Non sapeva di essere incinta: passeggera partorisce su un volo Delta
Non sapeva di essere incinta: passeggera partorisce su un volo Delta. Sembra una leggenda metropolitana, eppure è successo per davvero. […]

Non sapeva di essere incinta: passeggera partorisce su un volo Delta. Sembra una leggenda metropolitana, eppure è successo per davvero.
In questo articolo:
La donna, Lavinia “Lavi” Mounga, si trovava a bordo di un aereo decollato da Salt Lake City e diretto ad Honolulu. Era felicissima per le sue vacanze e non aveva idea di essere in dolce attesa. Poi, improvvisamente, la rottura delle acque e le contrazioni. Un evento che ha lasciato attoniti gli altri passeggeri, ma che ha avuto un lieto fine: la nascita del piccolo Raymond.

Fonte: Facebook
Passeggera partorisce su un volo Delta – La vicenda
Raymond è nato di 29 settimane, in un punto imprecisato sopra l’oceano. A farlo venire al mondo, un dottore che – fortunatamente e casualmente – si trovava sullo stesso aereo della sua mamma. A catturare il momento, e a condividerlo su TikTok, è stata invece un’altra viaggiatrice: Julia Hansen. Perché, quella nascita sopra il Pacifico, ha coinvolto l’intero aereo. Non solo il medico, il dott. Dale Glenn del GlennStraub Medical Center e del North Kansas City Hospital, ma l’intero (e incredulo) equipaggio.
“Più o meno a metà del volo c’è stata una chiamata di emergenza, una situazione che ho già sperimentato diverse volte: capita spesso che qualcuno chieda un dottore” ha raccontato il dottor Glenn. “Questa volta, però, ho subito capito che si trattava di un’urgenza. Ho detto alla hostess che ero un medico e lei mi ha comunicato di avere a bordo una donna che stava partorendo”. Come nella migliore delle favole, sull’aereo c’erano anche tre infermiere di terapia intensiva neonatale. Una specie di sala parto mobile, come per un gioco del destino. Insieme, l’improvvisata equipe ha fatto nascere il bambino e l’ha vegliato per tre ore, fino all’atterraggio alle Hawaii. Una volta giunti a terra, il neonato e la mamma sono stati portati per accertamenti al Kapiolani Medical Center for Women & Children in Honolulu. Anche perché il piccolo era prematuro ed è nato con una strumentazione decisamente improvvisata (il cuoricino è stato monitorato con un Apple Watch, il cordone ombelicale è stato stretto e tagliato con dei lacci per le scarpe).
“Non ho idea di come sia potuto succedere: non sapevo di essere incinta” ha detto la madre, quando è stata raggiunta dai giornalisti fuori dalla terapia intensiva neonatale, dove Raymond è stata ricoverato per adattarsi alla sua nuova vita.
Woman gives birth on Delta flight to Honolulu https://t.co/Df9CkYNMaY
— WJHL (@WJHL11) May 3, 2021
Cosa succede quando una donna partorisce a bordo?
In realtà, assistere ad un parto in volo non è un’eventualità rarissima. Può succedere che una donna non sappia di essere incinta, o che partorisca prima (molto prima) del termine. Questo, sebbene le compagnie prevedano in genere delle restrizioni: American Airlines chiede che vi sia un medico a bordo se il parto è previsto nei 30 giorni successivi, United Airlines chiede di mostrare un certificato medico se si intende volare al nono mese. Delta, invece, non prevede limitazioni. Ma la passeggera del volo verso Honolulu nemmeno lo sapeva d’essere in dolce attesa.
Nell’eventualità che una donna entri in travaglio durante il volo, non c’è molto da fare. L’equipaggio non è certo attrezzato per far nascere un bambino: chiederà dunque se c’è un medico a bordo e valuterà l’opportunità di un atterraggio d’emergenza.
Qual è la cittadinanza di un bimbo nato in volo? La questione è complessa. Se nasce mentre l’aereo sorvola l’oceano, può prendere la cittadinanza della madre oppure della compagnia aerea. Se nasce mentre sorvola la terraferma, dipende dalle regole del singolo Stato: c’è chi concede la cittadinanza ai piccoli nati nel suo spazio aereo e chi no. Ad esempio, gli Stati Uniti concedono la cittadinanza americana ai bebè nati in volo da genitori stranieri.
Il fatto che nascere su un aereo garantisca voli gratis a vita con quella compagnia, invece, è una leggenda metropolitana. Le uniche compagnie ad offrire tale privilegio sono Thai Airways, AirAsia e Virgin Atlantic.