La variante Delta spaventa, l’Inghilterra rimanda la riapertura
L’Inghilterra fa marcia indietro e manterrà per altre quattro settimane le restrizioni stabilite. Salta così la riapertura del 21 giugno […]

L’Inghilterra fa marcia indietro e manterrà per altre quattro settimane le restrizioni stabilite. Salta così la riapertura del 21 giugno che avrebbero tolto le limitazioni per gli eventi sportivi, cinema e pub. Niente da fare anche per le discoteche che continueranno a restare chiuse.
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L’Inghilterra rimanda la riapertura, aumento di casi della variante Delta
Fonti governative hanno confermato che i ministri hanno deciso di prolungare le restrizioni. Il premier Boris Johnson dovrebbe confermare la scelta in una conferenza stampa nelle prossime ore. L’estensione sarà messa al voto e potrebbe innescare una considerevole reazione negativa da parte dei conservatori. Rallenta così la tabella di marcia stabilita dal governo. Dal 21 giugno era stata fissata la data in Inghilterra per operare senza limiti di capacità anche per quanto riguarda gli invitati ai matrimoni. Gli esperti hanno chiesto di ritardare la riapertura per consentire a più persone di essere vaccinate e ricevere seconde dosi. La preoccupazione nasce per i casi in aumento della variante Delta.
Un ritardo consentirebbe anche di analizzare se la campagna vaccinale in Inghilterra stia riuscendo nell’intento di ridurre i casi positivi e i ricoveri. Il ministro della Sanità Edward Argar ha dichiarato a BBC Breakfast che non può confermare il ritardo prima dell’annuncio del primo ministro. Ha sottolineato però che c’è stato un “aumento preoccupante” nei casi della variante Delta e che i numeri in ospedale stanno “iniziando ad alzarsi”. Agli attuali tassi di vaccinazione, in quattro settimane il governo inglese prevede di essere in grado di somministrare quasi 10 milioni di seconde dosi per aumentare così la protezione totale dell’intera popolazione. Per queste altre quattro settimane si provvederà anche ad attivare ulteriori sostegni economici per le categorie più colpite.
La situazione in Scozia, Galles e Irlanda del Nord
L’aumento dei casi positivi nel Regno Unito è guidato dalla variante Delta, identificata per la prima volta in India. In questo momento rappresenta il 90% dei casi nel territorio. Si ritiene che sia circa il 60% più infettiva rispetto alla variante Alpha – che è stata identificata per la prima volta nel Kent e in precedenza era dominante nel Regno Unito – e con il doppio delle probabilità di provocare il ricovero in ospedale. Il professore Andrew Hayward dell’University College di Londra, membro del gruppo Sage che consiglia il governo, ha affermato che un allentamento di ulteriori restrizioni “alimenterebbe le fiamme” dell’aumento delle infezioni.
Tutte le aree della Scozia dovrebbero passare invece alle restrizioni di Livello Zero Covid dal 28 giugno. Sarà quindi possibile riunirsi in bar, pub e ristoranti con più persone anche se si dovranno comunque osservare tutte le disposizioni riguardanti il distanziamento sociale. I limiti alle riunioni indoor in Irlanda del Nord dovrebbero essere allentati invece il 21 giugno e le attuali regole in Galles saranno riviste il 25 giugno. Se le restrizioni verranno prolungate, la UK Weddings Taskforce ha stimato che 50.000 matrimoni pianificati nelle quattro settimane dal 21 giugno potrebbero essere cancellati, con il settore che potrebbe perdere 325 milioni di sterline per ogni settimana di ritardo. Attualmente il numero di invitati ammessi ai matrimoni è limitato a 30.
La Night Time Industries Association ha affermato che pub, ristoranti e locali notturni hanno già speso milioni di sterline per prepararsi alla riapertura e che agirà legalmente se ci saranno dei ritardi. UKHospitality, che rappresenta pub, bar e ristoranti, ha affermato invece che le aziende rischiano di perdere 3 miliardi di sterline se l’allentamento delle restrizioni verrà ritardato di un mese.