Vietnam, porte aperte a luglio? Le ultime news sulla quarantena
Domina l’incertezza per quanto concerne la riapertura del Vietnam ai turisti. Il mondo si sta muovendo verso il ritorno alla […]
Domina l’incertezza per quanto concerne la riapertura del Vietnam ai turisti. Il mondo si sta muovendo verso il ritorno alla normalità, accelerando il processo di vaccinazione, mirando a far respirare il settore dei viaggi. Sorprendentemente, però, nessuna notizia certa giunge dal governo vietnamita.
In questo articolo:
Ad oggi, infatti, l’accesso è consentito unicamente a un limitato numero di persone, appartenenti a categorie lavorative essenziali. Costoro possono superare il confine, ma ciò non li esenta dal sottoporsi al periodo di quarantena obbligatorio. Una misura che non ha una durata fissa, può infatti variare a seconda della zona dalla quale si proviene, da un minimo di 10 a un massimo di 21 giorni.
Vietnam pronto a riaprire le porte?
Segnali contrastanti da parte del Vietnam, che a inizio giugno ha deciso di chiudere del tutto le porte agli arrivi di passeggeri stranieri ad Hanoi e Ho Chi Minh. Una decisione netta legata a una nuova variante del Covid-19 e, dunque, al timore della diffusione di pericolosi focolai. È stato però compiuto un netto e repentino passo indietro, appena due giorni dopo. Il 2 giugno, infatti, l’aviazione vietnamita ha deciso di ristabilire i voli internazionali per le due città, senza fornire ulteriori spiegazioni.
Le motivazioni più probabili giungono dai notiziari locali, che ipotizzano come il dietrofront sia dovuto ad un’analisi approfondita dei casi registrati che sarebbero dovuti principalmente a trasmissioni tra locali, piuttosto che a infezioni causate da visitatori esterni. Le stesse fonti riportano inoltre come qualcosa si stia muovendo in termini di riaperture generalizzate. Così come in Thailandia, il mese di luglio sembra essere stato individuato come l’ideale per il ritorno graduale del turismo internazionale. Un piano sarebbe attualmente al vaglio del ministero del Turismo del Vietnam, pronto a consentire agevolazioni unicamente ai viaggiatori vaccinati.
Quarantena abbreviata?
Tra fine giugno e inizio luglio le prenotazioni dei viaggi e degli alloggi registreranno senza dubbio un innalzamento considerevole. Tanti i “via libera” consentiti in differenti paesi. Basti pensare a Bali. In attesa di scoprire quali saranno le decisioni per luglio prese in merito ai turisti vaccinati intenzionati a recarsi in Vietnam, qualcosa pare stia per cambiare sul fronte quarantena.
Il comitato nazionale per la prevenzione e il controllo del Covid-19 ha richiesto al ministro della Salute di adottare nuove procedure. Il riferimento è a quei viaggiatori ai quali sono già state inoculate due dosi di vaccino e che, sottoposti a test, sono risultati negativi. Per loro, considerando tale livello di sicurezza, si potrebbe in questa fase intermedia decidere di ridurre il periodo di quarantena a una settimana. Una riduzione considerevole, tenendo conto che il massimo previsto dal governo è di 21 giorni.
Un primo passo nella giusta direzione, rivolto anche a chi abbia avuto il Covid e, guarito, presenti i necessari anticorpi per contrastare il virus. Un processo ancora lento, considerando le riaperture generali che si stanno verificando altrove. L’obiettivo del governo del Vietnam è però quello di riuscire a mettersi in sicurezza entro ottobre, per poi garantire un ritorno del turismo a livelli pre pandemia. Statisticamente parlando, la speranza è quella di assicurarsi 150 milioni dosi di vaccino entro il 2021, così da inoculare il 70% della popolazione. Da marzo a oggi, però, il processo vaccinale ha coinvolto poco più di 1 milione di cittadini, a fronte di 98 milioni di residenti.