Recensione The Infinity Lounge Nizza
Lo scalo di Nizza è, o meglio era prima della pandemia, il secondo più trafficato della Francia. Grazie alla vicinanza […]
Lo scalo di Nizza è, o meglio era prima della pandemia, il secondo più trafficato della Francia. Grazie alla vicinanza con Montecarlo e Cannes, soprattutto nel periodo primavera/estate, raggiungeva livelli di traffico altissimi.
In questo articolo:
Uno scalo talmente importante che ospitava collegamenti diretti e giornalieri di Emirates verso Dubai con A380, volo che sarà ripristinato dal mese di luglio con 777. Ma anche Qatar, La Compagnie, United e American Airlines volavano in Costa Azzurra con collegamenti intercontinentali.
Da oltre un anno il terminal 1 è chiuso e i pochi movimenti sono spostati nel terminal 2, quello che solitamente ospita i voli di Air France KLM e EasyJet.
Nello scalo transalpino ci sono in totale 4 lounge, tutte a gestione diretta dall’aeroporto. Ogni terminal ha due lounge nella zona sterile, una per i voli intra UE e una per quelli extra UE.
In questo momento c’è un’unica lounge aperta, così come ad agosto dello scorso anno in occasione del mio ultimo volo da questo scalo.
In quasi un anno è cambiato poco o nulla. Questa lounge, come tutte quelle presenti al Cotè d’Azur, è accessibile a tutti i titolari Priority Pass e ai passeggeri élite di molte compagnie.
Questa lounge ha un vantaggio che è anche il suo tallone d’Achille. Ubicata al primo piano del terminal, si affaccia sulla zona dei gate principali e non sulla pista. E’ una bellissima finestra per osservare le persone che si spostano da un punto all’altro, ma purtroppo non è il massimo per curiosare in pista.
Se l’aeroporto è deserto e poco trafficato, la lounge è ugualmente poco frequentata. Le dimensioni sono generose e moltissime le aree e le possibilità di seduta.
Ovviamente sono presenti tutti i cartelli, i dispenser di gel e ogni altro prodotto utile alla sanificazione. Gli addetti passano continuamente, anche se a dire il vero c’è ben poco da igienizzare data l’assenza di passeggeri.
Il distanziamento sociale è garantito dalla presenza di adesivi e bande colorate per invitare gli ospiti a non occupare determinate poltrone e sedute.
Le quattro lounge dello scalo, arredamento e dimensioni a parte, hanno sempre offerto il medesimo servizio in termini di food & beverage e in questo – posso dirlo – non erano nulla di eccezionale. Anche quella dove solitamente venivano ospitati i clienti di Emirates e Qatar non offriva nulla di diverso quando erano presenti i passeggeri di queste compagnie.
Ovviamente addio buffet, non che prima fosse molto più generoso, si ordina all’addetta che prepara quello che viene ordinato e serve gli ospiti su un piccolo vassoio.
Sicuramente è apprezzabile che questa lounge sia aperta, al contrario di quanto avviene in Italia dove in molti aeroporti non si è ancora deciso di alzare la serranda, sebbene il traffico interno stia tornando a crescere.
In conclusione
Visto che in Francia, e in Costa Azzurra soprattutto, una bottiglia d’acqua può costare facilmente 5€, avere l’accesso a queste lounge è un benefit che permette di risparmiare e di imbarcarsi rilassati e rifocillati. Certo, durante la mia visita, considerando quanto era deserto l’aeroporto, trovare una seduta non era difficile nemmeno negli spazi aperti a tutti.
Pro
- Lo spazio
- Luminosa
- Pulizia
Contro
- Non ha affaccio sulla pista
- Il food & beverage è sempre stato senza infamia e senza lode