Recensione volo Lufthansa a bordo di un 747/800 da Francoforte a Palma di Maiorca (e ritorno)
Il mio 2021 doveva iniziare con una pazzia, il giro del mondo in 5 giorni partendo da Londra e facendo […]
Il mio 2021 doveva iniziare con una pazzia, il giro del mondo in 5 giorni partendo da Londra e facendo una sosta, giusto il tempo di una birra, a Francoforte, Tokyo, Sidney, Auckland, Honolulu e San Francisco.
In questo articolo:
La pandemia e le frontiere chiuse hanno cancellato due volte il viaggio, che adesso è programmato per il tardo 2022. La mia pazzia aveva l’intento di celebrare la mia voglia di tornare a viaggiare in aereo e quel biglietto era la soluzione perfetta.
Così quando è uscita la notizia che Lufthansa avrebbe operato una tratta di meno di due ore con la sua ammiraglia, ovvero il 747/8, per volare da Francoforte a Palma di Maiorca non mi sono lasciato sfuggire il biglietto.
Per rispondere al boom di richieste, il vettore tedesco ha deciso di operare 4 collegamenti, andata e ritorno, per 4 sabati.
Avevo dunque due opzioni: fare andata e ritorno in giornata oppure fermarmi una settimana sull’isola del Mediterraneo. Ovviamente ho scelto la prima, perché la seconda sarebbe stata una vacanza, non una pazzia.
Per rendere più unico il viaggio ho preso il biglietto di andata in economy e quello di ritorno in business. Nel primo caso, però, ho scelto, al momento della prenotazione, un posto che su un volo normale di questa regina dei cieli sarebbe stato di Premium Economy.
Per il viaggio di ritorno purtroppo le poltrone più esclusive, quelle di First Class, vendute come business, erano già esaurite così mi sono accontentato del posto 88A, ovvero l’ultima fila al piano superiore lato finestrino, quello dal quale si gode la vista migliore sui motori di questo Jumbo.
Volo di avvicinamento
Il viaggio non è iniziato a Francoforte, ma a Nizza dove ho preso il volo, sempre LH che mi ha portato nella capitale finanziaria dell’UE.
Prima di imbarcarmi veloce salto in lounge, giusto il tempo di un caffè.
In aeroporto
All’arrivo nello scalo tedesco mi sono immediatamente diretto al gate A68, per chi è pratico di questo scalo il più remoto nel terminal dove opera Lufthansa e dove erano pronti ai gate ben 5 Regine dei cieli. In questi mesi di pandemia Lufthansa ha pensionato i 747/400, parcheggiato in attesa di tempi migliori gli A380 e gli A340, mentre ha continuato a volare con questo modello di 747.
Anche volendo non avrei potuto fermarmi nelle lounge di LH, troppa coda e troppo poco tempo tra i due voli.
Al mio arrivo al gate si respirava l’eccezionalità della mattinata. La scelta di usare un aereo di queste dimensioni per un volo che solitamente viene effettuato con gli Airbus 320 da poco più di 180 passeggeri andava celebrata.
Mentre il personale LH distribuiva gelati e occhiali da sole, rigorosamente gialli, i passeggeri erano intenti a scattare selfie e girare video per immortalare questa prima volta.
Personalmente avevo già volato su un B747, ma mai sull’800, ovvero l’ultimo e il più grande della famiglia, di cui Lufthansa è il principale utilizzatore e, fortunatamente, ha deciso di continuare ad utilizzare e non mandarlo alla demolizione come fatto da British Airways, Virgin Atlantic, KLM, e molti altri.
Lufthansa ha scelto anche di usare per questo viaggio il 747/8 D-ABYT verniciato con la storica livrea anni ’70, l’unico della flotta con questo vestito. L’unico neo della giornata, se vogliamo trovarlo, è stato il tempo uggioso alla mattina a Francoforte che ha rovinato la cornice delle foto.
Volo Francoforte/Palma di Maiorca in economy
Appena a bordo ci ha pensato il capitano a spiegare ai più distratti che non si trovavano sull’A320 prenotato, ma sulla Queen of Skies.
L’upgrade ovviamente ha portato con sé la comodità e i servizi di un jumbo al posto del tradizionale servizio per i voli a corto e medio raggio.
Tutte le poltrone sono infatti dotate di schermo personale e accesso all’IFE, connettività wi-fi e roaming per il telefono, ma soprattutto tanto, tanto spazio in più rispetto ad una poltrona tradizionale.
Non avevo mai provato la PE targata Lufthansa e devo dire che non si classifica tra le migliori del mercato.
Il difetto principale è che, non solo si trova nella stessa cabina dell’economy, ma è letteralmente in mezzo alla economy: dopo la cabina di first (nel naso dell’aereo) e le file di business, ci sono 3 file di economy, poi i bagni e quindi le 4 file di premium economy configurate con il classico 2-4-2.
Il sedile è comodo, ma si vede che è di vecchia concezione, si inclina generosamente ma manca la parte bassa della poltrona che permette di avere le gambe comodamente appoggiate. E’ presente invece un sostegno da abbassare sul sedile difronte.
Essendo a tutti gli effetti un volo a corto medio raggio in economy, da alcuni mesi, il vettore membro Star Alliance propone un menù a pagamento e di gratis c’è solo l’acqua.
