L’Italia apre i corridoi turistici, ecco le destinazioni dove si potrà andare per turismo
La notizia che molti italiani stavano aspettando è arrivata: finalmente si può tornare a viaggiare fuori dall’Unione Europea, verso mete […]
La notizia che molti italiani stavano aspettando è arrivata: finalmente si può tornare a viaggiare fuori dall’Unione Europea, verso mete ambitissime. Il Canada ha riaperto lo scorso 7 settembre, gli Stati Uniti riapriranno a novembre e si potrà tornare a visitare Aruba, le Maldive, le Mauritius, le Seychelles, la Repubblica Dominicana, le zone turistiche di Sharm El Sheikh e Marsa Alam. Tuttavia, per farlo, bisognerà essere in possesso del Green Pass e sottoporsi a tampone.
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Come funzionano i corridoi sanitari
Non servirà solamente il Green Pass, per viaggiare verso l’Egitto, le Maldive & co. Quarantotto ore prima della partenza dall’Italia, e quarantotto ore prima del volo di rientro, bisognerà sottoporsi ad un tampone antigenico o molecolare. Se il soggiorno è più lungo di 7 giorni, un ulteriore tampone dovrà essere effettuato durante la permanenza. Infine, una volta tornati in Italia, non sarà necessario sottoporsi ad isolamento né quarantena ma bisognerà fare un terzo (o quarto) tampone in aeroporto. Sono queste le regole che resteranno in vigore fino al 30 gennaio 2022, secondo l’ordinanza firmata dal ministro Speranza per testare i cosiddetti “itinerari turistici controllati“.
Queste misure riguarderanno sia i voli diretti che i voli con scalo e sull’aereo bisognerà seguire regole ben precise: fare il check-in online, indossare per tutto il volo una mascherina Ffp2 o Ffp3 da cambiare ogni quattro ore (per bambini sopra i 6 anni e per gli adulti), sanificare le mani. Le compagnie aeree dovranno sanificare le poltroncine e garantire l’aerazione Hepa. Una volta giunti a destinazione, bisognerà stare in strutture selezionate che soddisfano tali requisiti: personale completamente vaccinato, misurazione giornaliera della temperatura, ristoranti con orari differenziati per pranzo e cena, buffet solo con servizio e almeno un medico presente h24.
Infine, i viaggiatori dovranno obbligatoriamente stipulare un’assicurazione Covid in caso avessero bisogno di assistenza in loco o di rimpatrio.
Dove viaggeranno gli italiani?
Intanto, da quando è stata data la notizia della riapertura degli Stati Uniti, le prenotazioni sono esplose. Letteralmente. A renderlo noto sono stati i tour operator e le agenzie di viaggio che hanno registrato un incredibile +400%. Soprattutto nel periodo natalizio, anche per effetto dei voli low cost e delle misure di sicurezza garantite dalle compagnie aeree. Certo, viaggiare negli USA è più semplice: bastano il Green Pass e due tamponi, uno prima di partire e uno prima di tornare, e una volta giunti a destinazione è possibile soggiornare dove si preferisce. Ma, col desiderio che gli italiani hanno di viaggiare, c’è da credere che anche verso Maldive & co riprenderanno le prenotazioni.
Peraltro, presto dovrebbe seguire la riapertura di ulteriori mete. L’Argentina, ad esempio, riapre l’1 ottobre a Cile e Uruguay e l’1 novembre ai turisti internazionali con vaccinazione completa (i vaccini ammessi sono Pfizer, Moderna, AstraZeneca, Covishield, Sputnik, Sinopharm e Convidicia) e con tampone negativo. Gli italiani non possono ancora andarci, almeno fino al 25 ottobre, ma sembra che entro l’inizio del 2022 il divieto cadrà. Così come è attesa la caduta del divieto per parte della Thailandia, che ha ridotto a 7 giorni la quarantena per i turisti vaccinati e che da novembre riapre Bangkok e le province di Chiang Mai, Chon Buri, Phetchaburi e Prachuap Khiri Khan.
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