Aer Lingus, adesso paghi anche il bagaglio a mano
Quando le compagnie tradizionali copiano le low-cost difficilmente nasce qualcosa di positivo per il passeggero. Abbiamo già visto come British […]
Quando le compagnie tradizionali copiano le low-cost difficilmente nasce qualcosa di positivo per il passeggero. Abbiamo già visto come British Airways e Lufthansa hanno lanciato il loro menu a pagamento per i clienti di economy o come Finnair abbia introdotto una tariffa light che di fatto, escludendo la poltrona, non include nulla nel biglietto.
In questo articolo:
Quanto annunciato oggi dalla compagnia irlandese recentemente approdata nell’alleanza OneWorld va in questa direzione.
Aer Lingus ha deciso di copiare quanto già messo in atto da Ryanair, EasyJet e le altre low-cost, costringendo i passeggeri che vogliono portare a bordo il bagaglio a mano a comprare l’imbarco prioritario.
In particolare, per i voli all’interno dell’Europa, i clienti dovranno pagare 5,99 € o 5,99 £ per “imbarco prioritario”, in caso contrario il bagaglio dovrà essere imbarcato, passando dal check-in, gratuitamente. Quando diciamo che si vuole copiare il peggio dei vettori a basso costo, è proprio questo il caso perché se il passeggero si presenterà al gate, senza priority ma con il bagaglio a mano, sarà costretto a pagare 35€ di penale.
L’unica differenza con i vettori no frill è che i passeggeri élite del programma fedeltà AerClub potranno essere esentati da questo ridicolo balzello. Ecco nel dettaglio per chi bagaglio a mano e imbarco prioritario è incluso automaticamente:
- Soci Silver, Platinum e Concierge AerClub (non si applica agli accompagnatori)
- Prenotazioni effettuate con le tipologie di tariffa Plus, Advantage e Aer Space
- Adulti che viaggiano con un neonato
- Clienti in coincidenza da e verso un volo transatlantico Aer Lingus o un volo in coincidenza con un partner interlinea
In conclusione
Mi sembra un goffo tentativo di raccogliere qualche spicciolo, dato che questa modifica si applica solamente ai passeggeri senza status che viaggiano con tariffe Saver ed esclusivamente in Europa, in un periodo dove il passeggero andrebbe coccolato e non rapinato.
Tra confini che si aprono e si chiudono nel giro di giorni, con passeggeri che devono fare i conti con tamponi, autocertificazioni, app e ogni altra diavoleria, ecco che una compagnia che dovrebbe essere premium si mette allo stesso livello di Ryanair e alla fine, come giusto che sia, ne uscirà con le ossa rotte.