Israele riapre al turismo il 23 maggio: le regole d’accesso
Si allunga la lista dei Paesi che hanno scelto di aprire i loro confini. Dalla Croazia alla Grecia, dal Belize […]
Si allunga la lista dei Paesi che hanno scelto di aprire i loro confini. Dalla Croazia alla Grecia, dal Belize fino alla Thailandia e la Polinesia, numerose località turistiche che hanno annunciato il ritorno dei vacanzieri. In Europa la linea è quella della possibilità triplice: vaccino, tampone negativo oppure certificato di avvenuta guarigione. Oltreoceano, al contrario, prevale la linea dura con l’accesso per i soli vaccinati.
In questo articolo:
E lo stesso vale anche per Israele che riapre al turismo dal prossimo 23 maggio.

Foto da Pixabay
Israele riapre al turismo: chi potrà entrare?
Israele riapre al turismo, ma il vaccino sarà obbligatorio. È quanto annunciato dal Ministro del Turismo Orit Farkash-Hacohen e dal Ministro della Salute Yuli Edelstein. A partire dal 23 maggio, un limitato numero di turisti completamente vaccinati (e dunque con due dosi di vaccino alle spalle, oppure con una dose in caso di siero monodose) potranno entrare nel Paese.
Non basterà il vaccino, però, secondo quanto riportato dalle fonti locali, i turisti che vorranno trascorrere le loro vacanze in Israele dovranno mostrare anche un tampone negativo e un certificato che dimostri l’esistenza degli anticorpi. Il tutto, prima di volare. Al loro arrivo all’aeroporto internazionale Ben Gurion di Tel Aviv, i viaggiatori saranno sottoposti a test sierologico. Questa ulteriore precauzione in un secondo momento verrà eliminata, e basterà il solo certificato di vaccinazione.
“È ora che Israele sfrutti la sua posizione di vantaggio, quella di un Paese sicuro e a contagio (quasi) zero, per uscire dalla crisi economica. Aprire al turismo internazionale ci consentirà di dare respiro agli hotel, i ristoranti, i siti archeologici, i tour guidati, il trasporto pubblico e numerose altre attività connesse al turismo” ha affermato Farkash-Hacohen.
Attualmente, Israele ha vaccinato quasi il 60% della sua popolazione. I nuovi casi sono meno di 20 a settimana e il suo piano vaccinale è probabilmente il migliore al mondo.

Foto da Pixabay
Si può andare in Israele oggi?
Sogni un weekend a Tel Aviv, un po’ di relax sul Mar Morto o un viaggio nella storia di Gerusalemme? Attualmente e fino al 30 aprile almeno, Israele è nell’elenco C. Insieme al Regno Unito, s’è dunque aggiunto ai Paesi dell’Unione Europea e ai pochi altri verso cui i viaggi per turismo dall’Italia sono ammessi. Al ritorno nello Stivale, bisogna però osservare 5 giorni di autoisolamento e sottoporsi a tampone il sesto giorno (un tampone deve essere effettuato anche in Israele, 48 ore prima del rientro in Italia).
Tuttavia, al momento, Israele non è aperto al turismo. Almeno non lo è per gli italiani. Chi dovesse recarsi nei Paesi per i motivi consentiti (come da sito del Governo) deve effettuare un test Covid-19 72 ore prima della partenza e presentare un’autocertificazione sanitaria da compilare online entro le 24 ore precedenti la partenza. Inoltre, per tutti i cittadini stranieri è richiesta un’autorizzazione all’ingresso da parte delle Autorità israeliane, rilasciata, su domanda degli interessati, dall’Ambasciata israeliana del Paese di provenienza e dal Ministero dell’Interno israeliano per motivi di comprovata necessità ed urgenza.
Il 23 maggio, le cose cambieranno. Ma bisognerà essere completamente vaccinati per trascorrere le proprie vacanze in Israele.
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