I voli fantasma stanno facendo impazzire l’Europa. Ecco di cosa si tratta
Il CEO di Lufthansa fa scoppiare il caso: le compagnie aeree hanno iniziato a far viaggiare gli aerei VUOTI per […]
Il CEO di Lufthansa fa scoppiare il caso: le compagnie aeree hanno iniziato a far viaggiare gli aerei VUOTI per non perdere i diritti degli Slot negli aeroporti.
“A causa della ridotta domanda di gennaio, avremmo persino cancellato molti più voli di quelli che abbiamo già dovuto cancellare (circa 33.000 voli ndr.). Ma in inverno dovremo effettuare 18.000 voli extra non necessari, solo per garantire i nostri diritti di decollo e atterraggio”
Carsten Spohr, CEO di Lufthansa
In questo articolo:
Il calo della domanda in questi ormai 2 anni di pandemia è stato drastico. Per colpa della recente impennata di contagi, a causa della variante Omicron, a gennaio sono stati cancellati migliaia di voli, costringendo molte compagnie aeree a correre ai ripari. Alcune di queste, come Lufthansa, sono costrette ad effettuare voli senza passeggeri per non perdere gli slot (alla faccia dell’ecosostenibilità direbbero in molti…)
Cosa sono gli Slot degli aeroporti?
Lo “Slot” aeroportuale viene definito anche “banda oraria” e si tratta del permesso di atterrare e decollare in un aeroporto, in uno specifico giorno e in uno specifico orario, con flessibilità di 10/15 minuti, ovvero se il volo è previsto alle 12:30, lo slot inizia dalle 12:15/20. Attorno allo slot ci sono tutti i servizi annessi, come le infrastrutture che sono necessarie per operare i voli aerei, sia in decollo che atterraggio, che sono 2 slot separati.
In Europa vige la regola “Use it or lose it” cioè o lo usi o lo perdi, principio che ha appunto portato alcune compagnie aeree ad operare i cosiddetti “voli fantasma”. La regola generale imponeva alle compagnie aeree di operare almeno l’80% dei voli, dopo la pandemia la percentuale è scesa ed i voli garantiti dovevano essere la metà. Ma, a quanto pare, ad oggi il 50% è anche troppo.
Ryanair contro Lufthansa
Ryanair si è scagliata contro la decisione di Lufthansa accusandola di utilizzare i voli fantasma per paura della concorrenza delle lowcost e dicendo che quelle della compagnia tedesca sono “lacrime di coccodrillo”.
“La soluzione è semplice, Lufthansa dovrebbe vendere i posti su questi voli a tariffe basse e premiare i consumatori europei, molti dei quali hanno finanziato i 12 miliardi di euro di aiuti di Stato che Lufthansa e le sue controllate in Belgio, Austria e Svizzera hanno già ricevuto dai contribuenti duramente colpiti negli ultimi due anni dalla crisi del Covid.
Lufthansa ama piangere lacrime di coccodrillo per l’ambiente mentre fa di tutto per proteggere i suoi slot. Gli slot sono il mezzo con cui blocca la concorrenza e limita la scelta nei grandi hub come Francoforte, Bruxelles Zaventem e Vienna”
Michael O’Leary, CEO di Ryanair
La questione ambientale non è di poco conto, da anni le compagnie aeree vantano di battersi per l’azzeramento del carbon footprint, piantando alberi e compensando le emissioni con biglietti e tasse varie oltre agli accordi che hanno con la Commissione Europea. Se poi però le compagnie stesse operano voli con pochi passeggeri o addirittura vuoti, a cosa è servito tutto questo?
Il ministro dei trasporti belga chiede l’intervento della Commissione Europea affinché vi siano nuove riduzioni ed agevolazioni per gli slot, ma il commissario dei trasporti dell’UE Adina Valean è inflessibile e sostiene che le agevolazioni già ci sono e che l’impatto di Omicron non sarà così duraturo.
Un braccio di ferro che non sembra risolversi, il tutto a discapito dell’ambiente e dei consumatori, che si sono visti cancellare centinaia di voli per poi vedere aerei che viaggiano vuoti…
Quanto costa uno Slot?
A questo punto la curiosità prende il sopravvento, in linea generale dipende ovviamente dalla tipologia di aeroporto, se è un aeroporto che opera prevalentemente voli nazionali o internazionali, dalla stagione e molti altri fattori.
Facendo un esempio pratico, dopo lo scioglimento di Alitalia la compagnia ha perso diversi Slot in giro per il mondo, una delle più famose perdite è stata quella degli slot al Londra Heathrow che sono stati “rubati” da Etihad Airways, che in realtà ne era il legittimo proprietario che li aveva affittati ad Alitalia (sì, gli Slot si possono affittare).
I 68 Slot settimanali costavano ad Alitalia 3,76 milioni di euro l’anno, ovvero circa 10.000€ al giorno, una media di poco più di 1000€ ad aereo in arrivo o in partenza, cifre che in realtà sembrerebbero abbastanza ragionevoli.
Ma in alcuni casi le cifre da capogiro. Oman Air ha passato un paio di slot ad Air France-KLM, sempre all’Heathrow, alla cifra astronomica di 70 milioni di euro. Andando oltreoceano invece, American Airlines ha sborsato 60 milioni a SAS sempre per un paio di Slot, anche se AA ha dichiarato qualche anno fa di avere fatto una plusvalenza di oltre 380 milioni di dollari dalla vendita di Slots che utilizzava poco.
Il valore degli slot cambia a seconda della portata dell’aeroporto: se un aeroporto opera il 100% dei suoi voli e tutti gli slot sono occupati, chiaramente il valore aumenta.
Vedremo come andrà a finire la storia dei voli fantasma, certo è che operare voli vuoti non è proprio il massimo per l’ambiente… e tu cosa ne pensi? Faccelo sapere nei commenti!
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