La Croazia riapre al turismo: il vaccino non è obbligatorio
La Croazia riapre al turismo e il vaccino non sarà necessario. Una belle notizia per gli italiani che, per vicinanza […]

La Croazia riapre al turismo e il vaccino non sarà necessario. Una belle notizia per gli italiani che, per vicinanza e per convenienza, amano trascorrere nel Paese le loro vacanze.
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Così come la Grecia (che riaprirà il 14 maggio), la Spagna e l’Italia stessa, anche per la Croazia il turismo è parte essenziale dell’economia nazionale. E, dopo un 2020 di perdite e di incertezze, è giunto il momento di ripartire. Ovviamente, in tutta sicurezza. Quali saranno le nuove regole? Scopriamolo insieme.
La Croazia riapre al turismo: le regole
Anche se non vaccinati, i turisti potranno recarsi in Croazia. L’ha annunciato il governo croato, spiegando le nuove regole per l’accesso nel Paese. I turisti stranieri che avranno completato il ciclo vaccinale 14 giorni prima del loro arrivo non dovranno sottoporsi a quarantena ma, anche chi il vaccino non l’ha ricevuto, può recarsi in Croazia per le sue vacanze ed essere libero di girare, senza l’autoisolamento. Questo, a patto che presenti un certificato di negatività al tampone (effettuato nelle 48 ore precedenti l’arrivo). Chi ha avuto il Coronavirus nei 180 giorni precedenti, non è chiamato a sottoporsi al tampone a patto che presenti il certificato di guarigione emesso da un medico.
Se non si è in possesso di tampone negativo, né di un certificato di guarigione o di un certificato di vaccinazione, si verrà sottoposti a tampone (a proprie spese) all’arrivo. E si dovrà restare in autoisolamento fino al risultato. Se si rifiuta il tampone, l’autoisolamento durerà 10 giorni. I bambini sotto i 7 anni, accompagnati da un adulto, non sono però soggetti a test.
La Croazia riapre al turismo, dunque. E lo fa seguendo la tendenza adottata dalla maggior parte dei Paesi che hanno deciso di ripartire: vaccino non obbligatorio, e tampone o certificato di guarigione richiesti (sebbene ci siano delle eccezioni, come il Belize che ammette solo turisti vaccinati). Inoltre, per trascorrere le proprie vacanze nel Paese, è necessario mostrare la prenotazione dell’hotel/casa in cui si soggiornerà e compilare un questionario online prima dell’arrivo.
Andare in Croazia dall’Italia oggi
Fino al 30 aprile, l’Italia impone a chi torna dall’estero 5 giorni di quarantena.
La Croazia, per l’Italia, è inserita nel gruppo C insieme a: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco, Israele. È dunque considerata un Paese sicuro, sebbene siano necessari i 5 giorni di autoisolamento e un test molecolare o antigenico dopo il quinto giorno.
Per la Croazia, l’Italia non è considerata una “zona verde” e dunque l’accesso non è libero. È però possibile entrare nel territorio croato, per le vacanze come per qualsiasi altro motivo, presentando un certificato di negatività al tampone, il certificato di vaccinazione oppure il certificato di avvenuta guarigione dalla SARS CoV-2.