Recensione Etihad business class lounge Abu Dhabi
ATTENZIONE. Questa lounge è chiusa definitivamente, come tutto il vecchio terminal, adesso tutte le operazioni si sono spostate nel nuovo […]
ATTENZIONE. Questa lounge è chiusa definitivamente, come tutto il vecchio terminal, adesso tutte le operazioni si sono spostate nel nuovo e modernissimo Terminal A e qui Etihad ha aperto la sua nuova casa.
L’aeroporto della capitale degli Emirati Arabi Uniti è molto più piccolo di quello di Dubai, così come più piccola è Etihad, la compagnia di bandiera degli UAE.
In questo articolo:
Ci sono due terminal: quello storico su base circolare collegato da un lungo corridoio con il terminal 3 e il nuovo dove opera esclusivamente il vettore di casa.
La parte centrale dell’aeroporto è quella che ospita i controlli di sicurezza, i negozi e la food court. In tutto lo scalo sono presenti 2 lounge Etihad, una dedicata ai passeggeri di prima classe e una per quelli di Business Class.
La prima è chiusa, e probabilmente lo sarà per sempre, dato che, post pandemia, la flotta di Etihad non vedrà più in servizio gli A380 e i 777, ma solo i 787. E sono oramai pochissime le poltrone di first disponibili.
La location e accesso
Quella dedicata ai passeggeri business e ai titolari di uno status Elite del programma Etihad Guest, si trova al centro del terminal 3. Comoda se si parte da questo lato dell’aeroporto, molto meno se invece si parte (come nel mio caso) dall’ala vecchia dello scalo, diciamo almeno una decina di minuti a passo spedito.
Da notare che l’accesso per i passeggeri che viaggiano in economy, ma con status delle compagnie partner di EY, non è garantito. Nel mio caso viaggiavo con un biglietto premio AZ e l’accesso era consentito solo ai possessori dello status più alto, ovvero l’ormai defunto Freccia Alata Plus. Lo stesso accade con gli status di altre compagnie amiche.
La sala
Questa è la vip lounge più importante per Etihad, ed è ovviamente la più grande. Quando sono arrivato di ritorno da Phuket alle 3 ora locale, era quasi vuota.
Pochi minuti dopo è iniziato l’allestimento delle isole per la prima colazione: dentro la lounge ce ne sono 3, ma, sebbene nel frattempo si fosse riempita, ne erano operative solo 2.
La lounge è grande, ma è anche “vecchia” e non rispecchia la modernità che la compagnia offre a bordo dei suoi 787.
Ci sono moltissime tipologie di sedute, dal bancone del bar ai divanetti. Dai tavolini da ristorante a delle poltrone doppie dove i pochi passeggeri presenti si erano allargati per dormire tranquilli.
Ovunque, ovviamente, segnaletica e remainder di mantenere la distanza sociale e quali posti occupare.
C’è poi una piccola area riservata ai passeggeri di first e ai possessori dei livelli più alti nel programma fedeltà EY, un piccolo escamotage per sopperire alla chiusura della lounge dedicata. La differenza è che qui il servizio è al tavolo al posto del buffet servito per tutti gli altri ospiti.
Il difetto più grande è che, essendo di vecchia concezione, ha delle mancanze. La più grande è la difficoltà di reperire delle prese di corrente
E’ presente anche il servizio di concierge, qui è possibile lasciare i propri bagagli a mano ed effetti personali, così da non doverseli portare dietro nei vari spostamenti nella sala.
Ho approfittato anche della possibilità di farmi una doccia visto che arrivavo da una lunga giornata in Thailandia e da 6 ore di volo. Le docce sono delle piccole sale da bagno, è presente anche un WC, a differenza di quelle che offre Lufthansa nelle sue lounge di Francoforte sono decisamente più piccole e se ci si deve cambiare non c’è molto spazio per stare comodi.
A disposizione anche una zona per lavorare e dei divanetti che regalano molta privacy, tutti con TV personale.
Food & Beverage
Al mio arrivo, come detto, la sala era quasi deserta, ho fatto un salto al bar per un ultimo bicchiere di champagne prima di mettermi a lavorare su alcuni articoli di questo sito. La varietà dei vini a disposizione rispecchia i prodotti offerti a bordo degli aerei, con l’aggiunta di poche altre cose.
Il servizio è impeccabile anche se leggermente svogliato, ma qui potrebbe anche aver influito la mancanza di passeggeri che di certo non aiuta a trascorrere le giornate lavorative del personale.
La colazione viene servita nelle isole, mi aspettavo molto di più e una offerta qualitativamente più elevata.
Ci sono dei prodotti monoporzionati che vengono serviti su richiesta. Diverse tipologie di pane, ma scarsissima proposta di dolci, anche in questo caso impacchettati singolarmente. L’offerta calda (e salata) sono solo delle uova, strapazzate o sode, bacon, salsiccia, pomodori grigliata, hashbrown o dei pancakes alla cannella.
Nessuna spremuta o altro, solo dei succhi di frutta. Decisamente troppo poco per una lounge business di una compagnia di questo calibro.
In conclusione
Una delusione. Certo, Etihad non è più il vettore che era prima del Covid, ma essendo in un mercato competitivo come quello degli Hub mediorientali mi aspettavo qualcosa di decisamente meglio.
Non esiste una zona relax con sedute pensate per far appisolare l’ospite, nemmeno una kids room dove intrattenere i bambini.
La mancanza di prese di corrente è molto grave e vedere i pochi ospiti andare a caccia come fanno i cani da tartufo, non è assolutamente una bella immagine.
Infine la qualità e quantità di cibo è appena sufficiente, non siamo in un 5 stelle, ma molte pensioni di Rimini offrono un prodotto migliore di quello che ho trovato in questa lounge.
Pro
- Lo spazio
Contro
- Anziana
- Non ha vista
- Il cibo era insapore
- Scomode le poche prese di corrente