Ho ordinato uno dei nuovi prodotti, la torta di mele, e devo dire che è molto buona. Apprezzo tantissimo la decisione delle compagnie di eliminare i piatti insapore sui voli di corto e medio raggio offrendo la possibilità ai passeggeri di comprare dei piatti, ricercati e di ottima qualità ad un prezzo giusto.
La protagonista di questo viaggio è sempre lei, la regina dei cieli. Il 747/800 di Lufthansa è configurato con 4 cabine. First nel “naso” dell’aereo, la business nella parte anteriore e nel ponte superiore con 32 posti, disposti su 8 file da 2 poltrone ciascuna. I 16 sedile di PE e poi la classe turistica.
Durante il volo, durato meno di 2 ore, i passeggeri hanno potuto usufruire dell’IFE al 100% e del wi-fi.
Menzione d’onore per le due telecamere, una frontale e una che inquadra quello che avviene sotto la pancia dell’aereo, non saranno le più belle, ma ci sono vettori che su aerei ben più moderni non hanno questo optional.
Sulla pista a Palma di Maiorca
Quando si atterra si spera sempre di essere parcheggiati in un gate collegato direttamente con i finger. Troppo grosso il 747 per questo aeroporto oppure semplicemente si voleva regalare ai passeggeri la possibilità di ammirare la Queen of skies anche da vicino. Così il D-ABYT è stato parcheggiato lontano da tutti, in modo da potersi far osservare da ogni punto dello scalo spagnolo e permettendo ai passeggeri di fotografarlo come mai prima di oggi.
L’unica delusione è stata la mancanza di water cannon, il tradizionale saluto che i mezzi aeroportuali tributano ad un aereo, o ad una compagnia, che per la prima volta completa una tratta. Certo non era il primo volo LH da Francoforte, ma decisamente il primo 747/800 ad atterrare per un volo di linea su questo scalo.
In aeroporto a Maiorca
La mia permanenza nello scalo di Maiorca è durata meno di un ora, giusto il tempo di fare un salto nell’unica lounge aperta, per bere qualcosa e correre dalla parte opposta dello scalo per ripresentarmi agli imbarchi.
In entrambi i voli ho goduto del priority boarding grazie al mio status Gold Star Alliance, merito della mia tessera TAP. Tessera che, salvo sorprese last-minute, scadrà tra 2 settimane.
Volo Palma di Maiorca/Francoforte in business
Il bus ci ha portato nuovamente sotto le scale del Jumbo e vederlo così in mezzo a tutti questi aerei normodotati fa un certo effetto, non solo ai passeggeri dato che anche il personale di terra non fa altro che scattare foto in continuazione.
L’arrivo, la scaletta, l’aereo praticamente vuoto. Un giro veloce per la cabina di prima classe per scattare due foto e poi via, su per la scaletta e a prendere il posto.
Quando ero piccolo per me il 747 era il simbolo dei viaggi, poi mi sono innamorato dell’A380 e dei suoi spazi, ma bisogna dirlo il jumbo made in Boeing ha un fascino tutto suo.
Non ho potuto non approfittare dell’opportunità di fare un giro in cabina di pilotaggio, anche questa enorme se paragonata alle attuali cockpit dei moderni aerei. Ho anche potuto scambiare due chiacchiere con i piloti e ho scoperto che loro, come me, erano sorpresi di non aver ricevuto il water cannon.
Il servizio a bordo è il classico servizio della business di Lufthansa, prodotto solido sotto tutti gli aspetti. Anche se, bisogna dirlo, la configurazione della cabina 2-2 al piano superiore e 2-2-2 al piano principale non è il massimo.
Questo tipo di allestimento non consente ai passeggeri che viaggiano vicino ai finestrini di potersi alzare liberamente senza dover disturbare/scavalcare il vicino.
Lo spazio a disposizione è tantissimo, a partire dagli scompartimenti che corrono lungo i due lati della cabina e che raddoppiano quello che si ha nelle cappelliere.
Spazio che può essere usato anche per posare computer e altri oggetti durante il volo.
Per essere top avrei gradito la distribuzione del beauty kit, ma forse per un volo di questo tipo è troppo. Anche il servizio a bordo è il classico, ma sempre perfetto, servizio del corto/medio raggio targato LH.
La poltrona diventa un letto, mancano le piccole amenità che si trovano su aerei più moderni come la funzione massaggio e la privacy non è il massimo, ma a bordo di uno dei pochi 747/800 in circolazione sono dettagli che passano in secondo piano quando si guarda fuori dal finestrino e si vedono due, dei 4, giganteschi motori che spingono questo aereo.
A bordo la poltrona offre tutto quello che ci si aspetta.
Nel bracciolo che contiene il tavolino ci sono le cuffie, non il massimo a cancellazione del rumore, e un piccolo spazio per riporre il cellulare dotato anche di presa USB per la ricarica.
Lo schermo dell’IFE, orientabile, non è il top per brillantezza e luminosità, il touch è veloce ma l’offerta non è minimamente paragonabile ai sistemi offerti dalla concorrenza, mancano i canali tv live e il controller fa molto anni 90.
In conclusione
Questa non è una delle nostre classiche recensioni, è più il racconto di una esperienza unica. In questi mesi abbiamo raccontato di viaggi verso il nulla, di A380 trasformati in ristoranti e 747 che sono diventati dei portachiavi. Il viaggio di oggi è un volo di linea e per questo l’utilizzo di un 747 su queste distanze è roba che si era vista solo in Giappone, ma mai in Europa.
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