Viaggi intra UE, il green pass vale 9 mesi
“Un periodo di accettazione di nove mesi, o 270 giorni, per il certificato di vaccinazione a scopi di viaggio all’interno […]
“Un periodo di accettazione di nove mesi, o 270 giorni, per il certificato di vaccinazione a scopi di viaggio all’interno dell’Ue“. E’ questo quanto stabilito dalla Commissione Europea che ha adottato nuove regole collegate al certificato Covid digitale Ue.
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La nuova regola si applicherà a partire dal primo febbraio 2022: a partire da quella data quindi gli Stati membri, tutti, accetteranno il certificato per una validità di 270 giorni a partire dal completamento del primo ciclo vaccinale, cioè dalla data della seconda dose per Pfizer, Moderna e AstraZeneca, e dalla data dell’unica dose per Janssen.
La regola, introdotta tramite atto delegato dalla Commissione, è vincolante per tutti gli Stati membri e arriva dopo che il Consiglio Europeo ha auspicato un approccio coordinato per quanto riguarda le restrizioni di viaggio.
Il periodo di validità è stato deciso sulla base del parere dell’Ecdc, secondo il quale la terza dose di vaccino è raccomandata “al più tardi” sei mesi dopo il completamento del primo ciclo vaccinale contro il Covid-19. A questi sei mesi ne vengono aggiunti tre, un periodo di grazia che dovrebbe consentire agli Stati di accelerare nella somministrazione dei booster.
“Il coordinamento continuo è essenziale per il funzionamento del mercato unico e darà chiarezza ai cittadini nell’esercizio del loro diritto alla libera circolazione”, chiarisce la Commissione Europea. Il “certificato digitale Covid dell’Ue è una storia di successo dell’Unione Europea − si legge nella nota − e continua a facilitare i viaggi sicuri per i cittadini in tutta l’Ue durante la pandemia. Finora sono stati emessi 807 milioni di certificati“.
Si tratta di un standard globale: a oggi 60 Paesi e territori in cinque continenti hanno aderito al sistema. Le nuove regole per i viaggi all’interno dell’Unione armonizzano le diverse regole tra gli Stati membri.
“Questo periodo di validità tiene conto delle indicazioni del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, secondo cui le dosi di richiamo sono raccomandate al più tardi sei mesi dopo il completamento del primo ciclo di vaccinazione. Il certificato rimarrà valido per un periodo di grazia di ulteriori tre mesi oltre quei sei mesi per garantire che le campagne di vaccinazione nazionali possano adeguarsi e che i cittadini abbiano accesso alle dosi di richiamo”, precisa l’esecutivo comunitario.