Viaggiare in Europa quasi come nel 2019, nuove regole: conterà lo status individuale
In Europa si guarda con speranza al prossimo futuro. Secondo Hans Kluge, direttore dell’Oms, è plausibile pensare che la variante […]
In Europa si guarda con speranza al prossimo futuro. Secondo Hans Kluge, direttore dell’Oms, è plausibile pensare che la variante Omicron possa segnare l’inizio della fine della pandemia nel vecchio continente. Una luce in fondo al tunnel, dunque, che potrebbe condurre ad un netto cambiamento delle misure in atto per viaggiare in Europa. Nello specifico ogni passeggero dovrebbe tornare ad essere responsabile di sé e non dover sopportare il peso dell’intero Paese di provenienza. Tutto ciò grazie all’addio alla mappa dei contagi e di conseguenza alle classificazioni delle nazioni europee a seconda del rischio previsto. Conterà lo status individuale.
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L’obiettivo è ovviamente quello di tornare lentamente al vecchio modo di viaggiare, consentendo all’economia del settore di ritrovare standard del 2019. Un approccio di questo tipo andrebbe a frenare in maniera netta quel groviglio di norme nazionali che rende la vita impossibile, costringendo ad approfondite ricerche prima di ogni spostamento. Un passo in direzione del ritorno al libero movimento nei confini Ue, a patto di rispettare alcune norme base, uguali per tutti.
Viaggi in Europa, nuove regole
Pur non essendoci ancora un nuovo regolamento ufficiale, sarebbe stato trovato l’accordo tra i 27 ambasciatori europei, i quali hanno preparato una bozza, anticipata dal quotidiano El Pais, che sarà presentata al Consiglio affari generali martedì 25 gennaio. Ecco i due elementi chiave di cui tener conto:
- I viaggiatori in possesso di Green Pass (con vaccinazione completa, guarite da Covid o con tampone negativo) non potranno essere costretti a nuovi test o quarantene
- La situazione epidemiologica del Paese o area d’origine non avrà più peso sulle norme da seguire prima e dopo l’arrivo
- La mappa d’incidenza cumulativa dei casi continuerà ad essere aggiornata settimanalmente, ma solo a carattere informativo
Green Pass, cosa cambia
La raccomandazione relativa al Green Pass è quella di confermare la durata di nove mesi per i vaccinati con ciclo completo. Non dovrebbero subire modifiche inoltre i 180 giorni garantiti dal certificato di guarigione dal Covid-19. Differente il discorso, invece, per quanto riguarda i tamponi:
- Test molecolari PCR: la durata di 72 è confermata
- Test antigenici (rapidi): la durata sarà dimezzata da 48 a 24 ore
La modifica sulle tempistiche è dovuta al fatto che pare ormai chiara una minore efficacia dei test rapidi nell’individuare la variante Omicron. Occorre sottolineare, però, come le tempistiche che l’Europa si appresta ad approvare non saranno altro che un suggerimento. In ambito sanitario, infatti, non è possibile intervenire sui governi nazionali. L’Italia, che da febbraio prevedrà la scadenza del certificato verde dopo sei mesi, sarà libera di decidere se seguire le indicazioni o meno, così come il resto delle 27 capitali.
Italia, nuove regole da febbraio
Le regole cambieranno in Italia a partire dall’1 febbraio 2022. La durata del Green Pass sarà di 6 mesi, invece degli attuali 9. Si valuta però una possibile proroga per chi ha ricevuto la terza dose booster, dal momento che i primi soggetti, vaccinati nuovamente a ottobre 2021, vedrebbero scadere il certificato verde ad aprile.
All’orizzonte si prefigurano scioperi dei commercianti, considerando l’elenco fornito dal governo dei luoghi nei quali non sarà più possibile entrare senza certificato. Ecco dove sarà possibile accedere senza Green Pass:
- Supermercati, ipermercati, minimarket e altri esercizi non specializzati che vendano ogni sorta di alimento
- Negozi di surgelati
- Negozi di animali domestici e altri che vendono mangime
- Negozi di articoli igienico-sanitari
- Negozi che vendono articoli medicali e ortopedici
- Farmacie, parafarmacie e luoghi in cui siano in vendita farmaci da banco
- Ottici
- Luoghi di vendita di carburanti per autotrazione
- Luoghi che vendono combustibile per uso domestico e materiale per riscaldamento
- Esercizi all’aperto
- Stazioni di servizio
- Ospedale
- Ambulatorio medico di base
- Studio dentistico
- Veterinario
- Caserme
- Commissariati
- Tribunali