Ecco il Virgin Hotels Las Vegas, dormirci gratis è una questione di punti
La maggior parte conosce il marchio Virgin per le palestre. Perlomeno in Italia. Presenti nelle principali città italiane, i centri fitness […]
La maggior parte conosce il marchio Virgin per le palestre. Perlomeno in Italia.
In questo articolo:
Presenti nelle principali città italiane, i centri fitness che fanno capo all’impero di Richard Branson sono amatissimi dalle star. E dalla gente comune che vive la palestra come un vero e proprio status.
Tuttavia, Virgin è molto moltissimo di più: i travellers lo sanno bene, soprattutto chi viaggia spesso con gli aerei rossi e bianchi del brand. È anche una compagnia aerea, una compagnia di crociere e – oggi – una catena d’hotel.
Attualmente presenti solo negli Stati Uniti, i Virgin Hotels stanno per aggiungere un’importante pedina sul suolo americano: il Virgin Hotels Las Vegas. Sbarcheranno dunque nella città in cui, solamente qualche tempo fa, ha aperto un esclusivo hotel per soli adulti.
Come usare i propri punti HH nel Virgin Hotels Las Vegas
Fino ad oggi, i Virgin Hotels erano presenti solo a Chicago, Nashville e Dallas. Il prossimo 25 marzo aprirà i battenti il Virgin Hotels Las Vegas, seguito ad agosto dal Virgin Hotels New Orleans e in autunno dal Virgin Hotels New York City.
Il Virgin Hotels Las Vegas farà parte della Curio Collection by Hilton, una collezione di hotel storici e indipendenti che rappresentano a pieno il dna della città in cui sorgono. Godrà dunque dell’Hilton Honors, il miglior programma fedeltà del settore alberghiero. Un plus in più, per un hotel che promette d’essere straordinario.
I costi, peraltro, non sono proibitivi. Specialmente se si sfruttano i punti HH. In dollari si parla di un range tra i 164 e i 1,183 a notte, in punti si va dalle 33k HH a salire.
Dopo Las Vegas, Virgin Hotels aprirà nel centro di New Orleans: la struttura avrà più di 230 camere, una piscina e un bar sul tetto, una palestra e spazi per conferenze. Infine, nell’autunno di quest’anno, l’attesa apertura nel quartiere NoMad di Manhattan: 500 camere e un design ipermoderno, per un lusso in chiave 2.0. Ma il gruppo non intende fermarsi: nel 2022 sarà la volta dell’hotel di Edimburgo e nel 2023 di quello di Miami.
Come sarà il Virgin Hotels Las Vegas
Il Virgin Hotels Las Vegas nasce dalla ristrutturazione dell’Hard Rock Hotel & Casino Las Vegas. I lavori sono iniziati nel 2020 e porteranno alle realizzazione di un moderno hotel & casinò con 1.504 camere, Grand Chamber Suites e Penthouse Suites eccezionalmente arredate (con tanto di letti coperti da brevetti Virgin).
Oltre al casinò da più di 5.500 mq, l’hotel vanta 2 ettari di spazio esterno tra aree a bordo piscina, zone relax e spazi destinati agli eventi. Una vera e propria oasi di lusso, nel cuore del deserto.
Il mondo Virgin, dagli aerei alle crociere
Il mondo Virgin merita d’essere scoperto, al di là dei nuovi hotel che stanno per aprire. Tempo fa abbiamo raccontato la nostra esperienza col programma Frequent Flyer e abbiamo parlato di questa compagnia tra le più affidabili e innovative.
Nel 2019 Virgin è salita alla ribalta per un motivo quantomeno singolare: Josh Bayliss, numero uno del vettore, ha invitato… a non volare! “È assolutamente vero che in questo momento ognuno di noi dovrebbe riflettere seriamente se è il caso o no di prendere un aereo”: queste le sue parole. Un’affermazione che si sposa alla perfezione con la mentalità ambientalista di Richard Branson, il fondatore della compagnia e dell’intero mondo Virgin.
Delle crociere, invece, si è di recente parlato per via della Scarlet Lady: la prima nave dedicata ai soli adulti, ora al centro di un contest dedicato agli essential workers della pandemia. Le navi Virgin sono prevalentemente orientate all’area dei Caraibi, ma solcano anche il Mediterraneo.
Si può andare a Las Vegas ora?
No, attualmente andare a Las Vegas, così come in tutti gli Stati Uniti, è vietato.
È ancora in vigore il divieto di ingresso negli USA per i viaggiatori che, nei 14 giorni precedenti, siano stati in un Paese dell’area Schengen (inclusa l’Italia). Nei rarissimi casi in cui l’ingresso è consentito, è necessario sottoporsi ad un test PCR o antigenico nei 3 giorni precedenti la partenza: un obbligo che vale anche per i bambini al di sopra dei 24 mesi. Le compagnie aeree verificano, come condizione essenziale per permettere l’accesso a bordo dei passeggeri diretti negli USA, la documentazione cartacea o elettronica che attesti l’effettuazione del test e il relativo esito negativo o, in alternativa, un documento che comprovi l’effettiva guarigione dal Covid.