Il covid frena (ancora) la riapertura di Bali, Indonesia rilascia visto per i nomadi digitali
Prima di riaprire Bali ai turisti stranieri, il governo indonesiano aspetterà che i casi di Covid-19 diminuiscano in modo significativo. […]
Prima di riaprire Bali ai turisti stranieri, il governo indonesiano aspetterà che i casi di Covid-19 diminuiscano in modo significativo. A confermarlo è stato il ministro del turismo del paese che ha dichiarato: “Avevamo pensato alla fine di luglio/inizio di agosto, ma dobbiamo solo essere consapevoli di dove siamo in questo momento, un picco di casi è stato registrato negli ultimi giorni”. Per rilanciare l’economia dell’isola, però, il ministro ha anche preannunciato l’idea di un visto di 5 anni per i nomadi digitali.
In questo articolo:
Un visto di 5 anni per nomadi digitali, come funziona
L’obiettivo è attrarre, oltre ai turisti tradizionali, nomadi digitali, imprenditori online e persone che lavorano da remoto. Agli stranieri verranno concessi visti di 5 anni senza tasse sui redditi di origine straniera. “Se guadagnano in Indonesia, saranno tassati, ma se provengono esclusivamente dall’estero non ci saranno tasse“, ha dichiarato il ministro del turismo.
Già a marzo l’Indonesia, in particolare Bali, ha messo in atto proposte formali per lanciare un imminente visto per nomadi digitali, unendosi a paesi come Grecia, Portogallo e Dubai. A dicembre la Thailandia ha anche proposto una riduzione della burocrazia, per attirare i visitatori che soggiornano a lungo in aree turistiche chiave. Il visto consentirebbe alle persone di vivere e lavorare a Bali fino a 5 anni, senza permesso di lavoro. Le proposte includono anche il pagamento di una modesta imposta sul reddito forfettaria del 5-10%, o una tariffa forfettaria per il visto.
La situazione attuale a Bali
Attualmente ci sono più di 200.000 casi attivi di Covid-19 in Indonesia. A Bali, c’è stato un picco con più di 200 positivi. Secondo alcuni fonti interne, il conteggio giornaliero dei contagi a Bali dovrebbe scendere almeno a 30-40 casi per permettere la riapertura. Inoltre i dati attuali potrebbero essere superiori a quelli riportati, poiché il tasso di test è circa il 15% del minimo raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità.
Per prepararsi alla riapertura, Bali ha ricevuto la priorità dal governo indonesiano nella sua campagna di vaccinazione a livello nazionale. Finora il 71% della popolazione balinese ha ricevuto la prima dose del vaccino. La speranza del governo è quello di avere una completa vaccinazione per il 70% della popolazione dell’isola entro la fine di luglio. Attualmente gli indonesiani diretti a Bali devono sottoporsi a un test PCR prima di entrare, una misura stabilita per isolare l’isola dalla pandemia.