Recensione Hilton Roma Fiumicino, perfetto (solo) per uno stopover
Questo hotel è collegato direttamente con lo scalo di Roma Fiumicino tramite la passerella che, dall’esterno dell’aeroporto, conduce ai parcheggi, […]
Questo hotel è collegato direttamente con lo scalo di Roma Fiumicino tramite la passerella che, dall’esterno dell’aeroporto, conduce ai parcheggi, alla stazione ferroviaria e appunto all’hotel.
In questo articolo:
Come tutte le strutture posizionate in prossimità degli scali, è l’ideale per tutti i passeggeri che devono imbarcarsi la mattina presto su un volo o per chi, viceversa, arriva tardi con un volo serale.
La prenotazione
Se c’è una cosa che non è cambiata rispetto al periodo pre pandemia è che questo Hilton è molto caro. Per avere un termine di paragone la sera dopo questo soggiorno ho dormito all’Hilton presente all’aeroporto di Parigi Charles de Gaulle e il costo della camera era di meno della metà.
In ogni caso, come ribadito più volte su TFC, ho prenotato direttamente tramite la app, in quanto unica garanzia di vedersi riconosciuti i privilegi che, nel mio caso, sono quelli degli utenti Diamond nel programma Hilton Honors.
La location
Come detto è raggiungibile dopo una lunga camminata dato che si trova al “capolinea” del percorso pedonale, esattamente dalla parte opposta alla stazione ferroviaria Roma Fiumicino. Ci sono le indicazioni con il simbolo di Hilton che indicano la strada, basta arrivare fino alla fine del percorso e ci si troverà di fronte la struttura.
Questi hotel, nel mondo di prima, erano più trafficati degli aeroporti stessi. Oggi invece è tutto calmo.
Le pratiche burocratiche vengono svolte molto velocemente e mi dirigo verso la mia stanza.
Il quinto e ultimo piano ospita l’executive floor. Questo dovrebbe essere il piano dei clienti più fedeli e che hanno accesso alla Executive Lounge.
Peccato, però, che a causa del Covid la stragrande maggioranza degli hotel Hilton in UE abbia deciso di tenere chiuse queste sale. Di fatto questo benefit permette agli ospiti di camere Executive o ai clienti Diamond di usufruire, gratuitamente, di tutti i servizi offerti. Vale a dire colazione la mattina in un ambiente meno caotico e soprattutto possibilità di bere e mangiare gratis durante tutta la giornata.
La camera, una king bed, era spaziosa e con una finestra che guardava uno spicchio di pista.
Il bello di dormire in queste strutture con vista sulle runaway è sempre stato quello di poter ammirare il viavai di aerei. In questo caso la vista era più che altro sulla natura morta di Alitalia.
La camera è datata, avrebbe bisogno di una rifrescata come buona parte dell’hotel. In stanza c’è tutto quello che ci si aspetta da questa tipologia di strutture. Frigobar vuoto, ma oramai sorprende il contrario, mentre le due bottiglie omaggio per i clienti Honors vengono consegnate a mano alla reception durante il check-in.
Anche il bagno dimostra tutti gli anni che ha e avrebbe bisogno di un bel restyling.
La struttura è molto grande, ospita anche un centro congressi e vederla così vuota mette un pochettino di tristezza.
La colazione
Il mio volo per Copenhagen con Singapore Airlines partiva pochi minuti dopo le 8, quindi al check-in avevo prenotato un tavolo a colazione per le 6.30, l’orario di apertura.
Al mio arrivo c’erano già alcuni ospiti in attesa dell’ora X. Gli addetti stavano completando la linea mentre piano piano spuntavano altri ospiti in coda.
L’isola del buffet delle colazioni è vuota e il servizio viene fatto da un solo addetto e solo su un lato della sala, questo ha immediatamente creato una lunga coda di persone e ovviamente nessuna traccia della prenotazione del giorno prima.
L’offerta è nella norma, il servizio un pochettino meno: un solo addetto dedicato a preparare i piatti e nessuno ad aiutarlo, una brutta sorpresa soprattutto quando scopri che per ordinare da bene devi nuovamente fare la coda.
Una menzione speciale la merita il tortino di frutta che, assieme ad un bagel al salmone, erano i due piatti fuori dalla classica colazione.
Incredibile ma vero impossibile avere una fetta di pane tostato!!! Non è la prima volta che mi capita in Italia e trovo la cosa ridicola, dato che non mi sembra un piatto ad alto tasso di pericolosità infettiva. In generale credo che sia ora di tornare al “mondo di prima”, così come avviene quasi ovunque, solo in Italia ci sono ancora queste vie di mezzo. Piuttosto si abbandona il buffet e si sceglie per un menù da cui l’ospite può scegliere.
Giudizio finale
Queste strutture non sono mai iconiche, sono pensate per risolvere una esigenza su brevissimo periodo quindi non ci si può aspettare più di tanto. Bisogna anche capire il momento storico e il bassissimo tasso di occupazione.
Questo però non può essere una scusante per tutto. Non poter chiedere una omelette o del semplice pane tostato per colpa del Covid mi sembra abbastanza fantasioso. Al contrario comprendo che la navetta per il centro cittadino sia sospesa per mancanza di passeggeri.
In generale l’hotel avrebbe necessità di una rinfrescata per tornare ad essere un vero Hilton.
Pro
- Vai a piedi in aeroporto
- Parziale vista sulla pista
Contro
- Camera e bagno andrebbero rinfrescate
- Colazione caotica