Recensione business class A350/900 Singapore Airlines: mi sono mangiato un super hamburger a 30mila piedi
In questi mesi di astinenza forzata da voli di lungo raggio, a TFC non abbiamo potuto fare altro che aspettare, […]

In questi mesi di astinenza forzata da voli di lungo raggio, a TFC non abbiamo potuto fare altro che aspettare, aspettare il momento nel quale si sarebbe tornati a viaggiare.
In questo articolo:

- Specifiche
- Aeromobile:
- A350/900
- Classe:
- Business
- Tratta:
- AMS - SIN
- Prezzo:
- 1400
- Prenota
La nostra speranza era che Biden riaprisse le frontiere degli Stati Uniti e invece siamo ancora chiusi fuori. Il 7 settembre riapriranno quelle del Canada, ma non è la stessa cosa.
Quando è spuntato il progetto del Sandbox di Phuket è sembrata la luce alla fine del tunnel. Ma non viviamo in un periodo normale, così nel momento in cui la Thailandia dopo 18 mesi di frontiere chiuse decideva di aprire le porte ai turisti il 1° luglio, ecco che l’Italia il 1° agosto ha deciso di togliere la nazione asiatica dalla lista delle destinazioni verdi rendendo di fatto i viaggi non essenziali vietati.
Questa è la storia del mio viaggio in business class verso la Thailandia e del più buon hamburger gourmet che si possa mangiare a 30mila piedi.
I nostri viaggi qui a TFC sono catalogati come essenziali, ma in ogni caso ero partito il 30 luglio quando ancora ci si poteva spostare senza alcun motivo.
La prenotazione
La mia prima scelta come vettore verso Phuket era finita su Turkish Airlines, il motivo era semplice avevo uno dei tanti voucher dei voli cancellati nel 2020 da usare, peccato che 3 giorni dopo aver ottenuto il COE e una settimana dopo aver acquistato il biglietto, la compagnia turca mi aveva cancellato i voli verso l’isola nel mare delle Andamane.
Il problema principale è che il protocollo Sandbox non consente gli scali intermedi, ad esempio a Bangkok, ma bisogna volare assolutamente verso l’aeroporto di Phuket. La scelta delle compagnie è quindi limitata, e perfino Thai Airways non aiuta.
Alla fine la scelta è finita su Singapore Airlines, così pochi giorni dopo aver volato da Roma a Copenhagen, mi sono ritrovato nuovamente a bordo del A350/900 uno degli aerei più moderni al mondo e in una delle cabine di business class migliori dei cieli.
L’occasione mi ha permesso di sfruttare la possibilità di diventare Gold member KrisFlyer, il programma fedeltà della compagnia della città Stato, benefit collegato alla mia American Express Platino e agli status alberghieri. Essendo Singapore Airlines un membro di Star Alliance, lo status varrà fino ad agosto 2022 su tutte le compagnie dell’alleanza e questo vuol dire accesso a tutte le lounge ufficiali, come la Senator Lounge di Lufthansa, percorsi prioritari, bagaglio extra da imbarcare in stiva anche quando si viaggia in economy. Un bel guadagno e un modo di viaggiare più comodi e con meno stress.
Il biglietto per il viaggio da Amsterdam alla Thailandia, passando per Singapore, mi è costato poco meno di 1.400€ e mi ha permesso di guadagnare 21.500 punti KrisFlyer oltre, come detto, allo status Gold. In questo caso si rientra perfettamente in una di quelle occasioni dove conviene pagare il biglietto cash.
In aeroporto
Il lavoro per gli agenti dei banchi di accettazione è diventato molto più complicato, adesso non devono più controllare solamente biglietto e documenti, ma nel mio caso anche un’infinita lista di fogli, autorizzazioni e assicurazioni.
Ho trascorso quasi 20 minuti al desk, con l’addetta della compagnia che ha controllato, e ricontrollato, in totale 3 volte tutti i documenti e, come a scuola, metteva una spunta alla check-list. In un paio di casi ha dovuto consultare una sorta di tutorial per verificare la loro conformità.
Alla fine tutto era in regola e mi sono stati consegnati i biglietti per i due voli, Amsterdam/Singapore e poi Singapore/Phuket.
Nello scalo olandese è presente una lounge Star Alliance, ma essendo ubicata nella zona dei voli Schengen sono stato invitato ad usare la Aspire Lounge, di fatto l’unica lounge aperta nella zona dei voli extra UE, oltre a quella di KLM.
La lounge non è il massimo e non è paragonabile a quello che Singapore offre nel suo hub di Changi, ma bisogna anche sapersi accontentare.
Il volo SQ323 partiva dal gate G3, ovvero dalla parte opposta a dove è ubicata la lounge, al mio arrivo stavano iniziando le procedure di imbarco.
A bordo
Questa recensione sarà leggermente diversa dal solito. Singapore Airlines è una delle più premiate compagnie aeree e l’A350/900, in attesa che tornino a volare gli A380 con le nuove cabine di business e first class, è l’ammiraglia della compagnia. In questo articolo farò un piccolo confronto tra due tipologie di posti di business class: il posto 19A, ovvero la prima fila, e il 20k un posto business standard.
