Pasqua all’estero: l’Italia impone la quarantena (e il doppio tampone) al rientro
Vacanze all’estero? Al rientro la quarantena è obbligatoria, anche per i viaggi nell’Unione Europea. A comunicarlo sui social è il […]

Vacanze all’estero? Al rientro la quarantena è obbligatoria, anche per i viaggi nell’Unione Europea.
In questo articolo:
A comunicarlo sui social è il ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha confermato così le indiscrezioni circolate nelle scorse ore. “Ho appena firmato un’ordinanza che dispone per arrivi e rientri dai Paesi dell’Unione Europea tampone in partenza, quarantena di 5 giorni e ulteriore tampone alla fine dei 5 giorni. La quarantena è già prevista per tutti i Paesi extra UE”. Queste le parole del ministro, che hanno suscitato l’indignazione dei tour operator.
La quarantena è obbligatoria (anche per chi rientra dalle Canarie)
Nei giorni scorsi, il settore del turismo pareva aver tirato il suo primo sospiro di sollievo. Sebbene in Italia sia in vigore il divieto di spostamento tra regioni (prorogato fino al 30 aprile), il Governo aveva confermato la possibilità di andare all’estero per le vacanze pasquali. Anche per chi vive in zona rossa. Ne era seguita una grossa polemica, per chi – impossibilitato a raggiungere i genitori in un’altra regione italiana – vedeva gli altri partire per le Canarie. O per qualsiasi altra destinazione aperta. Sembrava un paradosso, per alcuni. Per gli operatori turistici era però una prima e flebile luce in fondo al tunnel (senza contare che, buona parte degli italiani, aspetta da mesi di tornare a viaggiare).
Ora, le parole di Speranza creano un po’ di scompiglio. Chi tornerà da un Paese dell’Unione Europea, o deciderà di trascorrervi le vacanze di Pasqua come un qualsiasi altro weekend, dovrà sottoporsi ad una quarantena di 5 giorni e a due tamponi (uno prima del rientro, uno a partire dal 5° giorno di autoisolamento). Una decisione che ha gettato nello sconforto i tour operator. Come detto anche dal presidente Astoi Confindustria Pier Ezhaya: “Quarantena al rientro dall’Ue? Così abbiamo perso tutti. Sembra voler dire: rendiamo più difficile andare all’estero“.
Che la decisione del Governo sia stata dettata proprio dalle polemiche delle scorse ore per la chiusura delle regioni a fronte di una riapertura con l’estero? È ciò che gli addetti ai lavori pensano. Anche perché, guardando ai voli, coi soli due charter da 180 passeggeri al giorno non si può certo parlare di esodo di massa. Resta il fatto che consentire i viaggi all’estero e non sul territorio italiano era comunque un po’ un paradosso, oltre che uno smacco per gli albergatori nazionali.
Ho appena firmato un’ordinanza che dispone per arrivi e rientri dai Paesi dell’Unione Europea tampone in partenza, quarantena di 5 giorni e ulteriore tampone alla fine dei 5 giorni.
La quarantena è già prevista per tutti i Paesi extra Eu.— Roberto Speranza (@robersperanza) March 30, 2021
Il boom delle Baleari
Peraltro, non sono gli italiani gli unici ad aver voglia di evasione. Se l’Inghilterra ha minacciato di multare con sanzioni di 5.000 sterline chiunque lasci il Paese, dalla Germania è boom di prenotazioni alle Baleari. Il Governo ha revocato l’obbligo di quarantena per chi rientra dall’arcipelago spagnolo, togliendolo dalle aeree a rischio, e subito i tedeschi hanno prenotato voli per Maiorca.
La quarantena è stata imposta anche dalla Germania? Al momento no. Per rientrare nel Paese è richiesto unicamente un tampone negativo da effettuarsi nelle 48 ore precedenti il volo.
La lista (aggiornata) dei Paesi con obbligo di quarantena al rientro
La quarantena di 5 giorni è obbligatoria al rientro da:
Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco.
Al ritorno da Austria, Stati Uniti e Regno Unito la quarantena obblifatoria è invece di 14 giorni (fermo restando che i viaggi per turismo negli USA restano vietati).