Etihad, la recensione del volo Milano Abu Dhabi con solo 18 passeggeri a bordo di un 787
Le cronache continuano a raccontarci di uno scenario desolante per il mondo del trasporto aereo, anche se giorno dopo giorno […]
Le cronache continuano a raccontarci di uno scenario desolante per il mondo del trasporto aereo, anche se giorno dopo giorno arrivano pallidi segnali di un lento ritorno verso una nuova normalità, come il volo covid tested verso le Canarie di Neos.
In questo articolo:
La realtà però al momento resta quella di aeroporti deserti, pochi voli e con pochi passeggeri a bordo. Nonostante ciò, non mi sarei mai aspettato di volare da Milano Malpensa ad Abu Dahbi su un 787/10, nuovo fiammante, con a bordo (quasi) più equipaggio che passeggeri. Da notare che la compagnia emiratina è stata la prima ad operare voli con solo personale vaccinato.
La prenotazione
Un viaggio last minute per lavoro negli Emirati Arabi Uniti, la necessità di effettuare meno scali possibili e allo stesso tempo trovare una tariffa “umana” mi hanno portato a scegliere di volare con Etihad con partenza dallo scalo varesino. Ho scelto questo volo anche in funzione della copertura Covid-19 gratuita offerta dalla compagnia a tutti i passeggeri.
Il volo è in codeshare con Alitalia e questo mi ha permesso di accumulare un piccolo gruzzolo di miglia qualificanti utili per il mio rinnovo dello status Millemiglia, anche se spero che Alitalia segua l’esempio di molte altre compagnie aeree che hanno già deciso di prolungare gli status per i clienti dei propri programmi fedeltà.
In aeroporto
L’arrivo a Malpensa è stato ancora più strano rispetto alla mia ultima visita nel mese di dicembre. L’aeroporto era praticamente deserto.
Certo non mi aspettavo di volare su un aereo vuoto, ma quando ho visto che ai banchi dell’accettazione non c’era la solita coda avrei dovuto aspettarmelo.
Il fast track della mia American Express Platino non serve a nulla, dato che ai controlli non c’è alcuna coda da saltare.
In aeroporto è praticamente tutto chiuso, chiuse le lounge come i negozi e i punti ristoro, tutti a parte uno.
Una volta nell’area sterile lo sconforto è stato ancora più grande, pochissimi aerei sul piazzale e monitor delle partenze vuoti e tristi.
Come detto, non c’è nulla da fare se non attendere che apra l’imbarco. E non si corre nemmeno il rischio di perdere l’aereo dato che ne partono così pochi che sembra di essere in un piccolo scalo di provincia, non in quello che era il secondo aeroporto in Italia per traffico passeggeri.
A bordo
Ovviamente nessuna ressa al check-in e nessuno nemmeno all’imbarco. Una volta raggiunto il mio posto ho chiesto ad uno degli assistenti di bordo quanti passeggeri erano presenti: 18. Uno in business class e 17 in classe turistica, altro che distanziamento sociale.
Ovviamente nessun problema a trovare spazio per il mio bagaglio a mano e nessuna fretta durante le procedure di imbarco.
Da notare che a bordo erano presenti un totale di 11 persone di equipaggio, quasi 1 per ogni viaggiatore.
Non mi era mai capitato di volare su un aereo così grande, il 787 10 nella configurazione di Etihad può trasportare 32 passeggeri in business e 267 in economy, un tasso di occupazione di poco superiore al 5%.
Il 787 è la nuova ammiraglia di Etihad, è il più moderno tra i modelli della Boeing, oblò molto più grandi, sedili confortevoli e tanto spazio per le gambe anche in economy.
Comodissima anche la spallina del poggiatesta che permette di appisolarsi comodamente senza finire sulla spalla del vicino di poltrona.
In economy niente beauty ma una bustina, comoda e riutilizzabile, che conteneva mascherine e gel igienizzante.
Anche la coperta imbustata e sanificata, così come previsto dai protocolli.
Per quanto riguarda il tavolino è abbastanza spazioso da ospitare un computer portatile senza alcuna fatica.
Servizio e IFE
Diciamo che questo volo non può rientrare nella valutazione standard che facciamo qui a TFC. Alla mia richiesta di potermi accomodare in business, l’assistente ha sorriso e si è detta dispiaciuta di non poter accontentare la mia richiesta, ma per il resto era praticamente al mio servizio, dato che nella sezione centrale della cabina eravamo solo 4 passeggeri.
Il design dei sedili è praticamente perfetto. Ogni poltrona ha uno schermo di grandi dimensioni, è più grande di quello che molte compagnie offrono nelle poltrone di business class. Ogni postazione è dotata di una presa USB e una di corrente, oltre alla tradizionale porta per le cuffie dell’IFE. Anche lo spazio per le gambe è generoso, ma questo lo sappiamo è uno standard nelle compagnie mediorientali.
Food and beverage
Classica scelta tra un primo e un secondo, devo dire che la pasta non aveva solo un bell’aspetto ma era anche mangiabile.
A tutti i passeggeri viene distribuito il modulo per l’autodichiarazione obbligatoria per entrare negli UAE.
Se era deserto Malpensa che dire dell’aeroporto di Abu Dhabi? La foto parla da sola.
In conclusione
Un viaggio last minute che sicuramente rimarrà per sempre nelle mie esperienze, dato che credo non mi capiterà mai più di volare su un aereo così vuoto.