La Polinesia riapre l’1 maggio al turismo internazionale: le condizioni
Paradiso vacanziero per eccellenza, meta di lune di miele e di viaggi da sogno, la Polinesia sta per riaprire al […]
Paradiso vacanziero per eccellenza, meta di lune di miele e di viaggi da sogno, la Polinesia sta per riaprire al turismo. Lo ha annunciato lo scorso 7 aprile il presidente Edouard Fritch che, al termine di un incontro col presidente francese Emmanuel Macron, ha descritto le novità.
In questo articolo:
Così, dopo le vicine Croazia e Grecia, e le più esotiche Thailandia e Belize, anche la Polinesia ha una data per la riapertura (salvo cambiamenti dell’ultimo momento).

Foto da Pixabay
Come riaprirà la Polinesia
Attualmente, in Polinesia, la media è di 20 nuovi casi di Coronavirus a settimana. E la campagna vaccinale è aperta a tutti gli adulti. Una situazione che il Governo intende tutelare. “Stiamo mettendo a punto un protocollo che consentirà ai turisti di entrare nel Paese con tampone negativo, test sierologico che attesti la presenza di anticorpi o con vaccino“, ha detto Fricht.
Al turismo, la Polinesia ha chiuso (di nuovo) il 3 febbraio 2021. Una restrizione in vigore per viaggiatori provenienti da ogni Paese, che si concluderà il 30 aprile. O meglio: i turisti, a partire dall’1 maggio, potranno tornare sull’isola di Thaiti (la maggiore dell’arcipelago, ma solo una delle 118 che compongono il Paese). Fino a quel momento, i viaggi sono consentiti solo per motivi di lavoro, salute o familiari, oltre che per il ritorno a casa. Il protocollo sarà perfezionato a giorni ma, presumibilmente, le regole saranno quelle attualmente in vigore per i viaggiatori ammessi:
- tampone negativo effettuato non più di 3 giorni prima della partenza oppure certificato di avvenuta guarigione
- registrazione sulla piattaforma Etis.pf
Con ogni probabilità, in alternativa al tampone si potrà presentare il certificato di vaccinazione. E verrà abolita la quarantena obbligatoria, che attualmente è di 10 giorni e che costa ad ogni viaggiatore superiore agli 11 anni 50 € al giorno (compresivi di alloggio, tre pasti al giorno, assicurazione sanitaria, trasporto dall’aeroporto alla struttura).

Foto da Pixabay
L’alternativa Maldive
Attualmente, la Polinesia è compresa tra i Paesi dell’elenco E. Non è dunque possibile andarci per turismo. Probabilmente nei prossimi mesi l’elenco dei nazioni sicure verrà ampliato e, dunque, si potranno organizzare anche in questa regione dell’Oceania le proprie vacanze (budget permettendo). Se così non fosse oppure se fosse permesso ma le proprie finanze non lo consentissero (il volo per Thaiti è molto caro, a meno che non si abbiano molte miglia), si può sempre optare per un paradiso terrestre più raggiungibile.
Stiamo parlando delle Maldive che, al fianco di costosissime strutture luxury, offrono guesthouse decisamente più abbordabili. E che dall’Italia possono essere raggiunte con voli a prezzi ragionevoli (si può persino soggiornare in una villa per 1000 € al mese!).
Le Maldive, ormai da mesi, hanno riaperto al turismo. L’Italia consente di andarci attualmente solo per motivi di lavoro, ma con ogni probabilità le cose presto cambieranno. E si potrà tornare a sognare. In Polinesia, alle Maldive o dovunque si voglia.
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