Recensione Moxy Linate Milano, hotel non solo per viaggiatori di passaggio
Moxy è il brand giovane del gruppo Marriott, le sue strutture sono pensate per la generazione Z, i viaggiatori del […]
Moxy è il brand giovane del gruppo Marriott, le sue strutture sono pensate per la generazione Z, i viaggiatori del nuovo millennio.
In questo articolo:
Singolare il fatto che questi hotel a Milano siano tutti posizionati nelle vicinanze degli aeroporti: questo di Linate e un altro davanti al T2 di Malpensa.
La prenotazione
Come sempre, se si vuole ottenere i vantaggi e guadagnare punti da trasformare in pernottamenti gratuiti, bisogna usare i canali ufficiali: sito e app. Personalmente preferisco fare tutto tramite la app ufficiale Marriott: è semplice ed intuitiva e soprattutto memorizza dati e preferenze. Prenotare una camera è una questione di 4 o 5 click al massimo.
Questo soggiorno mi è costato 82€, la colazione ha inciso per 5 euro sul prezzo della camera base. Grazie alla mia American Express Platino, posso sfruttare i benefit del livello Gold del programma Bonvoy e questo vuol dire un trattamento di riguardo: più punti, ma purtroppo non la colazione gratuita che invece scatta da un livello superiore. In ogni caso 5 euro è praticamente il costo di una colazione in Autogrill.
Il check-in
Pensato per i giovani, quindi informale e veloce. Prima del mio arrivo, avevo già sfruttato la possibilità di fare check-in direttamente dalla app. Grazie a questa funzione si accede anche alla chiave digitale, di fatto la app sul telefonino può aprire la porta della camera, azionare l’ascensore e molto altro. Per attivarla è comunque necessario passare dalla reception, dove devono essere controllati i documenti come previsto dalla legge italiana.
Gli spazi comuni sono un incrocio tra un locale alla moda, un museo di arte moderna e un hotel. Tutto molto colorato e con quel disordine ragionato da un ottimo team di interior designer.
L’hotel si trova all’esterno dell’aeroporto, a pochi minuti di auto o di taxi, e dispone di un posteggio privato. Peccato che manchi la vista sulla pista.
La camera
Le camere sono tutte della stessa tipologia, l’unica opzione che si può scegliere è il letto. L’arredamento è essenziale ma ricercato. La carta da parati sembra un enorme graffito, il letto sembra sospeso e le luci a led, ovunque nella stanza, illuminano e arredano allo stesso tempo.
In camera non c’è nulla di superfluo, nemmeno una scrivania su cui lavorare, ma una comodissima poltrona dove fare smartworking con le gambe appoggiate sul letto, queen size.
La tv al contrario è enorme e, tra le offerte, c’è anche il canale proprietario Moxy dove vengono trasmesse lezioni di fitness h24.
Il bagno, come il resto della camera, offre quello che ci si aspetta da una struttura di questo genere. Un hotel in cui si dorme una notte prima di prendere un aereo o al massimo un paio di notti in un viaggio di lavoro, insomma situazione in cui si passa tanto tempo fuori e poco in camera.
Una piccola palestra al piano terra è a disposizione dei clienti. Lo spazio è piccolo e, sicuramente quando le oltre 100 stanze di questo hotel sono occupate, la gestione degli ingressi può diventare complicata. In questo momento, però, è più che adeguata alle necessità degli ospiti
Niente buffet della colazione, ma servizio previa prenotazione che viene servito nella lounge. Da notare come il bancone bar funga anche da reception e cassa per la piccola dispensa, dove sono in vendita bibite e snacks.
In conclusione
Certo non è in centro, ma quando la metropolitana arriverà a Linate potrebbe non essere assolutamente una brutta idea scegliere questo hotel per un weekend meneghino. Se invece sei a Milano per lavoro, tutto dipende da dove devi muoverti, per la parte orientale della città è perfetto: dista 5 minuti dalla tangenziale est.