Se vai a Parigi ora puoi vedere l’Arco di Trionfo impacchettato da Christo
Alla fine, il sogno di Christo si è avverato. L’artista, scomparso nel 2020 a New York e divenuto famoso in […]
Alla fine, il sogno di Christo si è avverato. L’artista, scomparso nel 2020 a New York e divenuto famoso in Italia per la sua passerella sul Lago Maggiore, sognava d’impacchettare l’Arco di Trionfo parigino. Una sorta di opera postuma, ora realizzata.
In questo articolo:
Ecco dunque che, chi sta pensando ad un viaggio a Parigi, ha ora un motivo in più per andarci. Un’occasione, l’ultima, per vedere da vicino il lavoro di uno tra i più grandi artisti del nostro secolo.

Foto tratta dalla pagina Facebook di Christo and Jeanne-Claude Official
L’Arco di Trionfo impacchettato da Christo
Sessant’anni dopo, l’Arco di Trionfo impacchettato da Christo è diventato realtà. E, ora, chi vola a Parigi può camminare lungo gli Champs-Elysées e vedere uno tra i simboli della città (voluto da Napoleone e alto 50 metri) rivestito con 25mila metri quadrati di tessuto argento e blu. Il nome dell’opera? “L’Arc de Triomphe, Wrapped”, ovviamente.
Visitabile fino al 3 ottobre, l’opera doveva essere inaugurata nel 2020. Poi la pandemia ha scombinato i piani, Christo è scomparso e tutto è slittato. Così, l’artista padre di quel progetto non ha potuto vederlo. Non ha potuto vedere trasformarsi in realtà quell’idea nata negli anni Sessanta, quando proprio vicino all’Arco di Trionfo prese in affitto una stanzetta dopo la fuga dalla Bulgaria. Fu lì, che conobbe la sua amata Jeanne-Claude, compagna di vita e di lavoro.
Il primo fotomontaggio dell’Arco di Trionfo impacchettato risale al 1962. Il secondo è datato 1988. Ma, solo il 18 settembre 2021, il team di Christo ha potuto realizzare l’idea. Per farlo, ha impiegato 25mila metri quadrati di tessuto in polipropilene blu argentato e 3mila metri di corda rossa riciclabile. “Un grande oggetto vivente, stimolato dal vento e dai riflessi di luce”, così Christo immaginava il suo Arco di Trionfo. “Le persone avranno voglia di toccarlo”, diceva.
E, poiché Christo perseguiva l’idea di un’arte accessibile a tutti, visitare l’opera è gratis. La si può ammirare dal basso, oppure salire sulla sua terrazza panoramica anch’essa rivestita di tessuto. Diventando così parte integrante d’un sogno realizzato.

Foto tratta dalla pagina Facebook di Christo and Jeanne-Claude Official
Soggiornare a Parigi, le nuove aperture
Dove soggiornare a Parigi? La Ville Lumiere sta vedendo nascere (e rinascere) hotel straordinari. Se il Ritz di Coco Chanel, il Crillon e il Lutetia – tutti freschi di restyling – si confermano tra gli alberghi migliori del mondo, l’attesa è altissima per il primo hotel di Thierry Gillier (amministratore delegato di Zadig & Voltaire). Château Voltaire, al civico 55 di Rue Roch, vanta 31 camere, di fronte all’Opera e con vista sui tetti di Parigi. A fine 2021 arriverà anche Madame Rêve, nuovo cinque stelle ricavato dall’ex ufficio postale del Louvre: 82 camere e suite, ristoranti e club sotto la direzione di Laurent Taïeb (già firma del Kong, visto nel famoso episodio parigino di “Sex and the City”). Mentre, il 7 settembre, ha aperto l’atteso Cheval Blanc, 72 camere con vista sulla Senna e due appartamenti con piscina, oltre ad una spa firmata Dior, frutto dell’acquisizione del palazzo da parte di LVMH.
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