Recensione Lufthansa Lounge Newark: la tristezza più assoluta
È vero siamo sempre nel cuore di una pandemia, il Covid-19 ha colpito pesantemente le compagnie aeree e tutto il […]
È vero siamo sempre nel cuore di una pandemia, il Covid-19 ha colpito pesantemente le compagnie aeree e tutto il mondo dei viaggi però questa esperienza nella lounge Lufthansa presso lo scalo di Newark, ovvero il secondo aeroporto intercontinentale per l’area di New York dopo il JFK, è stata veramente triste.
La lounge
In questo articolo:
La sala si trova nel terminal B dello scalo del New Jersey, tra i gate 60/68, è usato da tutte le compagnie del gruppo tedesco che volano su questo aeroporto. Abbiamo parlato recentemente di questa lounge perché Lufthansa ha deciso di aprire l’accesso anche ai titolari di carta Priority Pass, oltre che ai già previsti passeggeri premium, agli élite del programma Miles and More e a tutti i possessori di uno status elite Star Alliance.
Ho visitato questa lounge di ritorno da un viaggio di lavoro negli Stati Uniti prima di imbarcarmi su un volo Austrian diretto a Vienna. La sala era completamente vuota, come il mio volo.
Oltre alla tristezza di vedere un aeroporto così deserto, si è aggiunto lo sconforto per una lounge, immacolata e profumata, ma deserta. La cosa che mi ha stupito, in peggio, però è stato il fatto che non offriva niente se non delle sedute e delle bottiglie d’acqua.
Il bancone del buffet era inesorabilmente vuoto, in caso di attacco di fame improvvisa giusto dei salatini e delle patatine e nulla più. Nessun QR code con cui ordinare dal menu, come avviene in altre lounge ad esempio lo Sky Club di Delta di Miami o Atlanta. Certo, non mi aspettavo una esperienza simile a quella che si può avere a Francoforte, ma perfino a Belgrado si ha un servizio migliore di questa lounge.
La sala è spaziosa ed adeguata al traffico che Lufthansa e le sue controllate hanno su questo scalo. Purtroppo United (che è partner di LH in Star Alliance) vola dal terminal A, altrimenti sono sicuro che la situazione sarebbe stata decisamente diversa.
Tutto era sigillato, anche lo spillatore per la birra e le bibite. In sala nessun addetto, solo uno all’ingresso per controllare gli accessi e nulla più.
In conclusione
Capisco la scelta di aprire ai titolari di Priority Pass, ma questa lounge non offre proprio nulla, tanto vale chiudere e consegnare ai passeggeri élite un voucher per mangiare/bere qualcosa in uno dei punti di ristoro presenti in aeroporto così come fa Emirates.