La differenza tra i due sedili è che il posto in prima fila ha davanti la paratia che divide la cabina, mentre il posto standard un’altra poltrona. Può sembrare una differenza minima, ma non è così, vi spiegherò il motivo. La certezza è che l’ambiente è bellissimo qualsiasi sia il posto scelto, i colori della cabina sono perfetti e l’assenza delle cappelliere sopra la fila centrale di sedili rende tutta la cabina incredibilmente spaziosa.
Quale posto scegliere?
Questo è il grande dilemma, ovviamente abbiamo spiegato come scoprire quale è il posto migliore su un volo, ci sono due cabine di business class: la prima ha sette file (si parte dalla 11) e la seconda ha solo 4 file di poltrone, dalla 19 alle 23. La configurazione è 1-2-1 e questo vuol dire che tutti i passeggeri hanno accesso diretto al corridoio, una cosa non scontata come visto sul 747 di Lufthansa.

La business class di Lufthansa sul 747/800
L’accesso libero al corridoio vuol dire che non si dovrà mai disturbare nessuno o non si verrà mai disturbati da nessuno quando ci si vuole alzare dal proprio posto per andare al bagno o per recuperare qualcosa dalla cappelliera.
Veniamo però alla scelta del posto perfetto a bordo dell’A350 di Singapore. Dopo aver viaggiato sia in prima fila che in una fila normale, ecco le mie riflessioni.
Per come sono disegnati i sedili, le poltrone delle file 11 e 19 possono sfruttare la parte anteriore in maniera totale.
Questo concede al passeggero molto più spazio per le gambe sia quando si viaggia in configurazione normale che soprattutto quando si trasforma il sedile in modalità letto.
Al contrario le poltrone che non confinano con le paratie sono leggermente inclinate, con le gambe che si infilano sotto il sedile del passeggero davanti.
Questo significa che in modalità letto il posto in prima fila regala più spazio per le gambe, dato che non si devono infilare nel piccolo tunnel sotto il sedile di fronte.
Personalmente quindi sceglierei sempre uno dei posti nelle file 11 o 19, lo spazio che si guadagna per le gambe è sicuramente un valore aggiunto non indifferente quando si vuole dormire sfruttando la poltrona in modalità letto.
Per il resto ci sono delle minime differenze tra le due diverse poltrone. Se, come detto, le prime file hanno più spazio per le gambe, si deve rinunciare a qualche piccolo scomparto, come quello vicino alla TV nella parte frontale del sedile.
Per quanto riguarda la scelta tra finestrino o file centrali, qui dipende molto dalle preferenze personali. A me piace viaggiare lato finestrino anche quando viaggio in compagnia, tra l’altro le poltrone centrali sono fatte in un modo che anche se si viaggia in coppia si è comunque separati. Se si viaggia da soli, è possibile chiudere la paratia centrale per ottenere maggiore privacy. Una soluzione differente rispetto alle poltrone Honeymoon offerte da altre compagnie.
Tutti i controlli del sedile sono sulla pulsantiera sotto il bracciolo, comodi da raggiungere e facili da utilizzare. Ci sono vari scomparti dove riporre oggetti e un telecomando touch che permette di gestire le funzioni dell’intrattenimento di bordo. Una presa multipla e prese USB sono disponibili in ogni poltrona.
Singapore è una delle poche compagnie a non offrire un amenity kit ai propri passeggeri, o meglio il kit viene distribuito a richiesta. A tutti vengono consegnate un paio di ciabatte, di calze e una mascherina per gli occhi. A richiesta la piccola trousse con alcuni prodotti per la cura della persona.
Tutti i passeggeri di business class possono poi sfruttare i bagni dedicati dove sono presenti altri prodotti.
Nel piccolo scomparto inglobato nel bracciolo ci sono una bottiglia di acqua, le cuffie per il sistema di intrattenimento e una busta contenente gel disinfettante, delle mascherine e una salvietta per igienizzare ulteriormente la postazione
Data la configurazione sfalsata delle poltrone, si gode di una ottima privacy rispetto sia a chi siede dietro che a chi siede a fianco.
In attesa che si completassero le procedure di imbarco dei (pochi) passeggeri a bordo, è stato servito anche un bicchiere di champagne e in entrambi i voli siamo decollati con minimo 10 minuti di anticipo rispetto all’orario previsto, anche questo è segno dei tempi in cui viviamo.
Se c’è una cosa che mi piace, è come le compagnie hanno trasformato gli annunci di sicurezza in una occasione per mostrare la cultura e la storia attraverso video sempre più belli e che riescono a catturare l’attenzione del passeggero. Quello di Singapore è un viaggio per la città Stato, una sorta di riassunto di quello che si può fare e vedere, nel quale vengono mostrate anche le procedure di sicurezza.
