Pessima notizia, niente più ospiti gratis nelle centurion lounge American Express
Aggiornamento #2. American Express ha confermato la variazione contrattuale, quindi adesso la notizia è ufficiale al 100% In attesa che […]
Aggiornamento #2. American Express ha confermato la variazione contrattuale, quindi adesso la notizia è ufficiale al 100%
In attesa che Londra veda l’apertura della prima Centurion Lounge in Europa, arriva una doccia fredda per tutti gli utenti American Express Platino (o Centurion). La società ha modificato le politiche di accesso alle lounge, dal 1 febbraio 2023 l’ingresso di un ospite non sarà più gratuito ma a pagamento.
In questo articolo:
Centurion Lounge, cosa cambia
- I titolari di carta platino principale e della supplementare continueranno a ricevere l’accesso alla lounge
- Verrà addebitato un costo di $50 per ogni ospite che si porta nelle Centurion Lounge
- I titolari di carta Amex Platinum che spendono almeno $ 75.000 all’anno continueranno a ricevere l’accesso gratuito alla lounge per due ospiti
- Questa modifica non tocca i titolari di carta Centurion, che quindi potranno continuare a ospitare gratuitamente compagni di viaggio
Perchè questa scelta
Questa, al momento, è una modifica che incide principalmente sul mercato americano, dove si trova la quasi totalità delle lounge dirette di Amex. Nel dettaglio sono a:
- Charlotte CLT
- Dallas DFW
- Houston IAH
- Las Vegas LAS
- Los Angeles LAX
- Miami MIA
- New York JFK
- New York LGA
- Philadelphia PHL
- Phoenix PHX
- San Francisco SFO
- Seattle SEA
- Hong Kong HKG
Probabile che a spingere questa decisione sia stata la necessità di ridurre le possibilità di accesso alle lounge. Prima della crisi, infatti, erano spesso piene e già adesso, con i primi pallidi segnali di ripresa del traffico americano, complici anche le restrizioni agli accessi, si vedono lunghe file fuori dalle reception.
Il problema principale è per chi viaggia con bambini: si troverà costretto a pagare o a non poter entrare nella lounge, e questa non è assolutamente una bella notizia.
Certo al momento per noi “europei” non ha un grosso impatto, ma in caso di vacanza negli USA era un benefit non da poco. Se non si possiede uno status élite o non si viaggia in business, queste lounge erano una spanna sopra tutte le altre sale indipendenti.