Caos 5G negli aeroporti americani: Emirates cancella (quasi) tutti i voli verso gli USA
Domani è in programma l’accensione del segnale 5G negli aeroporti americani. Non ci sarebbe nulla di preoccupante, se non fosse […]
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Domani è in programma l’accensione del segnale 5G negli aeroporti americani. Non ci sarebbe nulla di preoccupante, se non fosse che la configurazione delle reti e dei ripetitori della banda larga negli USA sta portando nel caos il trasporto aereo.
Le compagnie americane, praticamente tutte, hanno scritto una lettera formale all’autorità che si occupa della sicurezza aerea parlando di un’imminente catastrofe che andrebbe a colpire l’economia dell’intero paese.
Le anomalie al momento sono state riscontrate dalla Faa sui Boeing 787-8, 787-9 e 787-10 e potrebbero riguardare diversi sistemi dell’aereo, senza essere evidenti fino a quando il velivolo non è a bassa quota durante l’avvicinamento.
AT&T e Verizon hanno già ritardato due volte il lancio del loro nuovo servizio C-Band 5G a causa degli avvertimenti delle compagnie aeree e dei produttori di aeroplani preoccupati che il nuovo sistema potrebbe interferire con la loro capacità di misurare l’altitudine. Perchè proprio questo sembra essere il problema: il segnale 5G rischia di alterare il funzionamento dei sensori che guidano il pilota automatico nelle delicate fasi dell’atterraggio.
Per questo, sino a nuova comunicazione, il ministero dei trasporti USA ha vietato l’uso dell’autopilota nelle fasi di decollo e atterraggio.
Non sono solo le compagnie americane ad essere allarmate, Emirates ha appena annunciato un taglio drastico ai propri operativi verso gli USA, di fatto sospendendo sino a nuova comunicazione i voli verso 9 aeroporti sui 12 serviti.
A causa di problemi operativi associati al previsto dispiegamento di servizi di rete mobile 5G negli Stati Uniti in alcuni aeroporti, Emirates sospenderà i voli verso le seguenti destinazioni statunitensi dal 19 gennaio 2022 fino a nuovo avviso:
Boston (BOS), Chicago (ORD), Dallas Fort Worth (DFW), Houston (IAH), Miami (MIA), Newark (EWR), Orlando (MCO), San Francisco (SFO) e Seattle (SEA). I clienti in possesso di biglietti con destinazione finale per uno dei suddetti voli non saranno accettati al punto di origine.
I voli Emirates per New York JFK, Los Angeles (LAX) e Washington DC (IAD) continuano ad operare come previsto.
Così come Emirates, anche altre compagnie non americane hanno preso delle contromisure. Ad esempio Air India ha annunciato che cambierà i modelli di aerei usati sulle rotte verso gli States con conseguente riduzione delle rotte. E’ logico aspettarsi scelte simili anche da altri vettori europei che usano i Dreamliner o i 777. Mentre i voli operati con Airbus sarebbero al momento salvi.
Il motivo è che anche i 777 sono considerati a rischio, come i 787, quindi Emirates ha lasciato attive solo le rotte dove vola con gli Airbus A380.
JAL is cancelling all U.S. flights flown with a 777 citing potential interference with radio altimeters from 5G rollout.
JAL flies 777s to Chicago, Los Angeles, and New York JFK, per Cirium. pic.twitter.com/KR8dYF70lM
— Edward Russell (@ByERussell) January 18, 2022
Anche le compagnie giapponesi ANA e JAL hanno preso decisioni simili.
In Italia e in Europa nessun problema
“Questa non è una questione globale o europea, è davvero una questione specifica sull’uso del 5G e la sua implementazione negli Stati Uniti in termini di bande di frequenza e potenza” hanno spiegato da Airbus. La differenza starebbe tutta nella frequenza radio dei ripetitori del segnale 5G. In Europa la banda di frequenza principale per il 5G è stata delimitata tra 3,4 e 3,8 GHz, frequenze che sono meno simili a quelle dei radioaltimetri in uso negli Stati Uniti.
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