Fifth freedom flights, cosa sono i voli operati in regime di “quinta libertà”
Nei giorni scorsi abbiamo scritto del nuovo volo di Singapore Airlines che collegherà Milano con Barcellona. Non è la prima […]
Nei giorni scorsi abbiamo scritto del nuovo volo di Singapore Airlines che collegherà Milano con Barcellona. Non è la prima volta che parliamo di questa tipologia di voli, ma non abbiamo mai spiegato cosa sono nel dettaglio, come sono regolati, perché le compagnie scelgono questa tipologia di collegamento e soprattutto dove sono operati.
Cosa sono i voli di Quinta libertà
In questo articolo:
Per prima cosa devo dire che preferisco il termine inglese Fifth Freedom piuttosto che la versione italiana di quinta libertà. In ogni caso non cambia il senso della traduzione.
Questi termini nascono a metà del secolo scorso quando iniziano ad essere scritti i trattati commerciali che regolano il mondo del trasporto aereo. Vengono redatti due accordi: quello sui servizi aerei di transito e quello sul trasporto aereo internazionale. Questi trattati definiscono alcune fondamentali libertà per il trasporto aereo.
Nascono così “le cinque libertà dell’aria”. Le prime due sul transito, mentre la terza, la quarta e la quinta sono di carattere commerciale. Il trattato prevede che ogni singolo paese riconosca agli altri stati firmatari delle libertà tecniche e commerciali:
- Prima libertà. E’ il diritto di sorvolo. Ad esempio ITA Airways, compagnia battente bandiera italiana ha il diritto di sorvolare la Svizzera senza atterrare.
- Seconda libertà. E’ il diritto di atterrare in uno Stato per ragioni tecniche e non commerciali. Ad esempio ITA Airways può atterrare in Turchia per fare benzina, senza sbarcare/imbarcare alcun passeggero
- La terza e quarta libertà sanciscono la possibilità di una compagnia di operare un collegamento commerciale per il trasporto di persone e cose. Ad esempio ITA Airways può operare un collegamento dall’Italia verso la Russia, e relativo volo di ritorno
- La quinta libertà. Il diritto degli aeromobili di uno Stato contraente di imbarcare nel territorio dello Stato contraente passeggeri, posta o merci, con destinazione nel territorio di qualsiasi altro Stato contraente e sbarcare passeggeri, posta o merci, provenienti dal territorio di qualsiasi altro Stato contraente. L’esempio è il volo di Singapore Airlines che parte da Singapore, atterra a Milano e riparte per Barcellona.
Oggi le regole sono più numerose, dato che sono nati accordi legati ad esempio alle regolamentazioni europee. Tra questi l’Open Skies che regola le rotte tra UE ed USA e sancisce la libertà delle compagnie europee ed americane di operare tutte le rotte che desiderano. Il trattato permette ad esempio a La Compagnie, vettore francese, di avere una rotta da Milano a New York o a Lufthansa di volare dalla costa est degli USA verso Malta.
Perché le compagnie scelgono di operare questi collegamenti
Ci sono varie motivazioni alla base di queste scelte, la prima è la più semplice ed è una questione tecnica: l’impossibilità di volare da un aeroporto alla destinazione del volo senza fare uno scalo tecnico, ad esempio per fare rifornimento.
Se ITA Airways decidesse di operare un volo verso l’Australia dovrebbe, visti gli aerei in flotta, effettuare per forza uno scalo tecnico ad esempio ad Hong Kong. Ecco che così facendo grazie alla quinta libertà avrebbe la facoltà di vendere biglietti per la sola tratta verso Hong Kong, quella completa verso l’Australia, o solo per il collegamento tra Hong Kong e l’Australia.
La seconda motivazione è commerciale. Scegliere di operare una rotta che è interessante dal punto di vista economico, andando ad esempio ad intercettare clienti che altrimenti non sarebbe possibile raggiungere. Un esempio in questo caso è il collegamento da Milano a New York di Emirates. Oppure il volo che Singapore effettua da Francoforte a New York.
In questi due esempi, le rotte sono molte altre, i due vettori scelgono di far atterrare un proprio aereo a Milano e Francoforte nel tentativo di inserirsi nel mercato e rubare clienti alla concorrenza.
C’è poi una ragione opportunistica legata a fattori esterni, come il covid. Un esempio sono i due voli che Singapore effettua dall’Italia verso Spagna e Danimarca. In questo caso il vettore asiatico ha deciso di non lasciare i suoi A350 parcheggiati per 1 giorno a Malpensa e Copenhagen, aggiungendo un piccolo volo verso Roma, da Copenhagen e Barcellona, da Milano.
Così facendo la compagnia permette a nuovi clienti di volare a bordo della sua ammiraglia e riesce ad offrire allo stesso tempo un collegamento da Barcellona o Roma verso l’Asia senza dover fare un volo diretto in un contesto di mancanza di passeggeri.
Le rotte fifth freedom più interessanti
Dall’Italia sicuramente il volo da Milano Malpensa verso New York a bordo dell’A380 di Emirates è una delle gemme, essendo l’unico volo di linea effettuato dal gigante dei cieli che collega il nostro paese con gli Stati Uniti. Sempre Emirates, ma con un 777, collega Atene con New York e Barcellona con Mexico City.
Singapore Airlines offre una lunga ed interessante lista di voli di quinta libertà, soprattutto perchè il costo per prenotare un biglietto usando i punti Krisflyer è generalmente meno esoso rispetto ad un volo verso Singapore. Le rotte che devono essere tenute d’occhio oltre il Francoforte New York, sono: Los Angeles/Tokyo e San Francisco/Hong Kong.
Da Parigi c’è il volo di Air Tahiti Nui che collega la capitale francese con Los Angeles, prima di ripartire verso la Polinesia.
In conclusione
I voli fifth freedom sono un’ottima cosa per chi vuole scoprire una nuova compagnia o volare su un aereo particolare. Sono perfetti perché in molti casi generano concorrenza abbassando i prezzi e portando quindi un vantaggio indiretto a tutti i viaggiatori, anche a quelli che non li usano. Infine possono anche essere utili per rinnovare lo status élite o “bruciare” qualche manciata di punti che altrimenti si perderebbero.