Emirates torna a Venezia, ma taglia la partnership con Alaska
Arriva un’altra bella notizia per chi sta pensando finalmente di tornare all’estero, ma anche per l’economia turistica del Veneto. Emirates […]
Arriva un’altra bella notizia per chi sta pensando finalmente di tornare all’estero, ma anche per l’economia turistica del Veneto.
In questo articolo:
Emirates ha annunciato che riprenderà i voli tra Dubai e Venezia: dal 1° luglio saranno tre a settimana. Sempre nello stesso mese aumenteranno anche i servizi per Milano con 10 voli settimanali, due in più rispetto alla programmazione prevista. Nello specifico ci sarà un servizio giornaliero sulla rotta Dubai-Milano-New York JFK e voli trisettimanali tra Dubai e Milano. Se si considerano i cinque voli a settimana di Emirates per Roma e i tre per Bologna, la compagnia ha aumentato a 21 i voli settimanali. Sono quattro le città interessate: Venezia, Milano, Roma e Bologna.
Voli Covid-tested e niente quarantena
L’espansione dei servizi di volo di Emirates in Italia arriva grazie all’introduzione di voli Covid-tested che consentono ai passeggeri di viaggiare nel nostro paese senza dover sottoporsi a quarantena. Lo sceicco Ahmed bin Saeed Al Maktoum, presidente e amministratore delegato di Emirates, ha dichiarato: “Accogliamo con favore le disposizioni di volo Covid-tested e vorremmo ringraziare le autorità italiane e degli Emirati Arabi Uniti per i loro continui sforzi per facilitare i viaggi internazionali. Gli Emirati Arabi Uniti hanno una relazione forte e di lunga data con l’Italia e il ritorno sicuro della connettività aerea contribuirà a rafforzare il commercio e il turismo reciproci”.
Le regole per i clienti Emirates che viaggiano in Italia
A partire dal 2 giugno, i clienti Emirates che viaggiano in Italia di età pari o superiore a due anni devono essere in possesso di un risultato negativo del test Covid-19 PCR-RT o test rapido valido per 48 ore prima della partenza. I viaggiatori devono inoltre sottoporsi a proprie spese a un test con tampone rapido all’arrivo in Italia. Sul sito ufficiale della compagnia aerea si specifica che a partire dal 2 giugno 2021, tutti i passeggeri che viaggiano da Dubai (UAE) a Roma, Milano e Venezia dovranno soddisfare determinati requisiti prima della partenza:
- sono tenuti a presentare alla compagnia aerea un test Covid eseguito al massimo 48 ore prima della partenza;
- coloro che si imbarcano su voli Covid-tested devono compilare, prima dell’imbarco, un modulo di localizzazione in formato digitale, noto come Digital Passenger Locator Form (dPLF). Una volta compilato e inviato il modulo, i passeggeri riceveranno al proprio indirizzo di posta elettronica il dPLF in formato pdf e il QR code, che dovranno esibire alla compagnia aerea prima dell’emissione delle carte d’imbarco al punto di imbarco originario;
- tutti i passeggeri in arrivo sono tenuti a prenotare il tampone online.
La prenotazione online per il tampone
Per accelerare il processo, i passeggeri possono prenotarsi online. Il tampone è obbligatorio al momento dello sbarco dall’aeromobile. I passeggeri che arrivano con un membro extra Schengen in partenza/in uscita e l’equipaggio operativo sono esenti dal test rapido dopo lo sbarco. Il costo del servizio sarà a carico del cliente. Il pagamento dei test può essere effettuato in aeroporto con carta di credito, bancomat o direttamente tramite smartphone, utilizzando app di pagamento contactless. Se un viaggiatore non ha prenotato il tampone online, sarà soggetto a ulteriori ritardi all’arrivo. Il costo del tampone a Roma è di 20 euro, a Milano di 36 euro.
Sui voli Covid-tested i passeggeri possono entrare in Italia per scopi turistici da qualsiasi punto di origine. Le uniche eccezioni sono Sri Lanka, Bangladesh e India. I passeggeri in arrivo a Roma, Milano e Venezia saranno sottoposti al test rapido Covid-19 e saranno esentati dall’obbligo di quarantena.
Addio partnership con Alaska Airlines
Dal lontano 2012 Emirates e Alaska Airlines avevano attivato una partnership che permetteva vantaggi ai passeggeri e agli iscritti ai rispettivi programmi fedeltà. Per i passeggeri Emirates significava poter proseguire il volo per raggiungere una destinazione non servita dalla compagnia emiratina negli USA, ad esempio Seattle dove Alaska ha il proprio hub principale. A livello di programma fedeltà, come avviene per Tap Portugal, gli iscritti al programma del vettore americano potevano prenotare biglietti premio anche in prima classe con Emirates.
Il divorzio era prevedibile, recentemente Alaska ha sposato l’alleanza OneWorld e stretto legami con l’arci nemica di Emirates, ovvero Qatar Airways. Dal 1° luglio, dunque, la collaborazione cesserà di esistere. Per i passeggeri italiani cambia poco e in meglio, dato che Emirates ha una partnership con JetBlue quindi in caso di connessione si potrà proseguire il viaggio con una delle compagnie più interessanti e originali presenti sul mercato americano.
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