Le compagnie americane (+ Emirates) pronte alla conquista dell’Italia
Aggiornamento, poche ore dopo aver pubblicato questo articolo sono arrivate le comunicazioni ufficiali in merito allo stop alla vendita dei […]
Aggiornamento, poche ore dopo aver pubblicato questo articolo sono arrivate le comunicazioni ufficiali in merito allo stop alla vendita dei biglietti da parte di Alitalia e il via alle vendite di ITA.
Ancora non ci sono novità sulla vendita dei biglietti di ITA, la newco che prenderà il posto di Alitalia. Il COA è stato rilasciato da ENAC, ma non è ancora chiaro quando inizierà la vendita dei biglietti aerei e nemmeno quali saranno le rotte operative con l’orario invernale e soprattutto con quello estivo per la stagione 2022.
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Le uniche certezze sono le parole scritte sul piano industriale di ITA che prevede di ripartire con soli 7 aerei per il lungo raggio, questo porterà una drastica riduzione delle rotte operate dalla vecchia Alitalia sul lungo raggio, rotte che erano già poche rispetto alla concorrenza. Sicuramente si viaggerà verso New York/JFK, la vecchia AZ operava 3 collegamenti giornalieri da Roma e uno da Milano. Nella migliore delle previsioni ci possiamo aspettare un collegamento giornaliero dallo scalo romano, forse due in altissima stagione, ma questo vorrebbe dire impegnare più del 50% degli aerei su una unica rotta.
Le altre rotte verso gli States della vecchia compagnia erano gli storici Miami, Boston, Los Angeles e Chicago. Nel 2019 si era aggiunto Washington e nel 2020 sarebbe dovuto partire il volo per San Francisco. Sempre Roma era collegata anche con Toronto, storica sede di una folta comunità italiana.
Difficilmente rivedremo tutte queste rotte prima del 2023/24, alcune potrebbero essere operate con uno/due voli settimanali, di certo il network verso gli USA, quello che negli anni ha prodotto assieme ai collegamenti con Tokyo i pochi utili per la compagnia, sarà ridotto all’osso. Ed è qui che le tre sorelle americane: Delta, United e American puntano ad intercettare il grosso del traffico offrendo, oltre a collegamenti diretti, anche voli su scali secondari come Palermo, Bologna, Napoli, Venezia oltre a Roma e Milano. Milano che è anche presidiata da Emirates e dal volo giornaliero con JFK. Non bisogna, poi, tralasciare la presenza de La Compagnie che ad ottobre inizierà a volare con la sua proposta di compagnia solo business class. In attesa anche di capire cosa deciderà di fare Neos, il vettore del gruppo Alpitour che ha lanciato durante questa estate i collegamenti verso gli USA proprio da Malpensa.
Ovviamente le compagnie europee non staranno a guardare ed è lecito aspettarsi una pioggia di offerte per prenotare un volo da quasi tutti gli aeroporti italiani con scalo a Parigi, Amsterdam, Francoforte o Londra per poi proseguire verso la destinazione finale sfruttando un network molto capillare come quello offerto da Air France/KLM, British Airways e le compagnie del gruppo Lufthansa.
La prossima estate dovrebbe, oramai il condizionale è d’obbligo, essere quella che vedrà le frontiere riaperte ed è logico aspettarsi un boom del traffico intercontinentale. Gli States sono storicamente la prima destinazione per gli italiani e l’assenza di un player come ITA dalla competizione darà a tutti i giocatori la possibilità di conquistarsi importanti fette di mercato già dalle prossime settimane, quando inizieranno le prenotazioni per il periodo di Natale e poi per primavera ed estate.
Adesso bisogna capire cosa farà ITA, quali saranno le rotte in vendita e se ci sarà contemporaneamente anche l’annuncio dell’alleanza/partner della nuova compagnia, solo così sapremo come la newco penserà di proteggersi dal saccheggio della concorrenza.