Addio Test & Go, la Thailandia riattiva il Sandbox per i turisti
E’ durato poco meno di 2 mesi il programma Test&Go, protocollo che di fatto aveva riaperto il Regno asiatico ai […]
E’ durato poco meno di 2 mesi il programma Test&Go, protocollo che di fatto aveva riaperto il Regno asiatico ai turisti di oltre 60 nazioni, italiani compresi. Partito il primo di novembre, è stato sospeso pochi giorni prima di Natale con il dilagare della variante omicron, e oggi 4 gennaio è stato annullato del tutto.
In questo articolo:
Come da aspettative il Governo di Bangkok ha tracciato le nuove direttive per continuare ad accogliere, almeno parzialmente, i turisti che vorranno recarsi in Thailandia. Nuove direttive che altro non sono che il ritorno al protocollo Sandbox, ideato a luglio e poi piano piano perfezionato. Di fatto il protocollo non era mai stato annullato dato che, per tutti i passeggeri esclusi dallo schema del Test&Go, era l’unica via per evitare la quarantena in un ospedale militare a Bangkok.
Cosa cambia
Il Sandbox di Phuket resta valido e sarà esteso ad altre province.
- Le isole di Koh Samui, Koh Tao and Koh Phangan che fanno parte della provincia di Surat Tani
- Phangnga
- Krabi
Come funziona il protocollo Sandbox
Il funzionamento è molto simile a quello che abbiamo raccontato questa estate nel nostro viaggio a Phuket. Da allora è stato modificato solo nella durata. Nella versione iniziale era necessario rimanere due settimane a Phuket ed essere sottoposti a 3 tamponi PCR, appena sbarcati dall’aereo e dopo 6 e 13 giorni. In caso di esito negativo al tampone del 13° giorno ci si poteva spostare liberamente in tutta l’isola.
Adesso la durata della permanenza nella provincia che si sceglie di visitare è di soli 7 giorni e il numero di test è sceso a 2, all’arrivo e dopo il 6° giorno. Passato il secondo test, si otterrà il permesso a spostarsi dove si vuole in Thailandia.
In conclusione
Ho visitato la Thailandia 3 volte quest’anno e trovo il protocollo Sandbox perfetto per chi vuole spostarsi in vacanza, il vincolo di una settimana in un posto come Ko Samui o Krabi non è assolutamente una prigionia. Passati quei 7 giorni, è possibile spostarsi a Bangkok o dove si vuole senza alcuna limitazione e potendo vivere una situazione incredibile, dato lo scarso numero di turisti in giro per la nazione asiatica. L’unico difetto è che al momento gli spostamenti per turismo verso questa nazione dall’Italia non sono autorizzati e quindi, se ci si reca a Phuket, sarà necessario sottoporsi a quarantena al ritorno.