandia, Norvegia, Repubblica Ceca
- È possibile recarsi in Bulgaria, Croazia, Estonia, Francia, Lussemburgo, Malta, Monaco, Spagna, Svezia, avendo effettuato un test PCR nelle 72 ore precedenti l’arrivo
- Cipro inserisce l’Italia nella categoria C, limitando l’ingresso unicamente a cittadini ciprioti con residenza permanente nella Repubblica di Cipro e familiari. A questi si aggiungono cittadini residenti legalmente nel Paese, personale diplomatico accreditato e possessori di un permesso speciale
- Il Portogallo, ad oggi, non inserisce l’Italia nell’elenco dei Paesi ad alto rischio. Ciò evita l’obbligo di test PCR e quarantena
Per rientrare in Italia da Paesi dell’elenco C è richiesto un test molecolare o antigenico, effettuato nelle 48 ore precedenti l’ingresso sul territorio nazionale. Non è previsto alcun obbligo d’isolamento fiduciario, in caso di esito negativo. Occorre però comunicare il ritorno al dipartimento di prevenzione dell’Asl di riferimento.
Regole per il Regno Unito
Il Regno Unito rientra nell’elenco E. È possibile spostarsi verso i suoi territori ma soltanto in presenza di precise motivazioni. Scatta inoltre l’obbligo di isolamento fiduciario sia all’arrivo sul territorio che al rientro in Italia.
Ai viaggiatori in ingresso nel Regno Unito sono richiesti alcuni step. Il primo è la compilazione di un formulario presente sul sito gov.uk. Occorre sottostare a un isolamento cautelare di 10 giorni. Un periodo dimezzabile a 5 giorni nel caso in cui si soddisfino alcune condizioni:
- Volontà di sottoporsi a un test diagnostico all’arrivo
- Ottenimento di un esito negativo a un nuovo test effettuato al termine del quinto giorno di isolamento
Vi sono delle categorie escluse dall’isolamento fiduciario:
- Viaggiatori in transito nell’area sterile dell’aeroporto
- Autotrasportatori
- Ricercatori e personale sanitario
- Direttori d’azienda
- Giornalisti
- Artisti in tour
Viaggio negli USA
Non è consentito, ad oggi, l’ingresso negli Stati Uniti d’America a chiunque sia stato in un Paese dell’Area Schengen (Italia compresa) nei 14 giorni precedenti, così come nel Regno Unito, in Irlanda, Brasile, Sud Africa, Cina o Iran. Vi sono però alcune eccezioni:
- Cittadini statunitensi e residente permanenti o loro familiari
- Titolari di un visto diplomatico o altro tipo
- Titolari o richiedenti di determinate tipologie di visto rientranti nella categoria “interesse nazionale”
Altri Paesi
Stando alle regolamentazioni attualmente in vigore in Italia è possibile spostarsi per motivi di turismo verso i seguenti Paesi della lista D:
- Ruanda
- Giappone
- Repubblica di Corea
- Singapore
- Thailandia
- Australia
- Nuova Zelanda
Ecco alcune regolamentazioni di cui tener conto. In questa fase, in Giappone sono sospesi i visti per turismo. Divieto d’ingresso a Singapore per tutti i viaggiatori a breve termine provenienti dall’Italia. Ancora chiuse le porte in Australia ai viaggiatori provenienti da qualsiasi paese estero. Eccezion fatta per gli australiani e gli stranieri residenti permanenti. Stesso discorso vale per la Nuova Zelanda.
A ciò si aggiunge il fatto che, una volta tornati in Italia, i viaggiatori devono sottoporsi a isolamento fiduciario.