Porte aperte ai vaccinati: tutto quello che devi sapere per un viaggio in Islanda
Per l’Islanda il futuro è già arrivato: il 18 marzo 2021 si è dato il via alla riapertura a tutti […]
Per l’Islanda il futuro è già arrivato: il 18 marzo 2021 si è dato il via alla riapertura a tutti i viaggiatori vaccinati, provenienti da tutto il mondo. Il tutto grazie all’introduzione del passaporto vaccinale e, non di secondaria importanza, a una condizione epidemiologica locale alquanto buona.
In questo articolo:
In precedenza erano previsti test obbligatori e quarantena per tutti i nuovi arrivi. Tutto ciò resta in vigore, ovviamente, per chiunque decida di recarsi in Islanda, per piacere o lavoro, senza aver ricevuto una vaccinazione. È tempo, però, di operare delle distinzioni e questa meravigliosa fetta di Terra è uno dei primi luoghi al mondo a farlo.
Viaggio in Islanda, la documentazione
È facile parlare di via libera ma nel concreto in che modo è possibile accedere in Islanda evitando i parametri di sicurezza attuali? La categoria interessata è quella dei viaggiatori vaccinati, in grado di presentare un certificato valido, che dimostri la somministrazione di uno dei vaccini anti Covid-19 approvati dall’Agenzia Europa dei Medicinali (EMA). È bene sottolineare come il libero accesso, in questo caso, è valido anche per tutti i turisti provenienti da Paesi al di fuori dell’area Schengen.
Il certificato cui si fa riferimento è rilasciato al momento della vaccinazione. Ciò vuol dire che chi intende tornare a viaggiare come un tempo, o quasi, liberandosi da certe limitazioni, non dovrà avanzare richieste particolari o compilare specifici moduli.
Per quanto il mondo si muova sempre più in direzione di una totale digitalizzazione, la documentazione cui si fa riferimento potrebbe anche essere in versione cartacea. Molto dipenderà dal processo di sviluppo di app dedicate per il passaporto sanitario, di cui si fa un gran parlare da mesi.
Il compito di valutare la veridicità del certificato spetta al controllo di frontiera. Occorre sottolineare come sia necessario che il certificato di vaccinazione sia redatto in una delle seguenti lingue:
- islandese
- danese
- norvegese
- svedese
- inglese
- francese
Questo rappresenta il vero limite, considerando la burocrazia italiana. È possibile presentare un documento in lingua nostrana, a patto che vi sia allegata una traduzione certificata e timbrata in una delle lingue elencate precedentemente.
Il pass per accedere in Islanda dovrà contenere alcune specifiche informazioni. Ecco quali:
- Nome
- Cognome
- Data di nascita
- Nazionalità
- Numero di passaporto
- Nome della vaccinazione
- Data della vaccinazione
- Produttore e numero del lotto
- Informazioni relative all’organismo che rilascia il certificato
- Dettagli sui vaccini autorizzati
Passaporto vaccinale in Islanda
Da tempo si parla di passaporto vaccinale, strumento chiave per far ripartire il turismo internazionale. È necessario un mezzo digitale che consenta il facile superamento delle frontiere, semplificando l’identificazione dei passeggeri vaccinati e, dunque, di coloro che non devono rispettare la quarantena ed effettuare test alla partenza o all’arrivo.
Premesso che l’Islanda, come detto, accetta anche certificati cartacei, è tra i primi Paesi ad aver introdotto il passaporto vaccinale digitale. Nello specifico è possibile scaricare l’app “Rakning C-19”, che consente un facile tracciamento dei soggetti in ingresso.
Il Dipartimento della Salute, però, ha sottolineato come anche i viaggiatori vaccinati contro il Covid-19 debbano pre-registrarsi sul sito Covid.is, prima di poter approdare in Islanda. Ecco quali sono i vaccini approvati, ad oggi:
- Pfizer-BioNTech
- Moderna
- AstraZeneca
- Janssen
Il Governo ha spiegato, però, che l’elenco sarà aggiornato in base alle decisioni dell’Ema. Da metà aprile, infatti, verrà aggiunto anche il vaccino prodotto da Johnson&Johnson.