Recensione DoubleTree Torino, probabilmente il più bel biz hotel Hilton in Italia
Premessa che renderà felici tutti i frequentatori abituali degli hotel DoubleTree, il biscottino è tornato ed è sempre caldo e […]
Premessa che renderà felici tutti i frequentatori abituali degli hotel DoubleTree, il biscottino è tornato ed è sempre caldo e delizioso.
In questo articolo:
In tutti i miei ultimi soggiorni mi era stato detto che il biscottino, simbolo di questa catena, era stato “messo in pausa” a causa del Covid, adesso invece è stato ripristinato.
Ma veniamo alla recensione vera e propria. Ero già stato in questo hotel e avevo un ottimo ricordo per una lunga serie di motivi. Il primo è sicuramente la posizione, di fatto è stato ricavato da un pezzo della vecchia fabbrica della FIAT del Lingotto.
Nella riqualificazione della zona che ha visto il recupero di parte degli ex impianti produttivi, protagonisti della storia industriale italiana, questo hotel ha preso, probabilmente, la posizione migliore.
Prenotazione
Non ci stancheremo mai di ripetere che se si vuole ottenere il massimo dal programma fedeltà Hilton Honors bisogna prenotare sempre attraverso i canali ufficiali: app o sito. Sempre stando attenti ad aver attivato la promozione in corso per non perdere per strada punti preziosi.
Nello specifico io sono diventato anche un fan della tariffa X2 che permette, a prescindere da eventuali altre promozioni, di guadagnare comunque il doppio dei punti durante il soggiorno. Le prenotazioni sono generalmente flessibili, specie in questo periodo, ma la tariffa X2 permette di cancellare senza penale sino alla mezzanotte del giorno precedente al check-in.
Ovviamente grazie al mio status Gold ho potuto ottenere un upgrade ad una stanza più carina e anche usufruire della colazione gratuita, un bel risparmio. Un modo per avere lo status gratis, indifferentemente da quanti soggiorni si fanno negli hotel Hilton, è quello di essere titolari di American Express Platino.
La Location
Come detto è posizionato nella zona del centro congressi del Lingotto ed è facilissimo da raggiungere per chi arriva dal sud di Torino e dalle autostrade A6 e A21. E’ quasi impossibile non vedere l’insegna gigante proprio davanti alla zona commerciale che ospita tra l’altro Eataly e altre catene commerciali.
L’hotel dispone anche di una serie di posti auto ed è facilmente accessibile con i mezzi di trasporto pubblici.
Il check-in e la camera
La confusione non fa più parte di questo mondo e così anche la reception dell’hotel era deserta e presidiata da un unico addetto. La hall ricorda molto alcune strutture di New York dato che al piano terra di fatto c’è solo la reception e gli ascensori per accedere ai piani superiori.
Dall’ascensore panoramico si ha una vista aperta sulla zona del ristorante che occupa il secondo piano e divide le due ali dell’hotel che ospitano le camere.
La mia stanza era al 4° piano, lo stesso che ospita la piccola area fitness dell’hotel.
Anche in questo caso divisa in due e affacciata sulle enormi vetrate. Ma non è la classica sala fitness essendo aperta sul corridoio.
Diciamo che è forse la soluzione che meno mi convince tra tutte quelle adottate in questo hotel. Però per gli amanti del calcio ci si può allenare guardando gli spalti dello storico stadio Filadelfia.
Corridoio luminoso e con alle pareti dei quadri che raccontano la storia industriale del luogo dove ci troviamo.
La stanza, sigillata come da protocollo Hilton Clean Stay, si affaccia verso le montagne, peccato che la giornata uggiosa impedisca di ammirare le Alpi.
Al contrario, però, si ha una incredibile vista sul luogo simbolo della rivoluzione industriale italiana: il lingotto.
Dalla mia finestra si ha una vista incredibile sull’ovale all’ultimo piano dell’ex stabilimento FIAT, quello dove venivano provate le vetture prima di essere consegnate ai clienti.
Bellissima la vista anche sulle strutture della Pinacoteca Giovanni Agnelli disegnate da Renzo Piano.
Le enormi vetrate, dal pavimento fino al soffitto altissimo, lasciano entrare moltissima luce. Nel caso si preferisse un’atmosfera più soft, le tende possono essere controllate con dei comodi pulsanti.
In stanza è presente un enorme televisore di oltre 60″ e tutto il classico servizio che si trova negli hotel di questo gruppo.
Piccolo angolo bar con bollitore per il the, frigobar con le due classiche bottigliette d’acqua gratuite per gli iscritti al programma Hilton Honors. In stanza anche un accappatoio e le ciabattine di ordinanza. Nell’armadio asse e ferro da stiro, oltre che cassaforte e ampio spazio per riporre i propri indumenti.
Un bagno enorme e con una bellissima doccia walk-in. E la classica dotazione di prodotti per la cura della persona.
Protocollo clean stay anche in stanza con sigilli sul telecomando, statisticamente l’oggetto con più batteri in una stanza d’hotel prima del telefono della camera.
Da segnalare come in stanza e in altri ambienti comuni siano installati dei sistemi che monitorano la qualità dell’aria.
Il ristorante
In questo periodo di pandemia i ristoranti degli hotel non solo sono rimasti aperti, ma – in questa fase di ristorazione consentita solo all’esterno – hanno potuto continuare a servire gli ospiti anche al coperto.
Il menù è vario ed è presente anche una selezione di piatti legati alla tradizione del territorio. Servizio e cucina però non mi hanno convinto. Il mio ordine è stato “dimenticato” e per servirmi un piatto di ravioli ci sono voluti quasi 40 minuti. La carne era stata ordinata al sangue e come si vede nella foto era invece media cottura.
Colazione modificata a causa Covid, quindi niente buffet.
Si ordina e si viene serviti dal personale, scelta nella media ma sicuramente non paragonabile alla classica offerta degli hotel Hilton pre pandemia.
In conclusione
L’hardware credo sia tra i migliori hotel della famiglia Hilton in Italia, l’attenzione per il cliente in questo momento di pandemia è totale e non scontata dato che molti hotel del gruppo sono in franchising, quindi non di proprietà diretta, e non rispettano al 100% il protocollo disegnato dalla casa madre.
Forse la mattina presto avrebbe senso avere due addetti per velocizzare le operazioni di check-out ed evitare assembramenti davanti agli ascensori dove si forma la coda di clienti intenti a richiedere fattura e sbrigare le pratiche burocratiche di fine soggiorno.