Ecco come si vive dentro la bolla di Phuket, il Marriott Merlin Beach resort è un piccolo eden
Normalmente non scrivo mai una recensione di un hotel mentre sono ancora tra le mura della stanza, aspetto di tornare […]
Normalmente non scrivo mai una recensione di un hotel mentre sono ancora tra le mura della stanza, aspetto di tornare in ufficio e metabolizzare i ricordi, sfogliare gli appunti e le foto. E poi inizio a scrivere il racconto.
In questo articolo:
A volte una recensione viene così pubblicata settimane dopo la visita effettiva. Ma non è questo il caso del Marriott Merlin Beach Phuket, in questa occasione ho scritto a caldo e l’ho pubblicata prima ancora di aver fatto check-out.
Sono arrivato sull’isola nel sud della Thailandia perché è l’unica destinazione aperta ai turisti grazie al protocollo denominato Sandbox. In rete si leggono commenti di ogni genere sulla strategia adottata dal governo di Bangkok per provare a ripartire. Certo, c’è tanta burocrazia e ci sono parecchi tamponi, ma tutto è organizzato alla perfezione e, conti alla mano, non è mai stato così economico andare in vacanza da queste parti.
In tutta la Thailandia si può dormire spendendo 4€ a notte in hotel 3 stelle con una camera pulita e con aria condizionata oppure si può soggiornare in strutture super lussuose da oltre 1.000€ a notte. Il Marriot Merlin è più vicino alla seconda opzione e nel mondo di prima il prezzo medio di una stanza base non era mai inferiore ai 200€ a notte, con punte in alta stagione di quasi 800€. Adesso il prezzo è crollato a meno di 100€, colazione compresa.
Di tutte le fatiche fatte per ottenere il COE, ho scritto nelle settimane scorse, c’è poi l’arrivo in Thailandia e tutte le procedure legate al programma Sandbox che ho descritto, spero chiaramente, in un articolo giusto ieri. In questo articolo mi dedicherò a raccontare questo resort, un vero angolo di paradiso che dopo solo 48h mi ha fatto dimenticare la pandemia e tutti i viaggi che non ho fatto in questi 18 mesi.
La prenotazione
Questa struttura è una categoria 5, quindi è possibile soggiornare usando dai 30 ai 35k punti a notte, visto i prezzi in questo momento ho preferito pagare circa 90€ a notte e sfruttare la promozione “Phuket Sandbox Beach Getaway” che, oltre la colazione, comprende anche un credito di 1000 thb (circa 25€) da spendere nella struttura.
La location
Il resort è situato nella parte più a sud-ovest dell’isola a circa un’ora di taxi dall’aeroporto internazionale e a 5 minuti di scooter o tuk tuk da Patong Beach, cuore pulsante della vita notturna dell’isola (ovviamente nel “mondo di prima”, al momento, come in Italia, le discoteche sono chiuse e dopo le 9 non è possibile vendere alcool).
Con oltre 400 stanze, 3 piscine, più di 10 tra ristoranti e bar è possibile vivere in questo resort senza doversi preoccupare di quello che accade fuori. Quando ho scelto di volare in Thailandia, l’ho fatto proprio per raccontare come funziona il sandbox e come è andare in vacanza (finalmente) così lontano dall’Italia. Perché, nonostante l’aumento dei casi, la Thailandia è una delle poche destinazioni consentite per i viaggi non essenziali (almeno nel momento in cui scrivo questo articolo) per noi residenti italiani.
Check-in e procedure Covid
All’arrivo in aeroporto c’era un addetto dell’hotel che aveva il compito di intercettare tutti gli ospiti in arrivo e trasferirli a bordo di una vettura fino all’albergo, come previsto dal programma Sandbox.
Nel mio caso mi è capitato un SUV Mercedes anche se, in fase di prenotazione, avevo optato per una normalissima Toyota. In pratica upgrade ancora prima di arrivare in hotel.
All’arrivo mi sono stati controllati i documenti previsti dal programma sandbox e per la prima volta è stato scansionato il mio QR code, codice che bisogna far scansionare una volta al giorno. È necessario inoltre usare l’app quando si va al ristorante o in altre attività certificate SHA+, un modo per controllare gli spostamenti in caso di necessità.
Del quadruplo upgrade che ho ricevuto scriverò un articolo a parte, qui mi limito a dire come a queste latitudini del mondo avere uno status élite nelle catene alberghiere può rendere la vacanza ancora più indimenticabile.
La stanza
La mia stanza è al piano terra di una delle palazzine che compongono il resort e dal terrazzino privato mi permette anche di tuffarmi direttamente in piscina, veramente niente male.
La stanza ha tutto quello che ci si aspetta da un hotel di questa categoria: è spaziosa, con un letto king size ed un topper che farebbe impazzire Bruno Barbieri.
Megaschermo, ottimo per guardare le Olimpiadi e gioire delle medaglie tricolori.
Un bagno altrettanto enorme con doccia e vasca “matrimoniale” e vetrata panoramica con vista stanza e piscina. Ricchissima la dotazione di cortesia: saponi, creme e ogni altro prodotto, da ago e filo fino ad un kit per la cura delle unghie.
L’unico difetto è che le stanze non sono molto insonorizzate, o forse i campanelli delle camere accanto alla mia erano troppo rumorosi.
La struttura
Avere la stanza al piano terra permette di raggiungere i principali spazi comuni, come i ristoranti, le piscine o la spiaggia senza dover fare molta strada.
Servirebbe quasi una mappa per potersi muovere nella struttura, soprattutto per individuare tutti i ristoranti e i bar sparsi in ogni angolo.
