Guerra in Ucraina, le azioni Finnair crollano del 24%
Lo abbiamo scritto nei giorni scorsi e questa mattina nei nostri esempi: le rotte alternative rischiano di mandare gambe all’aria […]
Lo abbiamo scritto nei giorni scorsi e questa mattina nei nostri esempi: le rotte alternative rischiano di mandare gambe all’aria parecchi vettori. E forse il primo ad andare in crisi sarà Finnair.
In questo articolo:
Da anni la compagnia finlandese dell’alleanza One World ha puntato tantissimo sulla sua posizione strategica e sul suo claim che invita i passeggeri europei a sceglierla per la migliore rotta possibile verso l’Asia.
Questo, però, fino al giorno prima del blocco dello spazio aereo a tutti i vettori (34 europei e non), ai quali la Russia ha vietato il sorvolo.
Il motivo è facile da immaginare guardando questo tracciato del volo da Helsinki a Bangkok, oltre 60 minuti in più di volo, ma per tutte le altre destinazioni, come Corea e Giappone, la durata rischia di arrivare quasi al limite di percorrenza degli A350 in flotta con Finnair.
Quando questa mattina all’apertura dei mercati le azioni hanno perso 1/4 del valore rispetto al giorno precedente, il CEO di Finnair ha rilasciato una dichiarazione molto preoccupata sull’impatto che avranno le limitazioni per la sua e tutte le altre compagnie.
“La crisi in Ucraina tocca tutti gli europei e comprendiamo la decisione dell’UE di chiudere il suo spazio aereo. Stiamo implementando il nostro piano di emergenza poiché la situazione ha un impatto considerevole su Finnair. Bypassare lo spazio aereo russo allunga considerevolmente i tempi di volo verso l’Asia e, quindi, l’operazione della maggior parte dei nostri voli passeggeri e merci verso l’Asia non è economicamente sostenibile o competitiva”.
Il vettore finlandese opera con due voli anche dall’aeroporto di Stoccolma e una di queste due tratte è proprio verso la capitale della Thailandia. Come segnalato dal CEO, i voli non sono economicamente sostenibili, proprio a causa della rotta che costringe a disegnare rotte innaturali e molto più dispendiose.
In conclusione
Finnair è sicuramente il vettore messo peggio tra gli europei, ma anche le compagnie giapponesi saranno in grandissima difficoltà a raggiungere l’Europa, specialmente i paesi come Inghilterra, Germania e tutte le destinazioni del nord Europa. Stesso discorso vale per tutte le compagnie cargo, dato che il divieto colpisce tutti, indistintamente che si trasporti passeggeri, oligarchi o merce.
Nulla cambia invece per i vettori come Qatar, Emirates o Turkish che, sfruttando una posizione geografica differente, non ne subiscono le conseguenze e attualmente non sono nemmeno colpiti dal divieto di sorvolo.