Viaggi extra Europa, dove possono volare gli italiani
Le regole per tornare a viaggiare cambiano di mese in mese. Alcuni Paesi riaprono e altri tengono ancora chiuse le […]
Le regole per tornare a viaggiare cambiano di mese in mese. Alcuni Paesi riaprono e altri tengono ancora chiuse le proprie porte per sicurezza. Altri, come la Spagna, richiedono un certificato di vaccinazione (ciclo completo) per poter accedere se si giunge da aree considerate a rischio. È naturale chiedersi, dunque, dove sia consentito viaggiare. Ecco i Paesi al di fuori dell’Europa che è possibile visitare, seguendo determinate regole.
Viaggio in Israele
In questo articolo:
Israele rientra nella lista C e, secondo la normativa italiana, sono consentiti gli spostamenti verso questo Paese che pone però delle limitazioni agli ingressi. Vi sono degli step da seguire prima di potersi imbarcare:
- autorizzazione rilasciata dalle Autorità israeliane
- test PCR negativo effettuato entro 72 ore dalla partenza
- autocertificazione online inviata entro 23 ore dalla partenza
- assicurazione sanitaria che copre il rischio di contagio da Covid per il periodo di permanenza
Tutto ciò non consente di evitare il periodo di quarantena di 14 giorni, riducibili con un test PCR negativo dopo il settimo.
Paesi della Lista D
È consentito viaggiare dall’Italia verso un gran numero di Paesi rientranti nella Lista D. Qualsiasi cittadino italiano ha assoluta libertà di spostamento verso queste aree, senza alcuna necessità di motivazione. Ciò vuol dire che sono consentiti i viaggi per turismo. Il fatto che il nostro governo consenta i viaggi, però, non vuol dire che dall’altra parte non vi siano delle limitazioni. Occorre, infatti, valutare caso per caso.
Ecco quali sono i Paesi in questione e quali sono le restrizioni da fronteggiare:
- Arabia Saudita: visto turistico ripristinato dall’1 agosto, è ottenibile sul portale VisitSaudi. Ingresso consentito con test PCR negativo effettuato entro 72 ore dalla partenza, certificato di ciclo completo di vaccinazione.
- Armenia: ingresso ammesso ai possessori di un certificato di vaccinazione completa in lingua armena, russa o inglese (seconda dose inoculata da almeno 14 giorni) e test PCR negativo effettuato entro 72 ore dall’imbarco.
- Azerbaigian: dal 6 settembre è possibile ottenere un visto d’ingresso elettronico presso il portale ASAN VIZA, a patto d’avere un certificato di ciclo vaccinale completo e un test PCR negativo.
- Brunei: non è consentito l’ingresso a visitatori a breve termine. Si può chiedere un Entry-Travel-Pass per motivi medici, di lavoro, studio e ricongiungimenti familiari
- Corea del Sud: è necessario un test PCR negativo per l’ingresso, in inglese o coreano. All’arrivo si verrà sottoposti ad un altro test. I positivi saranno trasferiti in apposite strutture, i negativi dovranno comunque sottoporsi a isolamento per 14 giorni. Serve anche la compilazione del nuovo k-eta.
- Emirati Arabi Uniti: è richiesto un test PCR negativo effettuato entro 48 ore dall’imbarco e, una volta sul posto, si verrà testati nuovamente. Si consiglia un’assicurazione sanitaria che copra i casi di Covid, considerando i costi delle strutture locali.
- Giappone: porte chiuse a viaggi per motivi turistici fino a nuove indicazioni, da ogni Paese del mondo.
- Giordania: è necessario compilare una registrazione su una piattaforma nazionale e un formulario da consegnare al check-in. La certificazione vaccinale esonera dal test PCR all’arrivo.
- Libano: test PCR negativo entro 96 ore dall’imbarco
- Qatar: certificato vaccinale con seconda dose inoculata da almeno 14 giorni
- Singapore: frontiere riaperte e niente quarantena
- Taiwan: divieto d’ingresso e transito a tutti i non residenti
- Hong Kong: test PCR negativo in inglese o cinese, effettuato entro 72 ore dall’imbarco. Prenotazione alberghiera per la durata dei 13 giorni di quarantena previsti. Necessario sottoporsi anche ad un test all’arrivo.
- Macao: proibito l’ingresso ai cittadini stranieri non residenti permanenti
- Canada: ammessi cittadini stranieri con ciclo vaccinale completo, in possesso anche di un test negativo.
- Stati Uniti: l’8 novembre scadrà il travel ban sono necessari certificato vaccinale completo e test negativo.
- Australia: confini chiusi sia in ingresso che in uscita da marzo 2020. Al momento ci sono timidi segnali di riapertura.
- Nuova Zelanda: frontiere chiuse, tranne che per i cittadini neozelandesi, gli stranieri residenti permanenti e i viaggiatori da Australia e Isole Cook
Corridoi Covid-free
Cosa sono i corridoi Covid-free? Si tratta di itinerari atti a garantire spostamenti turistici in maniera controllata. Il tutto seguendo specifiche misure di sicurezza sanitaria. Il ministro della Salute Roberto Speranza ne ha autorizzati svariati, ecco verso quali destinazioni:
- Aruba
- Maldive
- Mauritius
- Seychelles
- Repubblica Dominicana
- Egitto (Sharm El Sheikh e Marsa Alam)
Queste sono ovviamente le destinazioni legalmente raggiungibili dall’Italia, ci sono poi moltissime nazioni che accolgono i turisti italiani, ma dove le attuali regole del nostro Paese non consentono di andare per motivi non essenziali, ne è un esempio la Thailandia.