Due minuti dopo che si è spento il segnale delle cinture, la responsabile della cabina mi ha servito un secondo bicchiere di champagne e mi ha informato che i piatti che avevo ordinato per la cena e la colazione erano confermati. Sebbene Singapore non offra il servizio Dine on demand in business class, mi è stato concesso di cenare non subito dopo il decollo ma a mia richiesta.
Questa combinazione unita ai piatti che avevo ordinato grazie al servizio Book the cook, hanno reso il viaggio davvero indimenticabile.
Cosa è il servizio Book the cook
Le compagnie sanno che per rimanere ad alti livelli devono costantemente offrire un prodotto migliore della concorrenza, soprattutto per i clienti premium. Se Turkish ha lo chef a bordo e Emirates offre le docce nei suoi A380, Singapore propone ai propri passeggeri di first, business e premium economy di ordinare da un menù à la carte cosa mangiare.
Tramite la app e sul sito della compagnia, è possibile vedere, a partire da 8 giorni prima del decollo, il menù e la carta dei vini del proprio volo e volendo è possibile prenotare tra i piatti presenti del menù speciale. I piatti cambiano a seconda della classe di viaggio e della città da cui decolla il volo e sono tutti consultabili sul sito dedicato. I piatti proposti spaziano dalla cucina occidentale a quella Thai, dall’indiana a piatti per regimi dietetici particolari.
Ecco che per la mia cena ho ordinato un Cheeseburger di angus australiano con funghi, pomodori e insalata.
Come antipasto era presente una insalata fredda con gamberetti e come dessert una coppetta di gelato alla vaniglia.
Devo dire che è stata una cena perfetta, degna della miglior hamburgeria gourmet.
Dato che il servizio a la carte copre tutti i pasti a bordo, non mi sono lasciato scappare l’occasione di una colazione dai sapori indiani.
Ho infatti scelto un piatto tipico il Nasi Biryani, riso basmati cotto nelle spezie e nelle erbe aromatiche e servito assieme a del pollo al sugo. Davvero squisito.
Nel vassoio della colazione c’erano anche un muffin e un croissant caldi, della frutta e uno yogurt. Devo dire che non potevo fare scelta migliore, dato che il paragone con il menu normale è davvero di 10 a zero per i piatti del book the cook.
In questo volo, però, ci sono anche dei difetti da raccontare. Il primo è che il sistema di intrattenimento non ha lo schermo touch. Certo tutto si controlla benissimo dal telecomando, ma sarebbe più semplice con un tap sullo schermo.
Il secondo difetto sempre dell’IFE è che non sono presenti telecamere per mostrare in diretta quello che accade fuori dall’aereo, poter vedere quello che vede il pilota nelle fasi di rullaggio, decollo e atterraggio è una cosa che mi piace tantissimo e la scelta di Singapore di non installare le telecamere è davvero incomprensibile.
A bordo è possibile connettersi al wi-fi. Singapore propone una tariffazione in base alla quantità di dati scaricati e non al tempo di connessione. C’è però da dire che vengono regalate 3 ore a tutti i passeggeri (da usare in un’unica sessione senza mettere in pausa) e, in aggiunta, ai passeggeri di business class e first viene omaggiato un voucher per 200mb di traffico. In questo caso la connessione può essere sospesa e devo dire che sono riuscito a gestirmi le oltre 12 ore di volo senza problemi grazie a queste due offerte.
Molto ricca la proposta di film e di serie tv, un’altra piccola pecca è che in entrambi i voli non erano disponibile né i canali di live tv né il Krisworld, ovvero il portale dove i passeggeri possono collegare i propri dispositivi e guardare le playlist precaricate.
A bordo dell’A350 le poltrone non si allungano fino a diventare un letto, al contrario hanno una funzione molto simile a quella di un divano letto. Lo schienale viene ribaltato e allungato fino a formare appunto il letto. Una soluzione da un lato meno comoda di un pulsante, dall’altra più comoda perchè offre maggior sostegno rispetto alla classica imbottitura della poltrona. I due cuscini e la coperta a disposizione sono ottimi e perfetti per questa configurazione.
La vista del Rolls-Royce Trent XWB-84, ovvero uno dei due motori che spinge questo aereo ad una velocità di Mach 0.85, è bellissima e soprattutto la cabina è silenziosissima.
Giudizio finale
Sceglierei nuovamente Singapore Airlines? Assolutamente sì. E non solo per viaggiare in business class. Al momento ho in programma un volo nel 2022 con questa compagnia e sarà in economy, sono sicuro che anche in quel caso il servizio sarà eccellente. Il sistema di intrattenimento a bordo non è perfetto, ma la cortesia dell’equipaggio e la qualità del cibo fanno quasi sparire questi piccoli difetti. Considerato il costo del biglietto e lo status gold Star Alliance guadagnato, è stato davvero un vero affare oltre che un viaggio fantastico.

Pro
- Book the cook
- Il servizio
- La cabina
Contro
- Mancano le telecamere
- IFE è migliorabile
- La poltrona "divano letto"