Viaggi in Sicilia e Sardegna: le restrizioni attive
Tra i vari argomenti al centro del dibattito pubblico, in Italia anche il progetto isole Covid-free, che ha lo scopo […]
Tra i vari argomenti al centro del dibattito pubblico, in Italia anche il progetto isole Covid-free, che ha lo scopo di incrementare il traffico turistico in vista dell’estate 2021, attesa dall’intero settore. Tante sono le domande: sarà possibile raggiungere Sicilia e Sardegna? Se sì, con quali requisiti? Quali sono le restrizioni e quali le nuove normative in relazione al raggiungimento delle seconde case?
In questo articolo:
Il piano Covid-free riguarda le isole minori, il che ha generato la pronta reazione di Sicilia e Sardegna. I governatori chiedono al governo di procedere con un’immunizzazione di massa nei loro territori, al fine di garantire un ritorno economico turistico, decisivo per il benessere delle maggiori isole italiane: “Procedere rapidamente alla vaccinazione dell’intera popolazione di Sardegna e Sicilia, cioè le due più grandi Isole del Mediterraneo a spiccata vocazione turistica, che possono garantire numeri importanti per la ripresa dell’economia nazionale”.
Viaggiare in Sicilia
Il 7 aprile è stata emessa un’ordinanza dal presidente della Regione Sicilia. che ha prorogato le normative e gli obblighi relativi al contenimento del contagio fino al 31 maggio (compreso). Lo sguardo sarà rivolto in particolar modo su chi intenda accedere alla regione, piuttosto che lasciarla.
Il primo passo da compiere è quello della registrazione, obbligatoria, sul portale apposito. Prima di poter mettere piede in Sicilia, però, occorre effettuare un tampone rinofaringeo, che deve avere esito negativo e riportare una data non precedente alle 48 ore prima dell’ingresso in regione.
Nel caso in cui non sia stato possibile effettuare un tampone in maniera preventiva, ci si potrà recare presso uno dei drive-in appositamente dedicati, sottoponendosi a un test rapido antigenico.
Questo procedimento è totalmente gratuito. Occorrerà pagare, invece, nel caso in cui si dovesse preferire un tampone molecolare presso un laboratorio autorizzato, in forma privata. Chi non segue tali procedure, nell’incertezza d’essere positivo o negativo, dovrà sottoporsi a isolamento fiduciario per 10 giorni.
Per quanto non sia vietato lasciare i confini italiani per scopi di lavoro, salute e turismo, è vietato lo spostamento tra regioni, se non per ragioni di grande necessità, dimostrabili. Norme che non si applicano ai turisti stranieri, che possono accedere al territorio nostrano, rispettando le relative norme di sicurezza anti-Covid.
Il regolamento descritto fa dunque principalmente riferimento a chi intenda far ritorno al proprio domicilio o accedere a una seconda casa. Considerando come sia ormai da tempo concluso il periodo pasquale, le regioni hanno ridato la possibilità di accedere alle seconde abitazioni, in affitto o di proprietà.
Al fine di facilitare gli spostamenti lavorativi, da e per la Sicilia, sono esclusi dalle restrizioni indicate tutti i pendolari e coloro i quali si siano allontanati per un periodo inferiore ai quattro giorni a scopo lavorativo.
Viaggiare in Sardegna
La Sardegna si ritrova a dover fronteggiare settimane di zona rossa, dopo essere stata la prima regione italiana a sperimentare la zona bianca, che ha portato alla temporanea riapertura di tutte le attività commerciali.
Fino al 30 aprile sono consentiti unicamente spostamenti per motivi di lavoro, salute o necessità. A tutti viene però consentito, sempre, il ritorno alla propria residenza, domicilio o abitazione. Stesso discorso vale per il raggiungimento delle seconde case. Superato il periodo di Pasqua, che ha imposto restrizioni più ferree, è liberamente consentito recarsi in Sardegna nella propria seconda abitazione. Si dovrà però sottostare alle regole valide in zona rossa. Ciò vale sia per le strutture in regione che per quelle al di fuori. Chiunque potrà lasciare la Sardegna per recarsi in una seconda casa altrove, senza limitazioni.
Seconda casa
Superato il periodo pasquale, è entrato in vigore il decreto 44/2021, che ha portato alla riapertura delle scuole, fino alla prima media, anche nelle regioni rosse. A ciò si aggiunge la libertà di raggiungere le seconde case, siano esse in affitto o di proprietà.
Da subito Campania, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia e Sardegna hanno riaperto le porte. La Toscana lo ha fatto l’11 aprile, mentre la Val d’Aosta dal 12 aprile. Differente il discorso per l’Alto Adige, che manterrà la limitazione precedentemente in vigore fino al 30 aprile. Lentamente, però, tutte le regioni provvederanno a ridare la possibilità di far ritorno alle seconde abitazioni.