Pasqua in zona rossa, viaggi all’estero consentiti: i Paesi dove si può andare
La zona rossa non impedirà a chi deve andare all’estero per turismo di raggiungere l’aeroporto di partenza. È questa la […]
La zona rossa non impedirà a chi deve andare all’estero per turismo di raggiungere l’aeroporto di partenza. È questa la novità che ha scatenato le proteste di Federalberghi ma che apre uno scenario inaspettato per tanti italiani che amano viaggiare.
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Con una nota protocollata, il ministero dell’Interno ha confermato che, nonostante la zona rossa, a Pasqua sarà possibile muoversi per turismo rispettando le restrizioni locali e in gran parte dei casi sarà obbligatorio sottoporsi al tampone. Al contrario in Italia non sarà consentivo muoversi tra le regioni fino al 30 aprile se non per motivi di lavoro, salute e necessità. Chi è in zona rossa non può uscire dalla propria abitazioni, chi è invece in zona arancione non può uscire dal Comune di residenza. L’unica eccezione prevista è quella relativa alle visite a parenti e amici massimo in due adulti e minori di 14 anni, ma con rientro entro le 22. Inoltre dal 3 al 5 aprile (quindi Pasqua e Pasquetta) tutta l’Italia sarà in zona rossa, sarà quindi vietato uscire dalla propria abitazione se non per motivi di lavoro, salute, urgenza.
I Paesi dove si può andare
Ma quali sono i Paesi dove si può andare per turismo. Ad oggi sarà possibile arrivare in gran parte dell’Europa con la possibilità di atterrare anche nelle Azzorre e a Madeire, territori portoghesi. Stesso discorso per Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione e Mayotte che appartengono al territorio francese. Nella lista dei Paesi dove si può andare per turismo ci sono Francia, Germania, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra e Principato di Monaco. Negli ultimi giorni sono tantissime le prenotazioni per le Canarie, meta tra le più ambite per queste festività.
In tutti i Paesi si dovranno rispettare le restrizioni locali e al ritorno in Italia nella maggior parte dei casi è obbligatorio sottoporsi al tampone. Inoltre chi rientra dall’Austria, dal Regno Unito e dagli Stati Uniti deve sottoporsi alla quarantena di 14 giorni. Chi rientra da Australia, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Ruanda, Singapore e Thailandia dovrà sottoporsi invece ad isolamento fiduciario
L’opzione seconde case
Per chi non ha la possibilità di andare all’estero, c’è l’opportunità di recarsi nelle seconde case anche se si trovano in zona rosa. Anche in questo caso ci sono delle restrizioni: solo il nucleo familiare può raggiungere la seconda abitazione dimostrando di averne titolo prima del 14 gennaio 2021 e purché la casa non sia abitata da altri. Ci sono poi alcune regioni che hanno stretto ulteriormente le condizioni con l’Alto Adige che ha vietato andare nella seconda casa se non si è residenti, mentre in Campania e in Puglia il divieto vale anche per i residenti nella regione.
In Toscana e in Valle d’Aosta non possono entrare i non residenti, in Sardegna possono entrare soltanto i residenti e con tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti o il certificato di avvenuta vaccinazione anti Covid. Discorso simile in Sicilia dove si può entrare con un tampone negativo effettuato 48 ore prima dell’arrivo.