La possibilità di tuffarsi direttamente dal terrazzino è una di quelle cose che in fase di prenotazione potrebbe non giustificare la differenza di costo, ma una volta provata è difficile tornare indietro.
Le altre due piscine sono una dedicata principalmente alle famiglie e ai bambini, con annesso piccolo parco aquatico, e una pensata per un pubblico più adulto: ha un bar immerso al centro, in modo da potersi gustare un cocktail senza nemmeno dover fare la fatica di uscire dall’acqua.
Ovviamente il resort si affaccia sul mare, anzi è in una insenatura tra Freedom e Paradise Beach, le due spiagge più famose della zona, è completamente ad uso degli ospiti del resort.
Ci sono poi vasche idromassaggio, zone relax, e tantissime altre mini location dove rilassarsi, bere un cocktail al tramonto o semplicemente prendere il sole.
Tutta la struttura è ottimamente coperta dal segnale wi-fi, gratuito per tutti gli ospiti. Devo dire che la velocità è più da centro congressi milanese che da isola dove si dovrebbe venire per disconnettersi.
Il resort per le famiglie
Avendo una figlia di 7 anni valuto molto attentamente l’offerta per le famiglie, questo resort è perfettamente in grado di accogliere i bambini.
Il kids club è operativo tutti i giorni dalle 9 alle 20, ma volendo si possono estendere gli orari.
Tutte le piscine sono ad altezza di sicurezza e la zona pensata per le famiglie ospita uno scivolo, una area protetta per i più piccoli e un piccolo parco acquatico dove giocare in totale sicurezza.
Ci sono poi giochi e attività sparse in tutto il resort. Tavoli da ping pong e parco giochi sulla spiaggia inclusi. Senza dimenticare la classica offerta di un villaggio turistico.
Il resort per le coppie
Dalla Spa alle piscine, dai tanti ristoranti all’altalena vista mare dove ammirare il tramonto. Questa è sicuramente una location perfetta per le coppie.
La vicinanza con Patong permette di spostarsi in scooter in pochi minuti e vivere in mezzo alla movida (quando tornerà) oppure sempre con lo scooter raggiungere le spiagge isolate e godersi una giornata di silenzio e pace.
I più pigri possono rimanere in piscina, gustarsi un cocktail e cenare in uno dei tanti ristoranti senza necessità di uscire da questo piccolo eden.
Forse non è il posto adatto a chi vuole vivere la notte e gli eccessi della vecchia Patong, la strada da e per il resort si percorre in 5 minuti di scooter, ma non è esattamente un rettilineo e nemmeno pianeggiante.
La proposta gastronomica
C’è veramente solo l’imbarazzo della scelta, dalla prima colazione che, con il caro vecchio buffet a bordo piscina, offre ogni tipo di prodotto e di scelta possibile.
Ci si può creare la propria insalata, oppure puntare sulle classiche uova cucinate in ogni maniera. C’è poi, ovviamente, l’isola con i prodotti dolci con waffle e pancakes preparati sul momento.
Ma c’è anche un’offerta di cucina asiatica con la possibilità di assaporare gusti e piatti che non fanno parte della classica tradizione mediterranea. Tantissimo personale pronto a sanificare le postazioni, a prendere ordinazioni e ad aiutare gli ospiti.
Da pranzo a cena, come in un villaggio turistico, ci sono tantissime scelte possibili. C’è il grill sulla spiaggia, dove mangiare pesce appena pescato, c’è il chiringuito vista mare dove godersi un cocktail guardando il tramonto.
Ci sono poi una serie di ristoranti a tema e di bar sparsi in giro per il resort, non basta una settimana per provarli tutti.
Le attività
Sebbene la struttura non viaggi con il motore acceso al 100%, la lista delle attività è lunghissima. Dallo yoga di prima mattina, alla visita del paradiso delle farfalle.
C’è la palestra, la SPA , ci sono tantissimi appuntamenti che vengono pubblicizzati sulla tv interattiva e negli schermi e nelle lavagne sparse per il resort.
La bolla
L’isola, l’intera isola di Phuket, è di fatto aperta solo ed unicamente ai turisti internazionali via sandbox. Si può fare tutto quello che si vuole sull’isola, tranne lasciarla prima di aver trascorso 14 giorni nella bolla. Volendo, come nel mio caso, si può soggiornare anche meno di 14 giorni e uscire dalla Thailandia sempre dall’aeroporto di Phuket (HKT).
Ristoranti e attrazioni sono aperte, si possono fare escursioni di ogni genere come prima della pandemia.
Ovviamente c’è molta meno gente in giro, siamo anche in un periodo di bassa stagione, e la vita notturna è inesistente. Per tutto il resto è la Thailandia che ha fatto innamorare milioni di turisti di tutto il mondo.
In conclusione
Certo agosto non è il periodo migliore per venire a Phuket, ma questo non vuol dire che non ci si possa comunque rilassare e godere una splendida vacanza. Il Marriott Merlin Resort è sicuramente una struttura adatta al 90% dei turisti e in grado di soddisfare le esigenze di ogni tipo di vacanziero. Inoltre fino a quando il turismo non tornerà ai livelli pre pandemici sarà possibile soggiornare in questa, e in strutture simili, a molto meno di quello che costavano nel mondo di prima.
Pro
- La struttura
- Le camere con accesso diretto alla piscina
- L'offerta culinaria
Contro
- La strada con Patong è una montagna russa
- L'insonorizzazione delle stanze non è perfetta