Tutta l’Italia è in giallo: come spostarsi nelle isole e nelle località turistiche
Lunedì 17 maggio, l’Italia s’è tinta di giallo. In tutte le regioni, ad eccezione della Valle d’Aosta, si sono allentate […]
Lunedì 17 maggio, l’Italia s’è tinta di giallo. In tutte le regioni, ad eccezione della Valle d’Aosta, si sono allentate le restrizioni. E, con l’apertura delle prenotazioni per le vaccinazioni dei 40enni e i sempre più diffusi open day per gli over 18, si comincia a pensare alle vacanze.
In questo articolo:
Ma come sarà l’estate che verrà? La prima bella notizia è che tornano le regioni bianche: dall’1 giugno lo saranno Friuli Venezia-Giulia, Molise e Sardegna. Dal 7 si aggiungeranno anche Abruzzo, Liguria e Veneto.
Gli spostamenti tra regioni
Con l’Italia tutta (o quasi) in zona gialla, anche raggiungere le località turistiche diventa più semplice. Gli spostamenti per chi vive sul territorio italiano sono infatti liberi, se tale situazione resta confermata.
Tuttavia, ci sono delle eccezioni: la Sardegna e la Sicilia, salvo proroghe, chiedono ai viaggiatori un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti (rispettivamente fino al 28 e fino al 31 maggio). In Sardegna, chi non è stato vaccinato ha due opzioni: effettuare un test rapido antigenico all’arrivo al porto o all’aeroporto e ripeterlo dopo 5 giorni oppure sottoporsi ad un tampone molecolare, entro 48 ore, presso una struttura autorizzata. In Sicilia, il procedimento è uguale salvo l’ulteriore tampone dopo cinque giorni. Tutte le altre regioni (e presumibilmente anche la Sardegna e la Sicilia dalla fine di maggio) consentono l’ingresso libero a chi proviene da una regione gialla oppure bianca.
Ma cosa succede se, invece, si vive in una regione arancione oppure rossa e si intende andare in vacanza sul territorio italiano? In questo caso, servirà il “pass verde nazionale“. Una sorta di certificato, attualmente ancora in stand-by, che certificherà l’avvenuta vaccinazione, la guarigione dal Coronavirus oppure la negatività al tampone Covid-19 (test, questo, che dovrà essere stato effettuato nelle 48 ore precedenti).
Le regole in spiaggia
In spiaggia, si seguiranno regole pressoché identiche a quello dell’estate 2020.
Queste le aperture, tra regioni che già hanno inaugurato la stagione balneare e altre che lo faranno presto:
- Abruzzo: 1 giugno
- Basilicata: 10 maggio
- Calabria: 10 maggio
- Emilia-Romagna: 15 maggio
- Friuli Venezia-Giulia: 15 maggio
- Lazio: 1 maggio
- Liguria: 1 maggio
- Marche: 5 giugno
- Molise: 15 maggio
- Puglia: 15 maggio
- Sardegna: 17 maggio
- Sicilia: 16 maggio
- Toscana: 15 maggio
- Veneto: 22 maggio
Le regole di distanziamento prevedono 10 mq ad ombrellone e una distanza di almeno un metro tra lettini e sdraio se posti al di fuori della zona d’ombra. Gli sport di gruppo sono vietati, ma restano consentiti quelli individuali. Inoltre, saranno attivate diverse “Safety Beach” in tutta Italia, spiagge che applicheranno rigidi protocolli anti contagio.
Dalla discoteca al coprifuoco, che estate sarà
A partire da martedì 18 maggio, il coprifuoco slitta alle 23.00. Il 7 giugno sarà spostato di un’ulteriore ora (24.00), mentre dal 21 giugno verrà abolito. Questo, a patto che i dati sul contagio proseguano con l’attuale trend positivo. Il coprifuoco, nelle zone bianche, non sarà in vigore.
Si potrà pranzare e cenare nei ristoranti al chiuso? Sì, a partire dall’1 giugno. Dieci giorni prima, il 22 maggio, riapriranno invece gli impianti di risalita in montagna per agevolare il turismo estivo. Infine, il 15 giugno, si potrà tornare nei parchi a tema. Brutte notizie, o meglio nessuna notizia, dal fronte discoteche: per il momento la loro riapertura è in stand-by, nonostante stiano per essere avviati esperimenti per riportare i giovani a ballare (col pass).
Che estate sarà, dunque? Un po’ meno libera di quella del 2020, quando i colori non erano in vigore e gli spostamenti in Italia erano liberi. I vaccinati potranno muoversi più agevolmente, mentre chi non avrà completato il ciclo vaccinale sarà sempre a rischio tampone (se i numeri della sua regione andranno male). Tuttavia, il Governo e le Regioni si stanno muovendo. Ci sono già isole 100% Covid-free, per un turismo più sicuro. E ci sono Regioni che si stanno organizzando per somministrare ai vacanzieri la seconda dosa qualora la data cadesse proprio nel periodo delle loro vacanze.