Nomadi digitali, alle Mauritius il vaccino contro il Covid è gratis
Nomadi digitali? Il luogo giusto in cui andare sono le Mauritius. Paese insulare nel cuore dell’Oceano Indiano, destinazione d’eccellenza per […]
Nomadi digitali? Il luogo giusto in cui andare sono le Mauritius.
In questo articolo:
Paese insulare nel cuore dell’Oceano Indiano, destinazione d’eccellenza per le lune di miele, Mauritius intende diventare il paradiso dei digital nomads. Tanto da promettere loro il vaccino.
Nomadi digitali alle Mauritius, visti lungo un anno
Già lo scorso ottobre, le Mauritius pensavano ai nomadi digitali. Del resto, con lo scoppio della pandemia e milioni di persone nel mondo costrette allo smart working, le destinazioni che hanno scelto di diventare “smartworkers-friendly” sono cresciute a dismisura. Chi non vorrebbe lavorare al pc da una spiaggia paradisiaca, con un cocktail tra le mani e il mare sullo sfondo?
Così, in un primo tentativo di riaprire al turismo, le Mauritius hanno introdotto il Premium Travel Visa for Mauritius. Destinato ai non cittadini e valido per un anno (ma con possibilità di rinnovo), il visto viene concesso a chi arriva nel Paese come turista, come pensionato o come professionista che viaggia con la sua famiglia e vuole lavorare da remoto. Bisogna però mostrare i propri piani per un soggiorno a lungo termine, avere un’assicurazione sanitaria e una fonte di reddito esterna alle Mauritius (non ci si può far assumere).
I nomadi digitali che arrivano devono trascorrere 14 giorni d’isolamento all’interno di una struttura indicata dallo Stato. Devono inoltre avere un certificato di test PCR negativo (fatto al massimo 7 giorni prima del volo) e sottoporsi ad un nuovo test dopo 7 giorni dall’inizio della quarantena.
Vaccino gratis per chi lavora da remoto
Per portare nomadi digitali alle Mauritius, il Paese ha deciso di offrire loro un incentivo ulteriore. Non solo possono trascorrere qui 12 mesi e più. Tutti gli over 18 che arrivano nel Paese per lavorare da remoto, possono ricevere gratuitamente il vaccino AstraZeneca realizzato nei laboratori indiani.
Ma non le Mauritius non sono l’unico Paese ad aver avuto questa idea. Anche Dubai ha lanciato un programma ad hoc, con vaccino annesso, per i nomadi digitali. “Ti offriamo un’altissima qualità di vita, numerose attrazioni e livelli di sicurezza e d’igiene tra più elevati al mondo” si legge sul sito del programma che costa 287 dollari + l’assicurazione sanitaria e comprende anche il vaccino (ma è necessario avere un reddito mensile di almeno 5.000 dollari).
Cuba, invece, ha deciso di vaccinare gratuitamente i turisti col siero locale Soberana. E così le Barbados: da maggio i viaggiatori che lo vorranno potranno essere vaccinati.
Il cosiddetto “vaccine tourism” sarà il trend dei prossimi mesi? Davvero ci si sposterà per ricevere il vaccino, così come già si fa per gli interventi estetici oppure odontoiatrici? Non si sa con certezza. Ma è vero che diverse sono le destinazioni che hanno introdotto vaccini gratis per i turisti e altrettanti i tour operator che si stanno organizzando in tal senso.
Del resto, soprattutto in Europa, la campagna vaccinale procede a rilento. E i più giovani, che verosimilmente riceveranno il siero per fine anno, stanno cominciando a guardarsi attorno. Spinti dalla voglia di viaggiare e di tornare a sentirsi liberi.