Matrimonio in aereo, il capitano di ANA sposa sette coppie
Matrimonio in aereo? Non è certo la prima volta. Tuttavia, quello successo a bordo di un aereo ANA (All Nippon […]
Matrimonio in aereo? Non è certo la prima volta. Tuttavia, quello successo a bordo di un aereo ANA (All Nippon Airways) è stato decisamente particolare.
In questo articolo:
Sette coppie sono state sposate dal capitano della compagnia giapponese, e hanno così cominciato la loro nuova vita a due come un vero e straordinario viaggio.
Matrimonio in aereo, l’iniziativa di ANA
Il matrimonio in aereo delle sette coppie, la cui cerimonia è stata officiata dal capitano dell’ANA, si è svolto nella cabina Business di un B777-300ER. Per via delle disposizioni anti-Covid, solamente un numero limitato di invitati era presente. Mentre, la festa di nozze, si è svolta all’interno del terminal dell’aeroporto.
Com’è nata l’idea di un così “affollato” matrimonio in aereo, ribattezzato “The WEDDING with ANA“? Da una competizione tra dipendenti. ANA ha chiesto infatti al suo equipaggio di proporre idee su come sfruttare quel Boeing parcheggiato, facendolo rivivere. La proposta vincente è risultata proprio quella dei matrimoni e la compagnia, in collaborazione con la società di wedding planning Hasegawa S.T, ha organizzato le cerimonie.
Ad ogni invitato, sposi compresi, è stata consegnata una carta d’imbarco contrassegnata con la scritta “NH8888 per Milano”. Otto, nella cultura giapponese, è un numero fortunato. Milano è invece il luogo natale di una tradizione cara ai giapponesi, la “June bride” (“Sposa di giugno”): giugno è il mese più gettonato per i matrimoni e, il suo nome, deriva proprio dal nome di Giunone (l’antica divinità del matrimonio e del parto).
Ci si può sposare in aereo?
Sposarsi in aereo è possibile? La risposta è sì, si può fare. Le immagini social di sposi ad alta quota sono diverse, a cominciare dalla coppia di travel blogger cinesi Ha Xian Sheng e Zhen Mei che – dopo aver vinto il concorso “Marriage in the air”, indetto dalla Cathey Dragon – hanno diffuso video da sogno. Invogliando tante altre coppie ad imitarli. Loro, a differenza delle coppie sposate da ANA, sono diventati marito e moglie addirittura in volo.
E in Italia? Il matrimonio in aereo è valido? Tecnicamente sì. Il matrimonio andrà annotato sul giornale di bordo e, un suo estratto, dovrà essere consegnato al direttore dell’aeroporto in cui si atterra oppure al consolato. Questi, a loro volta, invieranno gli atti ai Comuni di residenza degli sposi. Se l’atterraggio avviene in Italia, se ne occupa il direttore dell’aeroporto, se avviene all’estero il compito spetta all’autorità consolare. Ci si può dunque sposare in aereo, ma non è la cosa più semplice del mondo. Anche perché, a concedere o meno la possibilità di farlo, sono le compagnie aeree. E, a dispetto delle leggende sul tema, il matrimonio è valido solo se a celebrarlo è una persona autorizzata a farlo.
Certo, l’iniziativa di ANA era ben più semplice. I matrimoni hanno avuto luogo a terra e l’aereo (parcheggiato) ha solo preso il posto di una sala per le celebrazioni. Sposarsi in quota, quando il velivolo è nei cieli, è ben più complicato. È suggestivo, certo, ma richiede il consulto di un legale per evitare di trovarsi impegnati in nozze non valide. Semplicemente, quella di ANA è stata un’originale iniziativa per sfruttare un aereo fermo per la pandemia (un po’ come fatto da altre compagnie con i “flights to nowhere”).
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