KLM, la storia delle sue casette olandesi in miniatura: il paradiso dei collezionisti
Dagli anni ’50 in poi KLM ha iniziato a proporre ai propri passeggeri degli oggetti divenuti, rapidamente, dei veri e […]
Dagli anni ’50 in poi KLM ha iniziato a proporre ai propri passeggeri degli oggetti divenuti, rapidamente, dei veri e propri tesori per collezionisti. Si tratta delle Delft Blue, ovvero tipiche casette olandesi, che da decenni contribuiscono all’arredo delle abitazioni di tanti viaggiatori.
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Questi oggetti in miniatura sono offerti ai passeggeri della World Business Class ma, col tempo, è divenuto alquanto facile individuarli online, in vendita. Il catalogo si aggiorna ogni 7 ottobre, in occasione del compleanno della compagnia, e alcuni pezzi sono introvabili. Nel 2019 è stata presentata, con un grande evento, la casetta in miniatura numero 100 per festeggiare il centenario della KLM. L’edificio scelto è il Royal Palace Huis ten Bosch de L’Aia.
Negli ultimi 20 anni la compagnia ha dimostrato una grande attenzione nei confronti degli appassionati. Lo dimostra il fatto che tutti gli aventi diritti possono mettere piede nella Crown Lounge 52, dove vengono effettuati scambi tra doppioni, al fine di completare la propria collezione. A ciò si aggiunge un’app, KLM Houses, che consente di tener traccia delle miniature mancanti e, al tempo stesso, di offrire le proprie. Un enorme catalogo dettagliato, ricco di foto e note.
La storia delle casette in regalo
La prima miniatura in regalo risale al 1952, ma fino al 1994 la produzione non è stata regolare. KLM ha infatti proposto nuovi modelli anno dopo anno, per poi porre un freno al tutto per lungo tempo, riprendendo in seguito. Negli anni ’90 ci si è resi conto del potenziale di questa strategia, data fin troppo per scontato.
Così, in occasione del 75esimo compleanno della compagnia, si è deciso di raggiungere quota 75 casette. Da allora il numero è stato aggiornato in maniera regolare, di pari passo con il compleanno della KLM.
Inizialmente le piccole opere contenevano un liquore proveniente dalle distillerie locali Rynbende e Henkes, per poi lasciare spazio, negli anni ’80, al tipico ginepro olandese. In svariati Paesi mediorientali, però, le limitazioni sull’alcool hanno imposto un cambio di rotta nella strategia della compagnia. Addio al liquore, dando il via a un’esclusiva collezione di casette olandesi strutturate a forma di posacenere. Neanche a dirlo, queste versioni sono tra le più ricercate. Una loro particolarità è data dal fatto che, una volta inserita la sigaretta sul retro per gettare la cenere, il fumo entri all’interno della piccola struttura, fuoriuscendo dal caminetto minuscolo nella parte alta.
I numeri delle casette della KLM
Per quanto le miniature Delft Blue portino il nome della celebre città, circa il 75% della produzione avviene in altri luoghi. Il nome deriva dalla tecnica, dunque, più che dalla provenienza geografica. I numeri delle casette della KLM sono davvero incredibili, con più di 800mila realizzazioni all’anno. Vengono portate a bordo circa 725mila miniature con ginepro e 79mila vacanti da regalare ai passeggeri della World Business Class.
Come detto, dagli anni ’90 in poi si è prestata particolare attenzione alla numerazione. Non sono mancate, però, alcune produzioni d’eccezione, prive di numero in quanto edizioni limitate:
- The Royal Palace Amsterdam
- Goudse Waag in Gouda
- Paleis het Loo in Apeldoom
- Koninklijk Theater Carré in Amsterdam
- Hall of Knights in The Hague
Al di là delle prime versioni, col tempo le casette della KLM hanno sempre raffigurato edifici reali olandesi. Esiste però, anche in questo caso, un’eccezione. Si tratta della miniatura numero 85, raffigurante il Penha building, ovvero la casa più famosa di Curaçao, parte delle disciolte Antille Olandesi.