Europa, le regole del Green Pass negli altri Paesi
In Italia il Green Pass è l’argomento del giorno da ormai svariate settimane. La discussione è più che mai accesa, […]
In Italia il Green Pass è l’argomento del giorno da ormai svariate settimane. La discussione è più che mai accesa, considerando che diventerà obbligatorio anche in ambito lavorativo. Viene dunque da chiedersi quale sia la situazione nel resto d’Europa. Il certificato verde ha la stessa rilevanza altrove? Vi è l’obbligo di mostrare l’ormai noto QR Code? Diamo uno sguardo alle principali nazioni del vecchio continente.
Regno Unito
In questo articolo:
Il governo di Boris Johnson aveva annunciato l’arrivo dell’obbligatorietà del Green Pass entro la fine di settembre. Vi è stata però una clamorosa marcia indietro. I cittadini del Regno Unito non devono presentare il QR code per partecipare alla vita notturna all’interno dei locali o prendere parte a concerti e manifestazioni sportive. L’eccezione è però rappresentata dalla Scozia, che ha annunciato l’introduzione dell’obbligatorietà del certificato verde a partire dal 1° ottobre 2021.
Danimarca
Ha fatto il giro del mondo la notizia dell’abolizione di tutte le misure legate all’emergenza Covid-19 in Danimarca. Si è così tornati alla vita come la si conosceva nel 2019, dopo 548 giorni di restrizioni. Va da sé che non vi sia necessità di mostrare il Green Pass per accedere a certe tipologie di servizi. La grande spinta in tale direzione è stata data dall’elevata adesione alla campagna di vaccinazione. Più dell’80% della popolazione ha infatti completato il ciclo.
Svezia
Il 29 settembre sarà una data importante per la popolazione svedese. Entro quel giorno, infatti, sarà abolita la maggior parte delle restrizioni oggi attive per limitare la diffusione del virus. Si richiede, però, il Green Pass per chiunque arrivi dall’estero.
Svizzera
Decisamente più restrittiva la linea adottata in Svizzera, dove il Green Pass è di fondamentale importanza. A partire dal 13 settembre scorso tutti i cittadini con età maggiore di 16 anni devono mostrare il certificato verde per entrare in bar, ristoranti, strutture sportive e, in generale, tutti i luoghi di pubblico accesso al chiuso. A ciò si aggiungono eventi sportivi e concerti. Viene invece lasciata autonomia di scelta a scuole e università.
Francia
La linea imposta dal governo francese è molto simile a quella italiana. Il Green Pass è cruciale e soprattutto obbligatorio. Occorre dover mostrare il QR code per spettacoli, eventi sportivi, festival, aree al chiuso di bar e ristoranti, treni, aerei e ospedali. Dal 15 settembre, inoltre, è in vigore l’obbligo vaccinale (ciclo completo) per il personale sanitario. Dato l’incremento dei vaccinati, però, è saltato l’obbligo di indossare la mascherina, all’aperto come al chiuso.
Germania e Austria
Anche la Germania ha preferito non imporre l’obbligo vaccinale ma, al tempo stesso, ha reso obbligatorio il green pass per un gran numero di attività. Per ottenere il certificato verde occorre essere vaccinati, guariti dal Covid-19 o in possesso di un test negativo, la cui validità è limitata. Tutto ciò per poter accedere a ristoranti, bar, piscine al chiuso. All’elenco si aggiungono anche ospedali, parrucchieri e alberghi. Senza il certificato, infatti, non si può pernottare. Stessa linea di condotta per quanto riguarda l’Austria, però, dove non vige l’obbligo di mascherina.
Portogallo
Il governo portoghese ha deciso per l’obbligatorietà del Green Pass negli alberghi e in tutte le strutture ricettive, così come nelle palestre e nei ristoranti. È necessario mostrare il codice anche agli eventi culturali e sportivi, a patto che venga superata quota 1000 partecipanti se all’esterno o 500 se all’interno.
Belgio
Nessun obbligo vigente nella vita di tutti i giorni. Al contrario per gli eventi è necessario essere in possesso del QR code qualora vi si prospettino più di 1500 partecipanti. È inoltre obbligatorio indossare la mascherina per chiunque operi nel settore dell’accoglienza.
Grecia
Dal 13 settembre vige l’obbligatorietà del Green Pass nelle attività e locali come bar e ristoranti. Lo stesso dicasi per gli spettacoli teatrali e le tratte a lunga percorrenza in treno. Doppio tampone settimanale o vaccinazione, invece, in ambito lavorativo. Nessuna differenza, in tal senso, se privato o pubblico.
Spagna
Sul territorio spagnolo non vige alcun obbligo relativo al certificato verde. A fare notizia sono state le sentenze dei tribunali regionali, che hanno dichiarato la pratica non valida. L’unica limitazione è rappresentata dall’uso delle mascherine al chiuso. Ciò è reso possibile anche dalle cifre del piano vaccinale, con il 75,9% della popolazione coperta da ciclo completo e il 78,9% da almeno una dose.